Kruno Prijatelj (Spalato, 1º luglio 1922[1] – Spalato, 27 giugno 1998) è stato uno storico dell'arte e critico d'arte croato.
Considerevole è stato il suo contributo alla storia dell'arte dalmata, avendo egli messo in evidenza molti artisti precedentemente ignoti e risolvendo molti problemi di attribuzione.
A suo tempo era indiscutibilmente uno dei più profondi conoscitori del barocco in Dalmazia, tanto da esser chiamato Prijatelj od Baroka (Amico del Barocco)[2].
La formazione di Prijatelj ebbe luogo durante il periodo turbolento della Seconda guerra mondiale: studiò storia dell'arte fra Zagabria e Roma, laureandosi all'università di Zagabria nel 1946. L'anno successivo conseguì il dottorato a Zagabria, con una tesi sul Barocco a Spalato.
Tra il 1950 e il 1979 lavorò alle Gallerie d'arte di Spalato, delle quali fu direttore. Questi anni furono i più fertili della sua vita, fornendo un formidabile contributo alla conoscenza della storia dell'arte croata. Notevolissimi i suoi scritti sulle più grandi figure dell'arte dalmata, ma anche la riscoperta di artisti meno conosciuti, come Matteo Ponzone. Coraggiosa la sua attribuzione di varie opere a Biagio di Giorgio da Traù, un pittore itinerante fra Zara, Traù, Spalato, Ragusa, Stagno e Bua.
Dal 1972 Prijatelj ottenne la cattedra di Storia dell'arte all'Università di Zagabria (Facoltà di Filosofia di Zagabria), insegnando storia dell'arte contemporanea come professore a contratto. Dal 1979 fu professore ordinario alla Facoltà di Filosofia di Zara dove lavorò fino al suo ritiro nel 1991.
Dal 1968, venne nominato fra i soci regolari dell'Accademia jugoslava delle Scienze e delle Arti, che dopo il crollo della Jugoslavia venne rinominata Accademia croata delle Scienze e delle Arti.
Kruno Pijatelj morì a Spalato nel 1998.
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