Il Giudizio universale è un dipinto tempera su tavola di Marcello Venusti, realizzato nel 1549 e conservato all'interno del Museo nazionale di Capodimonte, a Napoli.
Il dipinto venne commissionato dal cardinale Alessandro Farnese[1] a Marcello Venusti nel 1549 in modo da poter conservare presso la propria collezione di famiglia una copia del Giudizio universale affrescato da Michelangelo Buonarroti nella cappella Sistina a Roma, terminato nel 1541[2]. Giunto a Napoli come parte della collezione Farnese alla fine del XVIII secolo, è ospitato nella sala 9 del Museo di Capodimonte[3].
La particolarità dell'opera sta nel fatto che è una delle principali documentazioni di come si presentasse l'affresco michelangiolesco prima dei dettami imposti dal Concilio di Trento nel 1564[4], che portarono Daniele da Volterra a coprire quelle che erano le scene di nudo o comunque considerate indecenti[2]. Tuttavia l'opera del Venusti, pur fedele all'originale, presenta delle diversificazioni soprattutto nella scena del Cristo Giudice, dove viene inserita una gloria di angeli in contrapposizione all'isolamento voluto da Michelangelo[2].
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