Sigismondo Nardi (Porto San Giorgio, 24 marzo 1866 – Porto San Giorgio, 24 dicembre 1924) è stato un pittore italiano.
Nato a Porto San Giorgio il 24 marzo 1866, dopo l'alunnato presso il restauratore e affreschista fermano Silvestro Brandimarte, si trasferì a Roma per iscriversi al Regio Istituto di Belle Arti, sotto la guida di Domenico Bruschi. A Roma fu allievo anche di Cesare Mariani come ricorda Antonio Mosca suo collaboratore in diverse imprese. Si spense nella sua città natale il 24 dicembre 1924.
"Fu una persona umile e generosa con tutti, che non cercò mai la fama, ma visse sempre un po' in disparte rispetto ai fermenti artistici della sua epoca."[1]
«Noto soprattutto per la pittura murale, ha una produzione artistica ampia, apprezzata per l'originalità del disegno, per l'equilibrata sintesi dei colori che insieme producono una efficacia espressiva, ben rappresentando i gusti e le tendenze di un'epoca che anche nelle Marche ha avuto molti artisti, affermatisi prevalentemente fuori regione, che peraltro hanno sempre mantenuto un legame con la terra di origine»[2].
Dedito prevalentemente all'affresco, collaborò con Cesare Maccari alla decorazione della Basilica della Santa Casa di Loreto[3] e con Cesare Mariani a quella del Duomo di Ascoli Piceno[4].
Dipinse la volta del teatro di Porto San Giorgio[5][6].
Con il pittore bolognese Antonio Mosca nel 1916 affrescò l'interno della chiesa parrocchiale di San Gregorio Magno in Magliano di Tenna.
Realizzò affreschi nelle chiese di San Gregorio a Fermo, di Santa Maria del Mare a Torre di Palme, a Castorano e a Offida.
Realizzò, tra il 1894 e il 1915[7], anche diversi lavori nel Trentino, come gli affreschi sulla volta della Basilica di Santa Maria Maggiore a Trento[8]. Nel 1911 affrescò l'interno della chiesa di Santa Maria Assunta di Calavino.
Corrispondenza Nardi - Mosca 1914 |
Corrispondenza Nardi - Mosca 1923 ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Sempre nel Trentino, allora Tirolo austriaco, collaborò con il pittore bolognese Antonio Mosca alla decorazione ad affresco delle chiese di S. Orsola a Tuenno (1914) e della Natività di Maria di Borgo Valsugana (1903-1904 e 1923) come confermato dalla corrispondenza intercorsa tra i due pittori. Insieme decorarono anche la Scala Santa nel Monumento al Redentore di Montagnaga di Pinè nel 1904-1905.
Antonio Mosca nelle sue note autobiografiche relative all'anno 1923 lo ricorderà come "allievo del celebre affreschista Mariani: e già infermo di paralisi e pur sempre forte artista".
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