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Vito D'Anna (Palermo, 14 ottobre 1718 – Palermo, 13 ottobre 1769) è stato un pittore italiano, considerato il più raffinato e sensibile interprete del rococò palermitano e tra i maggiori pittori siciliani.[1][2]. Fu il padre di Alessandro D'Anna, cognato di Francesco Sozzi e genero di Olivio Sozzi.

Autoritratto, olio su tela, 70 x 56 cm, 1763, Biblioteca e pinacoteca Zelantea, Acireale
Autoritratto, olio su tela, 70 x 56 cm, 1763, Biblioteca e pinacoteca Zelantea, Acireale

Biografia


Figlio di Giuseppe D'Anna e di Rosalia Coppolino, da bambino fu affascinato dai dipinti realizzati da modesti pittori sulle carrozze commerciate dal padre.[3]


Gli inizi siciliani e Roma


Il 13 gennaio 1736, a diciassette anni, iniziò la propria carriera come apprendista nella bottega acese di Paolo Vasta, dove restò fino al 1744, assimilando e facendo proprio l'uso di colori vivaci, tipico di alcune scuole barocche romane e napoletane.[1][3]

Tornato a Palermo entrò in rapporti con Olivio Sozzi, in quel momento il più importante pittore della città. Il 29 febbraio 1745 ne sposò la figlia Aloisia da cui, nel 1746, nacque Alessandro D'Anna. Aloisia e Vito ebbero poi altri tre figli: Olivo, Pietro e Rosalia.[4]

Dopo la nascita di Alessandro, su consiglio del suocero, si trasferì a Roma per un periodo di apprendistato presso Corrado Giaquinto, amico di Olivio Sozzi.


Il ritorno a Palermo (1751)


Apoteosi di Palermo, 1760. Palazzo Isnello, Palermo.
Apoteosi di Palermo, 1760. Palazzo Isnello, Palermo.

Nel 1751, di ritorno a Palermo, dipinse gli affreschi della chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, del Palazzo Benenati Ventimiglia e della chiesa dei Tre Re. L'artista acquistò allora un ruolo di primo piano nella città, assumendo negli anni successivi un ruolo culturale dominante: le sue opere erano ormai uno status symbol del patriziato e del clero siciliano.[1][5]

Nel 1756 nacque la figlia Rosalia, anche lei pittrice, allieva prima del padre e poi di Francesco Sozzi. Rosalia fu uno dei suoi modelli favoriti: l'artista la ritrasse in diverse opere.[4]

Nel 1760 dipinse a Palazzo Isnello l'Apoteosi di Palermo, l'affresco, considerato uno dei capolavori della pittura siciliana del XVIII secolo, è un'allegoria trionfale di Palermo, con al centro il nume tutelare della città.

Il 31 ottobre 1765 assistette alla morte del suocero Olivio Sozzi, che cadde da un'impalcatura mentre stavano rifinendo a tempera gli affreschi della basilica di Santa Maria Maggiore a Ispica.

Tra il 1763 e il 1765 realizzò il grande ciclo di affreschi nella chiesa del Santissimo Salvatore. Vito D'Anna era affetto da tubercolosi e le fatiche del lavoro alla cupola peggioravano il suo male. Dopo aver dipinto la Gloria degli Angeli nel lanternino, affida la prosecuzione del lavoro ai suoi allievi Vito Coppolino, Giuseppe Testa e Antonio Manno, limitandosi a dirigerli.

Negli anni successivi si limiterà a produrre esclusivamente pale d'altare, angosciato dalla malattia e infelice per l'impossibilità di dipingere a fresco. Si spense a Palermo il 13 ottobre del 1769, un giorno prima del suo cinquantunesimo compleanno. Fu sepolto nella chiesa di San Matteo al Cassaro a Palermo.[4]

Nel XIX secolo le sue spoglie vennero trasferite al cimitero palermitano di Santa Maria dei Rotoli.


La collezione e la scuola


Nel tempo Vito D'Anna intraprese una raccolta di disegni, bozzetti e incisioni di artisti siciliani, romani e napoletani, comprendente copie di opere di Sebastiano Conca, Corrado Giaquinto, Luca Giordano, Carlo Maratta, Francesco Solimena.

Nel XIX secolo la collezione passò allo studioso Agostino Gallo, poi in casa Alfano e dopo ancora appartenne al barone palermitano Sgadari Lo Monaco.[1] Attualmente queste opere sono custodite presso Palazzo Abatellis a Palermo.[6]

Vito D'Anna ebbe numerosi allievi e aiuti. Dalla fine degli anni cinquanta del XVIII secolo la sua scuola aveva formato un gruppo di pittori notevoli, come Francesco Sozzi (suo cognato), Alessandro D'Anna (suo figlio), Vincenzo e Antonio Manno, Antonio Dominici, Giuseppe Crestadoro, e Domenico Provenzani, che lavorarono nelle case della casta patrizia di Palermo distinguendosi tra i tanti pittori siciliani del periodo.[1]


Onorificenze



Opere


Le sue opere maggiori si trovano in alcune chiese e palazzi palermitani: la Apoteosi di San Domenico nella chiesa di Santa Caterina d'Alessandria; L'Apoteosi di Palermo a Palazzo Isnello, che contiene una delle sette raffigurazioni monumentali del Genio di Palermo, nume tutelare della città; La Gloria dei principi di Resuttana a Villa Resuttana; la Gloria di San Basilio nella chiesa del Santissimo Salvatore.

