art.wikisort.org - Scultura

Search / Calendar

L'Afrodite accovacciata era una scultura bronzea di Doidalsa, databile al 250 a.C. circa e oggi nota solo da copie di epoca romana, tra cui la migliore è considerata quella marmorea senza braccia (h. 106 cm) nel Museo nazionale romano di Palazzo Massimo a Roma. Un'altra, acefala e senza braccia (h. 96 cm), proveniente da Sainte Colombe, presso Vienne, in Francia, è esposta nel Museo del Louvre a Parigi[1]. Un'altra versione completa, ma di qualità inferiore, è al British Museum (versione Lely) e proviene dalle collezioni Gonzaga. Un'altra, con testa di restauro, è agli Uffizi: databile al I secolo, proviene da Villa Medici[2].

Afrodite accovacciata
AutoreDa Doidalsa
DataCopia romana da un originale bronzeo del 250 a.C. circa
Materialemarmo
Altezza106 cm
UbicazioneMuseo nazionale romano di Palazzo Massimo, Roma
Una piccola versione antica in bronzo, Ny Carlsberg Glyptotek
Una piccola versione antica in bronzo, Ny Carlsberg Glyptotek

Descrizione e stile


Plinio riferì della presenza della statua originale di Doidalsa nel portico di Ottavia a Roma[3].

Doidalsa rappresentò Afrodite in una posa originalissima, ovvero accovacciata mentre sta per ricevere l'acqua del bagno sacro, sviluppando l'idea dell'Afrodite cnidia di Prassitele. Un'altra interpretazione è che raffiguri la dea in una posa "pudica", mentre si accorge di uno spettatore voltando la testa e cerca di coprire con le mani il petto e il pube.

Opera nota in innumerevoli copie, in alcune di esse la dea è corredata da un piccolo Eros che versa l'acqua. Esistono numerose varianti del soggetto, riguardanti soprattutto la posizione delle braccia, ora piegate, ora distese, ora sollevate, ora strizzanti i capelli come nella celebre Venere anadiomene di Apelle. La versione più diffusa è comunque quella con la dea con le braccia dolcemente piegate attorno al corpo, una a coprire il seno e sfiorare la spalla, una a parare il ventre: una posa che anticipa le Veneri pudiche.

La diversa inclinazione delle gambe, la schiena piegata, la testa ruotata con grazia verso sinistra, mostrano la dea in un atteggiamento umanizzato, lontano dalle atmosfere di idealizzazione ultraterrena delle opere precedenti, in modo da rispondere maggiormente al clima culturale e le aspettative del pubblico nell'epoca dell'Ellenismo.


Galleria d'immagini



Note


  1. Louvre site des collections, su collections.louvre.fr. URL consultato il 25 giugno 2022.
  2. Polo Museale Fiorentino - Inventario Sculture, su www.polomuseale.firenze.it. URL consultato il 25 giugno 2022.
  3. Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, XXXVI.35.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti


Portale Antica Grecia
Portale Scultura

На других языках


[de] Kauernde Aphrodite

Die kauernde Aphrodite gilt als Werk des hellenistischen Bildhauers Doidalses. Sie entstand vermutlich um 250 v. Chr. und begründete, nach der Aphrodite von Knidos des Praxiteles, einen zweiten Typus der nackten Aphrodite in der Kunst der Antike. Das Original, das aus Bronze gewesen sein soll, ist verloren; wie bei der Aphrodite von Knidos gibt es jedoch zahlreiche Nachbildungen. Sie haben teils schamhaft-abwehrende, teils freiere Haltung:
- [it] Afrodite accovacciata

[ru] Венера на корточках

Венера на корточках, Венера присевшая, Купающаяся Афродита, Афродита Дойдалса— условные названия различных реплик древнегреческой скульптуры работы скульптора Дойдалса из Вифинии (Малая Азия), изображающей купающуюся богиню Афродиту, у римлян Венеру.



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2024
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии