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Veit Stoss (Horb am Neckar, 1447Norimberga, 1533) è stato uno scultore, pittore e incisore tedesco.

Veit Stoss, in un ritratto immaginato da Jan Matejko
Veit Stoss, in un ritratto immaginato da Jan Matejko
il Polittico della Vergine nella Basilica di Santa Maria a Cracovia
il Polittico della Vergine nella Basilica di Santa Maria a Cracovia
Saluto dell'angelo (1517-1518), nella Chiesa di San Lorenzo a Norimberga.
Saluto dell'angelo (1517-1518), nella Chiesa di San Lorenzo a Norimberga.

Biografia


Nato, secondo fonti attendibili, nel 1447, con ogni probabilità a Norimberga, morto nel 1533. Nel 1477 fu chiamato a Cracovia per scolpire l'altare maggiore ligneo della Basilica di Santa Maria, lavoro durato (con brevi interruzioni nel 1485 e nel 1486-88, epoca in cui si recò a Breslavia e a Norimberga) fino al 1496.

Prima di questo soggiorno in Polonia non abbiamo traccia di sue opere. L'immenso altare, alto più di 13 metri, è insieme con quello contemporaneo di Michael Pacher a Sankt Wolfgang (presso Salisburgo) la più importante opera fra gli altari dell'ultima maniera gotica. Nel centro dell'altare è rappresentato (in figure di più di due metri d'altezza) il transito della Vergine; sui battenti laterali la storia del Signore e della Vergine, in 18 rilievi. Lo stile rivela nella plasticità e tortuosità delle figure, nella patetica espressione di alcune teste come anche nell'accennato movimento dei panni, l'influsso dominante del grande scultore Nicolaus Gerhart, che influì fortemente anche su Pacher e delle cui opere lo Stoss conosceva probabilmente la tomba dell'imperatore Federico III, scolpita a Passau in Baviera verso il 1477 e sistemata poco dopo nella Cattedrale di Santo Stefano di Vienna.

Oltre il grande altare lo Stoss scolpì varie tombe a Cracovia e in altre città della Polonia. Tornato a Norimberga nel 1496 a poco a poco tempera il suo stile, che appare ancora molto appassionato in tre rilievi di pietra nella Chiesa di San Sebaldo (1499), Più pacato è lo stile della Madonna che adornò la sua casa acquistata nel 1499, statua che ora si trova al Germanisches Nationalmuseum di Norimberga. La stessa plasticità delle forme e virtuosità nel trattare il panneggiamento si osserva nel San Rocco giunto non si sa come alla Basilica della Santissima Annunziata di Firenze, dove fu già sommamente ammirato come un "miracolo di legno" dal Vasari, (che lo attribuì peraltro ad un immaginario "Janni franzese". Questa attività felice e fertile fu interrotta da un atto di violenza che manifesta il tempestoso carattere del maestro. Ingannato da un debitore fraudolento, egli falsificò una cambiale; scoperto e condannato, fu bollato dal boia sulle guance con un marchio rovente. Nonostante l'intervento dell'imperatore Massimiliano in suo favore, la vergogna subita influì per molti anni sulle condizioni psichiche ed economiche dell'artista; e solo nel 1518 riprese a scolpire il gruppo monumentale dell'Annunziata nella Chiesa di San Lorenzo a Norimberga. Un grande altare del 1523, oggi nel Duomo di Bamberga, con forme salde e tonde, pare sia stato l'ultima opera del maestro.

Dieci sue incisioni conservate, tutte eseguite fra il 1480 e 1500, sono piene del fine e nervoso carattere delle sue opere di scultura dello stesso periodo. La sua attività pittorica è invece ridotta ai battenti di un altare scolpito da Tilman Riemenschneider a Münnerstadt (1503).


Bibliografia



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[de] Veit Stoß

Veit Stoß (auch: Stoss, polnisch Wit Stwosz); (* um 1447 in Horb am Neckar, Vorderösterreich; † 1533 in Nürnberg) war ein deutscher Bildhauer und -schnitzer der Spätgotik. Er war vor allem in Krakau und Nürnberg tätig.

[en] Veit Stoss

Veit Stoss (also: Veit Stoß and Stuoss; Polish: Wit Stwosz; before 1450 – about 20 September 1533) was a leading German sculptor, mostly working with wood, whose career covered the transition between the late Gothic and the Northern Renaissance. His style emphasized pathos and emotion, helped by his virtuoso carving of billowing drapery; it has been called "late Gothic Baroque".[1] He had a large workshop, and in addition to his own works there are a number by pupils. He is best known for the altarpiece in St. Mary's Basilica in Kraków, Poland.

[es] Veit Stoss

Veit Stoss (en alemán, Veit Stoß; en polaco, Wit Stwosz) (Horb am Neckar, ca. 1445-1450 - Núremberg, 20 de septiembre de 1533) fue un escultor alemán del gótico tardío, uno de los más importantes de su época en Europa.

[fr] Veit Stoss

Veit Stoss (en polonais : Wit Stwosz ; né vers 1448 à Horb am Neckar et mort en 1533 à Nuremberg[1]) est l'un des plus importants sculpteurs du gothique tardif.
- [it] Veit Stoss

[ru] Штос, Фейт

Фейт (Файт) Штос (нем. Veit Stoß) или на польский лад Вит Ствош (польск. Wit Stwosz, около 1447, Хорб-на-Неккаре — 1533, Нюрнберг) — немецкий скульптор; создатель шедевра позднеготического стиля — резного алтаря Мариацкого костёла в Кракове.



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