La Fiumara d'arte è un museo all'aperto costituito da una serie di dodici opere di artisti contemporanei ubicate lungo gli argini del fiume Tusa, oggi a carattere torrentizio, che sfocia nella costa tirrenica della Sicilia nei pressi di Castel di Tusa, frazione del comune di Tusa, e che anticamente scorreva tra i monti Nebrodi con un percorso di ventuno chilometri, fino all'antica città di Halaesa[1].
Fiumara d'arte | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Castel di Lucio, Mistretta, Motta d'Affermo, Pettineo, Reitano, Tusa |
Coordinate | 38°00′36″N 14°15′03.9″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Museo all'aperto |
Fondatori | Antonio Presti |
Apertura | 1986 |
Sito web | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Questo è l'elenco delle dodici opere d'arte contemporanea che costituiscono la "Fiumara d'arte", ubicate nel territorio della città metropolitana di Messina nei comuni di Castel di Lucio, Mistretta, Motta d'Affermo, Pettineo, Reitano e Tusa.
N. | Anno | Titolo | Artista | Località |
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1 | 1986 | La materia poteva non esserci[2] | Pietro Consagra | Tusa[3] |
2 | 1988 | Una curva gettata alle spalle del tempo[4] | Paolo Schiavocampo | Castel di Lucio[5] |
3 | 1989 | Monumento per un poeta morto[6] | Tano Festa | Villa Margi[7] |
4 | 1989 | Stanza di barca d'oro[8] | Hidetoshi Nagasawa | Mistretta[9] |
5 | 1990 | Energia mediterranea[10] | Antonio Di Palma | Motta d'Affermo[11] |
6 | 1990 | Labirinto di Arianna[12] | Italo Lanfredini | Castel di Lucio[13] |
7 | 1990 | Arethusa[14] | Piero Dorazio e Graziano Marini | Castel di Lucio[15] |
8 | 1991 | Atelier sul mare[16] | AA. VV. | Castel di Tusa[17] |
9 | 1991 | Museo domestico[18] | AA. VV. | Pettineo |
10 | 1993 | Il muro della vita[19] | AA. VV. | Mistretta[20] |
11 | 2010 | 38º parallelo - Piramide[21] | Mauro Staccioli | Motta d'Affermo[22] |
12 | 2020 | Il cavallo eretico[23] | Antonello Bonanno Conti | Castel di Tusa |
La fiumara nacque quando nel 1982 Antonio Presti commissionò a Pietro Consagra la scultura La materia poteva non esserci (1), realizzata nel 1986 in cemento armato e alta diciotto metri, in memoria del padre[24][25].
Nel corso degli anni il progetto si andò sviluppando ed ha trasformato la zona lungo la fiumara di Tusa in un parco di sculture di artisti di fama internazionale[25][26].
La seconda scultura dal titolo Una curva gettata alle spalle del tempo (2) del 1988, fu opera dello scultore Paolo Schiavocampo e venne collocata nei pressi di Castel di Lucio dove venne inaugurata il 30 gennaio 1988[25].
La terza opera, dal titolo Monumento per un poeta morto (3)[27], risale al 1989 e fu realizzata dallo scultore Tano Festa. La scultura, alta 18 metri, si trova sul lungomare di Villa Margi, frazione del comune di Reitano, ed è stata ribattezzata dalla gente del luogo Finestra sul mare[24][25], nome con cui l'opera è più nota.
Fra il 1989 e il 1990 vennero collocate altre quattro opere:
La realizzazione del parco artistico Fiumara d'arte è stata costellata da una lunga storia giudiziaria, poiché per la Stanza di barca d'oro e la Finestra sul mare fu contestato il reato di abusivismo edilizio[25][28].
L'azione giudiziaria ha bloccato lo sviluppo del progetto che prevedeva l'inserimento di altre opere di artisti come Edoardo Chillida, Fausto Melotti e Arnaldo Pomodoro[25][28].
