Carmine Benincasa (sinistra) con il presidente Sandro Pertini (centro) e Umberto Mastroianni (destra)Carmine Benincasa durante la conferenza "Da Zurbaran ad oggi" tenuta a Ispra, Varese, 2009
Biografia
Carmine Benincasa studiò teologia, filosofia e giurisprudenza a Roma. Dopo aver completato tutti i suoi studi iniziò a lavorare come traduttore di testi letterari (tra altri, Hans Urs von Balthasar) per poi organizzare e curare mostre d'arte.
Dal 1978 al 1982 fu membro della Commissione Consultiva Arti Visive della Biennale di Venezia[1] e consigliere del Ministro per i Beni Culturali e Ambientali[2].
Fu professore di storia dell'arte presso l'Accademia di Belle Arti di Macerata e di Firenze e docente di storia dell'arte presso la facoltà di Architettura dell'università La Sapienza di Roma (dal 1977 al 1994).
Scrisse testi storico-critici su vari artisti del XX secolo.
Benincasa è morto nell'estate del 2020 a Roma, dove risiedeva.[3]
Pubblicazioni
Chiesa e storia del cardinale Emmanuel Suhard e il Concilio Vaticano II – Ed. Paoline, 1967
L'interpretazione tra futuro e utopia – Ed. Magma, Roma 1973
Poetica della negazione e della differenza, in Valerio Miroglio - Il Giudizio Universale – Ed. Magma, Roma 1974
Sul manierismo – Come dentro uno specchio, La Nuova Foglio Editrice 1975; 2° ed – Ed. Officina, Roma
Babilonia in fiamme – Saggi sull'arte contemporanea – Ed. Electa, Milano 1978
Architettura come dis-identità – Ed. Dedalo, Bari 1978
L'altra scena – Saggi sul pensiero antico, medioevale e controrinascimentale – Ed. Dedalo, 1979
Anabasi – Architettura e arte 1960/1980 – Ed. Dedalo, Bari 1980
Portale - Alle soglie del sapere – Ed. del Tornese, 1980
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