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La Navicella è un mosaico frammentario (circa 740x900 cm) realizzato su disegno di Giotto nel 1305-1313 circa e un tempo affisso sulla facciata antistante il quadriportico dell'antica basilica di San Pietro in Vaticano. Oggi i resti si trovano nell'atrio della basilica di San Pietro. Due tondi con angeli, del diametro di 65 cm ciascuno, provenienti forse dalla cornice della Navicella, si trovano oggi rispettivamente nella chiesa di San Pietro Ispano a Boville Ernica in provincia di Frosinone e nel Museo del tesoro di San Pietro di Roma.

Mosaico della navicella
AutoreGiotto
Data1305-1313 circa
Tecnicamosaico
Dimensionicirca 740×990 cm
UbicazioneAtrio della basilica di San Pietro in Vaticano, Città del Vaticano
Disegno della Navicella di Giotto di Parri Spinelli, Metropolitan Museum of Art (New York)
Disegno della Navicella di Giotto di Parri Spinelli, Metropolitan Museum of Art (New York)

Storia


Il necrologio del cardinale Jacopo Stefaneschi (1343) e i Commentari di Lorenzo Ghiberti sono le fonti più antiche che attestano l'impresa di Giotto per la decorazione di San Pietro. Altre basiliche romane avevano ampi mosaici in facciata, ma nessuna raggiungeva l'imponenza e la maestosità della basilica vaticana, si per le dimensioni del mosaico a fondo oro, sia per la forma squadrata anziché, come usuale, a spioventi. Fu probabilmente lo stesso Stefaneschi, committente anche del Polittico per l'altare maggiore e dei perduti affreschi nella tribuna, a commissionare il mosaico, in un periodo anteriore al 1313 quando, in piena cattività avignonese, era preposto alla cura della basilica vaticana.

Grazie all'interessamento di monsignor Simoncelli, segretario del Papa Paolo V Borghese, si cercò, durante la demolizione della basilica, di salvare a massello più frammenti possibili, che vennero ricomposti in una lunetta nell'atrio della nuova basilica, con ampi reintegri (1674). Ne restano alcune copie a disegno (di Parri Spinelli, di Pisanello) e alcune derivazioni in opere successive.

Per quanto riguarda i due tondi d'angelo, quello di Boville Ernica, terra di origine di monsignor Simoncelli, era accompagnato da un'iscrizione seicentesca che ne ricordava l'antica provenienza (Hec angeli imago erat in historia Naviculae s. Petri quan in atrio veteris Vaticanae Basilicae Ioctus pictor egregius...), mentre l'altro venne rinvenuto nel 1911 sotto una copia del 1728 e presso un'epigrafe che lo ricordava come opera di Giotto.

Tra gli studiosi che maggiormente si occuparono della sua datazione e cronologia si ricordano L. Venturi (1922), Vitzthum (1929), Koerte (1938 e 1941) e Paesler (1941).


Descrizione


La scena mostra Cristo che salva gli apostoli dai flutti, con a destra la visione di una città in riva al mare e un pescatore e a sinistra, in primo piano, Cristo che salva san Pietro, un evidente riferimento al papato e alla sua derivazione da Cristo.

Il mosaico originale doveva essere a fondo oro, completamente nascosto dalle ridipinture e rifacimenti dei secoli successivi.


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Bibliografia



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[de] Navicella

Die Navicella (italienisch, Schifflein) von Giotto ist eine Darstellung des Schiffleins Petri, die seit 1298 die Fassade der alten Petersbasilika in Rom (des Vorgängerbaus des heutigen Petersdoms) schmückte. Das Mosaik gilt als eines der berühmtesten Werke Giottos. Es wurde im Verlauf des im 16. Jahrhundert unter Papst Julius II. begonnenen Neubaus der Basilika von seinem ursprünglichen Standort abgetragen. Nachdem man das Werk in den folgenden Jahren mehrmals umplatziert hatte, wurde es schließlich bei einem Unwetter im Jahr 1606 so stark beschädigt, dass eine Restaurierung unmöglich war. 1674 erteilte Papst Clemens X. dem Mosaikkünstler Orazio Manenti den Auftrag, die Navicella im Petersdom neu zu erschaffen. Manenti bediente sich dabei des damals zeitgenössischen barocken Stils und übernahm lediglich das ursprüngliche Bildprogramm mit dem Schiff der Apostel auf dem See Genezareth und Petrus, der beim Versuch, Jesus entgegenzugehen, zu versinken droht. Bis heute befindet sich das Mosaik über dem mittleren Portal des Portikus.

[en] Navicella (mosaic)

The Navicella (literally "little ship") or Bark of St. Peter[2], of Old Saint Peter's Basilica in Rome, was a large and famous mosaic by Giotto di Bondone that occupied a large part of the wall above the entrance arcade, facing the main facade of the basilica across the courtyard. It depicted the version from the Gospel of Matthew (Matthew 14:24–32) of Christ walking on the water, the only one of the three gospel accounts where Saint Peter is summoned to join him.[3] It was almost entirely destroyed during the construction of the new Saint Peter's Basilica in the 17th century, but fragments were preserved from the sides of the composition, and what is effectively a new work, incorporating some original fragments, was restored to a position at the centre of the portico of the new building in 1675.[4]

[fr] La Navicella

La Navicella est une œuvre de Giotto di Bondone, une mosaïque monumentale qui était placée initialement dans le tympan du porche de l'ancienne basilique Saint-Pierre de Rome.
- [it] Mosaico della navicella



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