Il Ritratto di giovane uomo è un dipinto olio su tavola (72x56 cm) attribuito a Raffaello Sanzio, databile tra il 1516 e 1517 circa e già conservato presso il Museo Czartoryski a Cracovia.
L'opera, che venne copiata anche da Antoon Van Dyck probabilmente in Italia (quaderno di Chatsworth, 1622-1627), fu acquistata a Venezia dal principe Adamo Czartoryski nel 1807.
Del dipinto si sono perse totalmente le tracce durante la seconda guerra mondiale quando fu trafugato dai tedeschi: nel 1939 Hans Frank fece infatti confiscare il dipinto. Fu visto per l'ultima volta nel 1945.
Descrizione
Il dipinto ritrae un giovane di tre quarti, con il volto girato verso lo spettatore, ritratto entro una stanza con finestra. Secondo Gamba la parte sinistra venne tagliata o perché danneggiata o per adattare le dimensioni della tela a una cornice, poiché è abbastanza raro che la mano sia dipinta solo a metà. Una pulitura troppo energica, eseguita in epoca imprecisata, ha impoverito la superficie pittorica, rendendo più difficile l'attribuzione. Interventi di aiuti, probabilmente di Giulio Romano, sono stati rilevati da Adolfo Venturi. Alcuni hanno ipotizzato che potesse essere un autoritratto di Raffaello. Ha capelli lunghi e indossa un'ampia camicia bianca e una pelliccia adagiata sulla spalla. Altri hanno avvicinato l'opera ai ritratti cosiddetti di Francesco Maria I Della Rovere negli affreschi della Stanza della Segnatura.
Bibliografia
Pierluigi De Vecchi, Raffaello, Rizzoli, Milano 1975.
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