La cappella della Purità è una cappella della basilica di San Paolo Maggiore di Napoli.
Voce principale: Basilica di San Paolo Maggiore.
La cappella fu voluta per ospitare il dipinto che il sacerdote Diego Bernaudo y Mendoza donò all'ordine dei teatini nel 1641. La tela in questione è quella della Madonna della purità di Luis de Morales. L'opera oggi è presente nel convento e non è visibile al pubblico, quella in cappella risulta essere una copia dell'originale.[1]
I lavori alla cappella, nelle sue decorazione marmoree, furono eseguiti da Giovan Domenico Vinaccia nel 1681.[2]
Tutto l'ambiente rispetta il tema della "purità", infatti molti sono gli elementi circostanti che si ricollegano alla tela di Morales: dal giglio, ribadito anche nei soggetti dei dipinti laterali raffiguranti Storie della Vergine di Massimo Stanzione[2] e delle tele nelle lunette sovrastanti con la Natività della Vergine a sinistra e la Presentazione di Gesù Bambino al tempio a destra, attribuiti entrambi a Pacecco De Rosa.[2][3]
Di particolare rilevanza inoltre risulta essere l'ambiente che precede la cappella, lungo la navata destra, caratterizzato da quattro statue in circolo sovraelevate che raffigurano le quattro Virtù Cardinali.[2]
Le sculture sono, in senso orario partendo dalla centrale Madonna della Purità posta sull'altare:
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