La Pietà è un dipinto tempera su tavola (48x38 cm) di Giovanni Bellini, databile al 1455-1460 circa e conservato nel Museo Poldi Pezzoli di Milano.
Pietà | |
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Autore | Giovanni Bellini |
Data | 1455-1460 |
Tecnica | tempera su tavola |
Dimensioni | 48×38 cm |
Ubicazione | Museo Poldi Pezzoli, Milano |
La tavola è considerata tra le opere più antiche di Giovanni Bellini, oltre che prototipo, assieme alla Pietà dell'Accademia Carrara di Bergamo, per la fortunata serie delle Pietà.
L'immagine si rifà alle icone bizantine dell'imago pietatis, molto diffuse a Venezia, e dei Ritratti di Passione, dove Cristo era raffigurato morto con le piaghe della Passione e con un fedele che lo contemplava, traendo dall'osservazione del dolore divino oltre che compassione anche consolazione per il proprio. Inoltre la disposizione delle braccia incrociate citava una celebre icona-mosaico ritenuta miracolosa, apparsa secondo la leggenda a papa Gregorio Magno durante una messa e conservata nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme.
L'opera mostra, con una certa asprezza di modi, il Cristo che si leva dal sepolcro scoperchiato sullo sfondo di un paesaggio incorniciato da due alti promontori. Su questi promontori ci sono un albero secco e delle piante vive; queste ultime rappresentano la rinascita e la redenzione del genere umano grazie al sacrificio del Cristo. Nonostante gli influssi di Andrea Mantegna già riscontrabili (il pittore padovano era cognato di Bellini dal 1453), l'opera è intonata a un lirismo intenso che divenne una delle caratteristiche base dell'arte di Giovanni, trasfigurando il dramma divino in un sentimento accorato e malinconico.
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