Polidoro da Lanciano, nato Polidoro de’ Renzi (Lanciano, 1515 circa – Venezia, 21 luglio 1565), è stato un pittore italiano.
Nacque a Lanciano da Paolo, figlio di Renzo, apprezzato ceramista. Non si conosce la sua data di nascita, si ritiene sia nato nel 1515, dato desunto dal suo testamento del 1565, nel quale si dichiara cinquantenne, ma non è improbabile che fosse già nato nel 1510.
Scarse sono le notizie anche sulla sua giovinezza, dovette però stabilirsi nel vicinato di San Pantalon a Venezia, dove esisteva una comunità di immigrati abruzzesi, che verso la metà degli anni '20 del XVI secolo, attirati dalla ricchezza che la città lagunare prometteva vi si erano stabiliti. Il Polidoro a Venezia poté inoltre incontrare i più grandi artisti presenti in quel tempo, dal Tiziano al Veronese e al Tintoretto[1].
A Venezia sposò Angelica molto più anziana di lui e che gli dette un solo figlio, Giampaolo, prima di lasciarlo vedovo. Sposò in seconde nozze la vedova Elena Buzzacarini, che portava con sé un figlio, Vittorio, e dalla quale nacque Giovanni Antonio. Le sue principali attività artistiche consistettero nell'abbellire le case dei veneziani.
Realizzò soprattutto dipinti a carattere devozionale per committenti privati: tra le sue opere, Il convito degli dei (Napoli, Museo di Capodimonte), Cristo e l'adultera (nelle versioni autografe di Brescia, Pinacoteca Tosio-Martinengo; Budapest, Szépmüvészeti Múzeum; Londra, Walpole Gallery), Riposo in Egitto con san Giovannino (Parigi, Louvre), La discesa dello Spirito Santo (Venezia, Gallerie dell'Accademia) e la Sacra famiglia con santa Maddalena e un patrizio veneziano (Dresda, Gemäldegalerie). Tutte le sue principale opere erano di caratteristica devozionale, con la composizione tradizionale delle Sacra conversazione del Bellini in orizzontale[1].
I suoi lavori non ebbero però il riconoscimento dei suoi contemporanei, tanto che non fu elencato dal Giorgio Vasari nel suo Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti del 1568, e uno dei suoi lavori migliori La Discesa dello Spirito Santo fu assegnato al Bonifacio Veronese, attribuzione corretta il secolo seguente dal Ridolfi.
Il Polidoro non godeva quindi di una buona condizione economica, lasciando alla sua morte in condizioni di vita difficili la vedova e i figli che fecero ritorno a Lanciano dove il pittore aveva ereditato dal padre un piccolo appezzamento di terreno. Dei suoi figli Vittorio proseguì l'attività artista mentre Giovanni Antonio fu indirizzato alla vita ecclesiastica[1].
Il dipinto Madonna col Bambino san Giuseppe e santa Caterina d'Alessandria conservato presso l'Accademia Carrara e proveniente dalla collezione di Giacomo Carrara dal 1796[2], fu scelto dalle Poste Italiane nel 2015 per diventare un francobollo natalizio per il Natale 2015[3].
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