Altre opere importanti si trovano nei centri della provincia di Catania, come La Predicazione di San Nicolò nella chiesa San Nicolò - Santissimo Salvatore a Militello in Val di Catania e il Viso di Maria nella chiesa Santa Maria della Stella.

Alcune opere sono conservate presso la Pinacoteca Zelantea di Acireale e in alcune chiese della cittadina, tra cui la cattedrale di Maria Santissima Annunziata. Altre tele sono custodite alla Galleria Nazionale della Puglia e in diverse chiese del ragusano e del siracusano, tra cui la chiesa di San Giovanni Battista di Chiaramonte Gulfi.

Trionfo delle Anime purganti, 1754. Chiesa San Matteo al Cassaro, Palermo.
Trionfo delle Anime purganti, 1754. Chiesa San Matteo al Cassaro, Palermo.

Affreschi e pale d'altare



Agrigento e provincia



Caltanissetta e provincia



Catania e provincia



Acireale


Linguaglossa


Militello in Val di Catania


Messina e provincia



Palermo e provincia







Palermo

Trionfo dell'Ordine domenicano e allegorie dei Continenti, chiesa di Santa Caterina d'Alessandria.
Trionfo dell'Ordine domenicano e allegorie dei Continenti, chiesa di Santa Caterina d'Alessandria.

Serradifalco


Ragusa e provincia


Madonna con Bambino, basilica di Santa Maria Maggiore di Ispica.
Madonna con Bambino, basilica di Santa Maria Maggiore di Ispica.

Chiaramonte Gulfi


Ispica


Ragusa


Siracusa e provincia



Trapani e provincia



Collaborazioni e attribuzioni incerte



Opere distrutte


Natività, circa 1744, olio su tela. Chiesa di Santa Maria della Neve di Acireale.
Natività, circa 1744, olio su tela. Chiesa di Santa Maria della Neve di Acireale.

Disegni



Note


  1. Citti Siracusano, La pittura del Settecento in Sicilia. Roma, De Luca Editore, 1986.
  2. D'Anna. Scheda Kalos, luglio 1993. URL consultato il 2 febbraio 2010.
  3. Agostino Gallo, manoscritto, Secolo XIX.
  4. Vito D'Anna. Archivio biografico del Comune di Palermo Archiviato il 4 novembre 2012 in Internet Archive.. URL consultato il 12 gennaio 2010.
  5. Vito D'Anna sul sito del Comune di Ispica Archiviato il 1º dicembre 2008 in Internet Archive.. URL consultato il 12 gennaio 2010.
  6. Collezioni: Gabinetto disegni e stampe di Palazzo Abatellis. URL consultato l'11 settembre 2010.
  7. via Vito D'Anna su Google Maps. URL consultato il 7 settembre 2010.
  8. "ACCADEMIA DI SCIENZE LETTERE E BELLE ARTI DEGLI ZELANTI E DEI DAFNICI DI ACIREALE" - "Brevi note sulla pittura in Acireale", Elenco e dislocazione opere.
  9. Santa Rosalia incoronata di rose dalla Trinità Archiviato il 10 aprile 2021 in Internet Archive., scheda del Museo Diocesano di Palermo. URL consultato il 26 febbraio 2011.
  10. Pagina 101, Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo" , Volume quinto, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
  11. Storia di Palazzo Alliata di Pietratagliata Archiviato il 5 novembre 2010 in Internet Archive.. Consultato il 2 febbraio 2010.
  12. Pagina 341, Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo" , Volume primo, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
  13. Pagina 164, Gioacchino di Marzo, "Opere storiche inedite sulla città di Palermo" , Volume III, Palermo, Luigi Pedone Lauriel, 1873.
  14. Pagina 241. Giuseppe Maria di Ferro, "Guida per gli stranieri in Trapani: con un saggio storico di Giuseppe Maria di Ferro". Archiviato il 28 settembre 2015 in Internet Archive.
  15. Riproduzione fotografica in G. De Equila, pag 34, fig. 15. 1940.

Bibliografia



Voci correlate


Maestri e ispiratori

Collaboratori e allievi

Luoghi principali

  • Chiesa di Santa Caterina
  • Chiesa del Santissimo Salvatore (Palermo)
  • Palazzo Alliata di Pietratagliata
  • Palazzo Abatellis
  • Palazzo Isnello

Arte

  • Barocco siciliano
  • Rococò

Altri progetti



Collegamenti esterni


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[de] Vito D’Anna

Vito D’Anna (* 14. Oktober 1718 in Palermo; † 13. Oktober 1769 ebenda) war einer der wichtigsten Maler des Rokoko auf Sizilien. Er war der Schwiegersohn von Olivio Sozzi und der Schwager von Francesco Sozzi (1732–1795). Sein Sohn war der Maler Alessandro D’Anna (1746–1810).

[en] Vito D'Anna

Vito D'Anna (14 October 1718 – 13 October 1769) was an Italian painter, considered the most prominent painter of Palermitan rococo and one of the most important artists of Sicily.

[es] Vito D'Anna

Vito D'Anna (14 de octubre de 1718 - 13 de octubre de 1769) fue un pintor italiano, considerado el pintor más destacado del rococó palermitano y uno de los artistas más importantes de Sicilia .

[fr] Vito d'Anna

Vito d'Anna (né le 4 octobre 1718 à Palerme et mort le 13 octobre 1769 dans la même ville) est un peintre italien considéré comme un décorateur de premier plan du XVIIIe siècle en Sicile[1].
- [it] Vito D'Anna



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