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Karl Asplund (Jäders socken, 27 aprile 1890 – Stoccolma, 3 aprile 1978) è stato un poeta, scrittore e critico d'arte svedese.

Karl Asplund
Karl Asplund

Biografia


Karl Asplund nacque a Jäders socken, nella provincia del Södermanland, nella Svezia sud-orientale.[1]

La sua carriera scolastica e di studi incluse la laurea a Nyköping nel 1908, i successivi studi di storia dell'arte ad Uppsala, la frequentazione dal 1913 dell'Università di Stoccolma, dove ottenne il dottorato nel 1915, con una dissertazione sull'artista di acquarelli Egron Lundgren.[2]

Come critico d'arte ha collaborato con le riviste Dagens Nyheter (1914-1921) e Svenska Dagbladet (1922-1934).[3] Nel 1916 lavorò nel commercio artistico e si impegnò nella lotta contro la contraffazione d'arte. Negli stessi anni Asplund partecipò al PEN svedese, dalla sua fondazione nel 1922.

Nel 1918 Karl Asplund sposò Astrid Fredriksson, la cui morte precoce a causa della tubercolosi polmonare, nel 1924, segnerà tutta la vita dello scrittore. Henrik Cornell scrisse in un necrologio su Asplund che sua moglie «ha brillato per lui con la gloria celeste e divenne il materiale da costruzione dei suoi sogni e un fondamento vivente e vivificante per la sua vita e poesia, che così ha guadagnato il suo grande valore».[2]

Si affermò come poeta realista negli anni venti con le raccolte Gli eroi (Hjältarna, 1919), in cui si notò l'influenza di Rudyard Kipling;[1] La boa sonora (Klockbojen, 1925); Le ombre (Skuggorna, 1929),[4] ispirate dal mare di Svezia e caratterizzate dai toni suggestivi e talvolta sentenziosi.[1]

Come storico e studioso dell'arte si mise in evidenza con numerose monografie su Anders Zorn (1920-1921), Egron Lundgren (1914-1915), Ivar Arosenius (1928), Nils Dardel (1933), Carl Eldh (1943) e altri.[4][1]

Si dedicò ampiamente alle traduzioni, particolarmente di lirica francese: Fransk vers ... (1927); Eko (1948); Tricolor (1951); oltre che di poesie inglesi e americane.[4]

Scrisse anche letteratura di viaggio, come Lontano da casa si sta bene ... ma (Borta bra ... , 1932), e di volumi di memorie, tra i quali I posti delle fragole della vita (Livets smultronställen, 1945), Zeffiro e scirocco (Zephyr och sunnan, 1964).[4]

Karl Asplund morì a Stoccolma il 3 aprile 1978.[4]


Opere



Poesia



Prosa



Storia dell'arte



Traduzioni



Note


  1. Karl Asplund, in le muse, I, Novara, De Agostini, 1964, p. 414.
  2. (SV) Karl Asplund, su litteraturbanken.se. URL consultato il 2 marzo 2019.
  3. (EN) A Cultural History of the Avant-Garde in the Nordic Countries 1925-1950, su books.google.it. URL consultato il 2 marzo 2019.
  4. Karl Asplund, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 2 marzo 2019.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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[de] Karl Asplund

Karl Asplund (geboren am 27. April 1890 in Jäder, Södermanland; gestorben am 3. April 1978 in Stockholm) war ein schwedischer Dichter, Kunsthistoriker, Schriftsteller und Übersetzer. Als Kunstkritiker verfasste er zudem Beiträge für Zeitschriften.

[en] Karl Asplund

Karl Asplund (1890 – 1978) was a Swedish poet, short story writer and art historian. He made his literary debut in 1912, and was awarded the Dobloug Prize in 1955.[1]
- [it] Karl Asplund



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