Il Busto di Isabella d'Aragona è una scultura marmorea con cera policroma, realizzata da Francesco Laurana intorno nel 1487-1488 e custodita nel Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Il ritratto venne probabilmente commissionato al Laurana in occasione delle nozze di Isabella d'Aragona con Gian Galeazzo Maria Sforza, celebrate a Napoli nel 1488. Alcuni ipotizzano anche che l'opera ritragga invece la madre Ippolita Maria Sforza, nel qual caso la datazione potrebbe essere anticipata al 1475 quando l'artista si trovava a Napoli.
Descrizione e stile
Tra i busti del Laurana si tratta dell'unico che ha mantenuto l'originale policromia pressoché intatta. Il finissimo ritratto femminile è raffigurato come un busto comprendente le spalle, tagliato all'altezza del petto. I capelli sono raccolti in una rete dorata che nasconde le orecchie e dà alla forma della testa un aspetto più levigato. L'effigie è caratterizzata da una bellezza levigata e rarefatta, dove i tratti somatici sono ridotti all'essenziale, sviluppando il senso di sintesi e purezza geometrica delle forme. Tale principio di idealizzazione si avvicina alle opere di Piero della Francesca, che lo scultore aveva forse visto in gioventù a Urbino.
Per la colorazione del busto Laurana utilizzò cera colorata, con la quale sono fatti i fiori rossi nelle maglie della rete d'oro dei capelli. Si tratta di una tecnica probabilmente usata spesso, ma che sopravvive solo in questo esemplare della produzione dell'artista.
Bibliografia
David Alberto Murolo, Storie della Vrana: destini incrociati tra arte e guerra: Luciano e Francesco Laurana, Giovanni Vrana, Yusuf Maskovic, REMEL, Ancona, 2016 -
Stefano Zuffi, Grande atlante del Rinascimento, Electa, Milano 2007. ISBN 978-88-370-4898-3
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