Danilo Eccher (Tione di Trento, 27 giugno 1953) è un critico d'arte e curatore italiano.
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Direttore della Galleria civica d'arte contemporanea di Trento (1989-1995), della GAM Galleria d'arte moderna di Bologna (1996-2000), del MACRO Museo di arte contemporanea di Roma (2001-2008) e della GAM Galleria civica d'arte moderna e contemporanea di Torino (2009-2014), si è concentrato soprattutto sulla nuova pittura contemporanea, organizzando mostre personali di Anselm Kiefer, Georg Baselitz, Cecily Brown, Francesco Clemente, Roy Lichtenstein, Jenny Saville, Sean Scully, Julian Schnabel, Ettore Spalletti, Tom Wesselmann.
Fra le personali curate, si ricordano inoltre quelle di Tony Cragg, Wolfgang Laib, Mario Merz, Marisa Merz, Hermann Nitsch.
Alla GAM di Torino è stato il primo direttore italiano a proporre un allestimento tematico temporaneo, in cui le opere della collezione, dall'Ottocento a oggi, erano messe in dialogo con concetti non storico-artistici.
Nel 1993 è stato commissario per la 45ª Biennale di Venezia, co-curando la mostra internazionale La coesistenza dell'arte.
Negli anni 1996-1999 è stato professore presso il corso di specializzazione di storia dell'arte presso l'Università di Bologna; nel 1997 ha insegnato alla Luiss di Roma presso il corso di management museale.
Negli anni 2002-2006 è co-direttore del master per curatori di arte contemporanea e architettura presso l'Università La Sapienza di Roma. Dal 2004 al 2009 è stato direttore artistico di ARCOS Museo d'arte contemporanea del Sannio di Benevento.
Dal 2009 al 2011 è stato Presidente della Fondazione Galleria Civica di Trento.
Dal 2015 è curatore indipendente e, come tale, ha realizzato personali di Jannis Kounellis, Albert Oehlen, Sean Scully, Christian Boltanski e le collettive Love, Enjoy e Dream presso il Chiostro del Bramante di Roma.
Nel 2019 è titolare della cattedra di Museologia al Dipartimento di Filosofia dell'Università di Torino.
Nel 2020 ha curato la mostra Arte Povera: Italian Landscape al Metropolitan Museum di Manila.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 32107079 · ISNI (EN) 0000 0001 0885 229X · SBN CFIV067077 · LCCN (EN) nr92010270 · GND (DE) 1035619490 · BNE (ES) XX913232 (data) · BNF (FR) cb12524670h (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-nr92010270 |
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