Interno della chiesa del Luogo Pio, parte del percorso espositivo del Museo, con Il grande rettile di Pino Pascali sul fondo dell'abside
Storia
Il progetto definitivo per la realizzazione del polo culturale del Luogo Pio, da realizzarsi nell'area compresa tra l'ex chiesa dell'Assunzione della Vergine e di San Giuseppe e i Bottini dell'olio, fu approvato dalla giunta comunale il 21 settembre 2010.
Nel nuovo complesso, destinato a ospitare anche una sezione della Biblioteca Labronica, dovevano riunirsi le collezioni proveniente dal museo civico disperse dopo la seconda guerra mondiale e la collezione di arte contemporanea esposta, tra il 1974 e il 1984, a villa Maria.[1]
L'opera fu finanziata dalla Regione Toscana e, in parte, dal Comune di Livorno nell'ambito dei "Piani Integrati di Sviluppo Urbano Sostenibile"; la posa della prima pietra avvenne martedì 29 gennaio 2013, alla presenza del sindaco Alessandro Cosimi.[2]
Il 16 dicembre 2017 fu inaugurata la sezione della biblioteca al primo piano dei rinnovati Bottini dell'olio.[3]
Il complesso museale, invece, fu inaugurato il 30 aprile 2018 dal sindaco Filippo Nogarin.[4]
Descrizione
Il "Museo della Città" è costituito dall'ex chiesa dell'Assunzione della Vergine e di San Giuseppe e dal piano terra dei Bottini dell'olio, i quali sono stati collegati tra loro da un nuovo corpo di fabbrica, che si inserisce nel vuoto venuto a crearsi nel secondo dopoguerra a seguito della demolizione del complesso delle cosiddette "Case Pie".
Lo spazio interno dei Bottini dell'Olio ospita dal 2019 mostre ed esposizioni temporanee.
Al piano terra dei Bottini erano ospitate le collezioni cittadine, originariamente conservate nei depositi del Museo civico Giovanni Fattori e della Biblioteca Labronica; si trattava di circa seicento oggetti d'arte, oltre alle collezioni numismatiche e archeologiche, che ripercorrevano la storia della città.
Il percorso si muoveva dai reperti archeologici, prevalentemente d'età etrusca e romana, che provengono in gran parte dalla collezione che Enrico Chiellini donò al comune di Livorno nel 1883, alla sezione medievale, dove erano esposti documenti redatti su pergamena e affreschi provenienti dall'Eremo di Santa Maria alla Sambuca, che precedeva quella dedicata alla fondazione della città alla fine del Cinquecento, e al suo sviluppo, fortemente legato alle varie comunità nazionali che la animarono, tra i secoli XVII e XIX, terminando con una sezione dedicata al Risorgimento.
Vi erano inoltre spazi destinati ai principali artisti livornesi (da Leonetto Cappiello a Pietro Mascagni), al cinema, alla cucina e alla satira.
Modigliani e l'avventura di Montparnasse: dal 7 novembre 2019 al 16 febbraio 2020, celebra i 100 anni dalla morte del pittore livornese Amedeo Modigliani.[5]
Progressiva - Arti visive a Livorno dal 1989 al 2020: dal 1º agosto 2020 al 4 ottobre 2020. Omaggio all’impegno profuso dal secondo dopoguerra dalle istituzioni livornesi per la diffusione dell’arte contemporanea.[6]
Vissi d'Arte - Cento capolavori dalle collezioni Iannaccone e Della Ragione: dal 31 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021. "Fotografia" importante dell'arte italiana negli anni tra le due guerre, in collaborazione con il Museo Novecento di Firenze. Tra gli artisti esposti Renato Guttuso, Emilio Vedova, Filippo De Pisis e altri.[7]
Mario Puccini - Van Gogh involontario: dal 2 luglio 2021 al 19 settembre 2021, dedica al pittore Mario Puccini una mostra di centocinquanta opere, fra cui un importante nucleo collezionistico ritrovato per l'occasione, permettendo al visitatore di osservare dipinti assenti dalle esposizioni pubbliche da oltre cinquanta anni, con opere sia di Puccini sia di pittori a lui contemporanei come Giovanni Fattori, Plinio Nomellini, Silvestro Lega e altri. A cura di Nadia Marchioni.[8]
Magazzini Generali - Le collezioni livornesi dai depositi al museo: dal 29 ottobre 2021 al 27 febbraio 2022, una mostra sulle opere d’arte nei depositi dei musei livornesi "riscoperte" durante il lockdown del 2020.[9]
Vittore Grubicy De Dragon - un intellettuale artista e la sua eredità: dall'8 aprile 2022 al 10 luglio 2022, mostra dedicata al grande gallerista-artista che dette il via alla corrente del Divisionismo. Curata da Sergio Rebora e Aurora Scotti con opere di Vittore Grubicy De Dragon, Giovanni Segantini, Angelo Morbelli e altri. [10]
Piero Gilardi - Tutto ciò che è, è nella natura: dal 28 maggio 2022 all'8 gennaio 2023, allestita nella chiesa del Luogo Pio, personale dedicata all'artista torinese Piero Gilardi che ne attraversa la carriera artistica nella sua interezza. Curata dal collettivo Musketeers in collaborazione con il Comune di Livorno, Galleria Giraldi, Fondazione Centro Studi Gilardi e Gufram.[11][12]
La più bella del mondo. Nave Amerigo Vespucci: dal 3 agosto 2022 al 30 ottobre 2022, mostra fotografica dedicata al veliero Amerigo Vespucci, con foto d'autore di Massimo Sestini e Maki Galimberti.[13]
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