L'Andata al Calvario è un dipinto olio su tavola di Polidoro da Caravaggio, realizzato nel 1534 e custodito all'interno del Museo nazionale di Capodimonte, a Napoli.
Andata al Calvario | |
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Autore | Polidoro da Caravaggio |
Data | 1534 |
Tecnica | olio su tavola |
Dimensioni | 310×247 cm |
Ubicazione | Museo nazionale di Capodimonte, Napoli |
L'opera venne commissionata da Pietro Ansalone, console della confraternita dei Catalani, nel 1530 a Polidoro da Caravaggio, per la chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani a Messina: l'intento del committente era quello di realizzare un'alternativa a un'altra opera con lo stesso tema, conosciuta anche come Spasimo di Sicilia, dipinta da Raffaello Sanzio nel 1517 per la chiesa di Santa Maria dello Spasimo a Palermo e in seguito portata al Museo del Prado a Madrid[1]. La tavola venne completata nel 1534, ottenendo un grande successo, tant'è che nello stesso anno veniva celebrata in un libro in versi di Colagiacomo di Alibrando, Il Spasmo di Maria Vergine[1]. Successivamente venne trasferita a Napoli per essere posta all'interno del Museo nazionale di Capodimonte, nella sala 72[1].
L'Andata al Calvario è ritenuta essere il capolavoro di Polidoro da Caravaggio[1]; già Giorgio Vasari nel 1568 ne parlava:
«Vi fece per ultimo una tavola d'un Cristo che porta la croce, lavorata a olio, di bontà e di colorito vaghissimo; nella quale fece un numero di figure che accompagnano Cristo alla morte, soldati, farisei, cavagli, donne, putti et i ladroni innanzi, col tenere ferma l'intenzione, come poteva essere ordinata una giustizia simile: che ben pareva che la natura si fusse sforzata a far l'ultime pruove sue in questa opera veramente eccellentissima» |
(Giorgio Vasari, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori) |
L'opera si ispira ai modelli di Raffaello, maestro del pittore, come si denota dalla libertà cromatica[2] e dalla pennellata irruenta[3]. In una sorta di processione[1] viene raffigurata la salita di Gesù al Calvario: in primo piano, al centro della scena, è Gesù, con il volto sconvolto e sofferente, che cade sotto il peso della croce, contornato da due uomini che cercano di rialzarlo[4]. Nell'angolo in fondo a destra è raffigurata Maria Maddalena orante e sopra di lei la Veronica che mostra il telo utilizzato per asciugare Gesù e su cui è rimasto impresso il suo volto. Nel lato sinistro invece si trova Maria svenuta contornata dalle Tre Marie e su di lei Giovanni[4]. Sullo sfondo, a sinistra, una serie di personaggi che assistono alla scena, mentre, a destra, più in basso, dei soldati che portano altri condannati e, più in alto, su una rocca, una città con edifici dall'architettura classica[4].
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