Roberto Tassi (Napoli, 1921 – Esine, 3 agosto 1996) è stato uno storico dell'arte, critico d'arte e medico italiano.
Laureato in medicina, ha esercitato per alcuni anni la professione di medico otorinolaringoiatra, per poi dedicarsi ai suoi interessi artistico-letterari. Ha vissuto a lungo a Parma, che considerava la sua città d'adozione.
È stato direttore della rivista La Palatina, redattore artistico de L'Approdo letterario, redattore di Paragone e della rivista Terzo occhio. Ha scritto numerosi articoli di critica dell'arte sulla rivista Il Mondo e sul quotidiano La Repubblica.
Gli storici dell’arte che hanno costituito un suo punto di riferimento sono stati Roberto Longhi (di cui si considerava in qualche modo allievo), l’amico Francesco Arcangeli e Giovanni Testori. Ha svolto ricerche approfondite sul romanico emiliano, sul Correggio, sul Parmigianino ed altri artisti emiliani più recenti.
Il campo preminente della sua indagine critica è stata l’arte europea – italiana e francese anzitutto – e poi russa e americana dell’Ottocento e del Novecento, con particolare interesse per il Romanticismo (Caspar Friedrich), per la pittura degli artisti inglesi del Settecento, fino a Courbet, a Monet e al post-impressionismo.
Tra i pittori e scultori della prima metà del Novecento si è interessato particolarmente a Giorgio Morandi, Constant Permeke, Chaïm Soutine e agli esponenti della pittura informale.[1]
Nel 1996 il Comune di Parma gli ha conferito la medaglia d'oro del Premio Sant'Ilario.[2]
Nel 2011 la Facoltà di Architettura dell'Università di Parma ha costituito la "Biblioteca Tassi", che raccoglie oltre 10.000 volumi di storia dell'arte, cataloghi di mostre e riviste d'arte appartenuti a Roberto Tassi.[3]
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