Il caso giudiziario de La Fiumara d'arte determinò anche un'interrogazione parlamentare proposta da Bruno Zevi, Giuseppe Calderini, Massimo Teodori e Francesco Rutelli con la quale venne chiesto al Ministero dei beni culturali e ambientali di «intervenire con la massima urgenza per fare cessare lo scempio e la persecuzione delle autorità locali nei confronti dell'iniziativa di Antonio Presti che ha costituito attorno alla Fiumara di Tusa un nuovo ed eccezionale comprensorio artistico, culturale e paesaggistico di rilievo internazionale».[25][28].
Il 2 luglio del 1990 una sentenza del pretore Giuseppe Costa, della pretura di Santo Stefano di Camastra, dispose la demolizione dell'opera di Pietro Consagra per "alterazione del territorio, abusivismo edilizio e violazione della legge Galasso"[28]. A seguito di appello fatto presso la Corte di appello di Messina il reato cadde in prescrizione e la scultura non venne abbattuta[25].
Il 10 ottobre 1990 il pretore di Mistretta assolse Presti per la scultura Stanza di barca d'oro "poiché il fatto non costituisce reato, adducendo tre motivazioni: la stanza nascosta nell'argine non altera lo stato dei luoghi inteso come identità ed è escluso il danno alle bellezze paesaggistiche essendo il concetto di bellezza, un dato metafisico difficilmente definibile"[28]; pertanto non è applicabile la legge Galasso in quanto la Fiumara d'arte "si propone la qualificazione artistica e non già la trasformazione urbanistico-edilizia dello scabro comprensorio dei Nebrodi"; la Procura della Repubblica di Messina ricorse in appello[25].
Antonio Presti, a seguito delle difficoltà incontrate nel progetto del parco all'aria aperta, nel 1991 decise di costruire, a Castel di Tusa, un hotel denominato Atelier sul mare (8)[25][29] in cui ogni stanza è decorata da uno o più artisti contemporanei[30].
Nel 1991 a Pettineo venne organizzata la prima edizione di Un chilometro di tela, durante la quale decine di artisti realizzarono delle pitture che vennero poi tagliate e regalate ai cittadini di Pettineo, creando il Museo domestico (9)[31][32], fra le mete del circuito della Fiumara[25]. La manifestazione è stata replicata per sei anni, con la partecipazione di decine di artisti[33].
Nel corso degli anni la Fiumara d'arte è stata il set di diversi film; fra questi Viaggio clandestino - Vite di santi e di peccatori di Raúl Ruiz. Ad ottobre 1993 quaranta artisti ceramisti provenienti da tutta Europa realizzarono un'opera collettiva sul muro di contenimento di una delle strade della Fiumara in territorio di Mistretta, che diventa così Il muro della vita (10)[34][35].
Il 25 ottobre 1993 la Corte di Appello di Messina ordinò la demolizione della Finestra sul mare per abusivismo edilizio ma una sentenza della Corte di Cassazione del 23 febbraio del 1994 risolse [cioè?!]definitivamente la lunga vertenza legale[25].
Dopo un quarto di secolo di dispute giudiziarie, Fiumara d'arte viene riconosciuta come percorso turistico culturale[36].
La Fiumara d'arte è considerata uno dei parchi di sculture più grande d'Europa[25][32][37].
Il 21 marzo 2010, dopo due anni e mezzo di lavori, viene inaugurata l'opera 38º parallelo - Piramide (11) dello scultore Mauro Staccioli[38]. La Piramide, un tetraedro titanico cavo, realizzato in acciaio Corten, viene costruita su una altura in territorio di Motta d'Affermo, affacciata sul mare e in linea d'aria di fronte agli scavi dell'antica città di Halaesa. Nel punto in cui viene costruita, la Piramide è in asse col 38º parallelo[39].
Nel 2020 a Castel di Tusa, davanti l'art hotel, è stata collocata come installazione permanente una scultura dell'artista Antonello Bonanno Conti dal titolo Il cavallo eretico (12)[23].
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