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Massimo Stanzione (Frattamaggiore o Orta di Atella, 1585Napoli, 1656) è stato un pittore italiano, attivo principalmente a Napoli durante il periodo barocco.

Ritratto di una donna napoletana in costume popolare (1635) - Fine Arts Museums di San Francisco
Ritratto di una donna napoletana in costume popolare (1635) - Fine Arts Museums di San Francisco
Giuditta con la testa di Oloferne (1630-35 circa) - Metropolitan Museum of Art di New York
Giuditta con la testa di Oloferne (1630-35 circa) - Metropolitan Museum of Art di New York
Madonna del Rosario, Cappella Cacace, Basilica di San Lorenzo Maggiore, Napoli
Madonna del Rosario, Cappella Cacace, Basilica di San Lorenzo Maggiore, Napoli

Soprannominato il "Guido Reni napoletano", fu uno dei più importanti pittori della scuola napoletana del Seicento. Le sue opere uniscono l'influenza della pittura emiliana di Guido Reni e Domenichino con il tenebrismo del post-Caravaggio.


Biografia


Sacrificio a Bacco, - Museo del Prado
Sacrificio a Bacco, - Museo del Prado

Nacque a Frattamaggiore[1] o a Orta di Atella[2]. La storia della sua formazione artistica è pressoché incerta. Probabilmente fu allievo di Fabrizio Santafede e Battistello Caracciolo[3] per poi arricchire il suo stile a Roma, quando vi si trasferì nel 1617 per soggiornarvi fino al 1630. A Roma lo Stanzione si orientò verso una pittura eclettica che trova spunti in Michelangelo Merisi da Caravaggio, Guido Reni, Artemisia Gentileschi, Annibale Carracci e Simon Vouet.[3]

Con la Gentileschi si instaurò un importante sodalizio lavorativo basato sulla stima reciproca. Questo rapporto artistico a quanto pare fu anche significativo nella crescita artistica dello Stanzione. Alcuni documenti dimostrano che Stanzione e Gentileschi si trasferirono a Napoli nello stesso anno, 1630. Bernardo De Dominici descrive la relazione tra i due come un "apprendistato informale". Il pittore napoletano sembra che accompagnasse la collega per osservarla mentre dipingeva. Diverse volte collaborarono anche in alcune opere come la Nascita di San Giovanni Battista per re Filippo IV in palazzo del Buen Retiro.

I suoi inizi come pittore si pensa che siano stati come ritrattista. Alcune delle sue opere più famose includono infatti il Ritratto di una donna napoletana in costume popolare, e il Ritratto di Jerome Bankes. Tuttavia l'attività del pittore napoletano non era incentrata su una sola caratteristica. I lavori più importanti di Stanzione sono infatti riconosciuti nelle grandi pale d'altare così come nei cicli di affreschi per le chiese napoletane. Della sua produzione si possono ricordare in questo senso gli affreschi e le tele per la cappella di San Mauro (1631-1637) e per la cappella del Battista (1644-1651) nella Certosa di San Martino a Napoli. Inoltre si ricorda un dipinto raffigurante San Patroba che predica ai fedeli di Pozzuoli, realizzato per la Cattedrale di Pozzuoli intorno al 1650. Ancora, il ciclo di affreschi per la basilica di San Paolo Maggiore sempre a Napoli. Altra notevole opera dello Stanzione è un grande Sacrificio di Bacco che oggi si trova al Prado di Madrid insieme ad altri diversi dipinti sulla Vita di San Giovanni Battista.

Attento comunque sempre alla produzione locale napoletana, aprì ben presto un percorso che si affermerà nella pittura partenopea del XVII secolo, divenendo di fatto uno dei principali pittori napoletani agli inizi del XVII secolo. Ciò è dovuto alle sue pale d'altare, ai suoi cicli di affreschi e alla sua scuola, dalla quale uscirono artisti di rilievo come: Pacecco De Rosa, Agostino Beltrano, Francesco Guarini, Andrea Malinconico, Antonio De Bellis, Onofrio Palumbo, Giuseppe Marullo, Giovan Battista Spinelli, Annella di Massimo, Giuseppe Piscopo, Carlo Rosa, Santillo Sannini. Per molti anni contese al pittore valenciano Jusepe de Ribera il dominio sulla scena artistica locale.

La potenza del colore e il naturalismo dello Stanzione hanno avuto una grande influenza su altri artisti locali dei periodi successivi: su tutti Francesco Solimena. Nel 1621 Papa Gregorio XV gli conferì il titolo di cavaliere dello Speron d'oro che in Spagna gli diede il titolo di Cavaliere Massimo.[3]

Nel 1627 invece ricevette da Papa Urbano VIII il cavalierato del Cristo, carica conferitagli per meriti artistici. Sua allieva è stata Annella di Massimo, nota anche come Aniella di Beltrano, o Anniella De Rosa, sorella di Pacecco De Rosa. Dove sia morto l'artista non si sa con certezza, se in una sua dimora all'Ascensione o in un'altra sua abitazione alla Carità[4]. Appare comunque evidente che, come accadde per altri pittori napoletani morti nello stesso anno, le cause sono da ricercare nell'epidemia della peste del 1656.


Opere


Annunciazione a Zaccaria, della nascita del Battista, Museo del Prado
Annunciazione a Zaccaria, della nascita del Battista, Museo del Prado
Susanna e i vecchioni, Städelsches Kunstinstitut, Francoforte sul Meno
Susanna e i vecchioni, Städelsches Kunstinstitut, Francoforte sul Meno
Assunzione della Vergine, Museo d'arte della Carolina del Nord
Assunzione della Vergine, Museo d'arte della Carolina del Nord

I sette Arcangeli


Realizzato tra il 1620 e il 1630 è attualmente conservato a Madrid presso il Monastero de las Descalzas Reales.


Onorificenze


Cavaliere dello Speron d'oro
 Roma, 1621

Note


  1. Frattamaggiore, Storia, Chiese e monumenti, Uomini illustri, Documenti, su books.google.it.
  2. Stanzióne, Massimo, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 14 maggio 2018.
  3. (ES) Caravaggio y la pintura realista europea, comissari José Milicua; coordinació científica Maria Margarita Cuyas, Barcelona, MNAC, 2005.
  4. https://books.google.it/books?id=k9BJjQe_Zn4C&pg=PA176&lpg=PA176&dq=massimo+stanzione+e+bernardo+de+dominici&source=bl&ots=aBoOhopxGc&sig=ACfU3U26yTP_8Ufcmf2SNT3ALWnC-rl8VQ&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjD-7q8_KziAhUHIlAKHRkDBks4ChDoATAFegQIAxAB#v=onepage&q=massimo%20stanzione%20e%20bernardo%20de%20dominici&f=false

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[de] Massimo Stanzione

Massimo Stanzione (auch Stanzioni; * um 1586–1595, wahrscheinlich in Orta di Atella (bei Neapel); † ca. 1656 in Neapel)[1][2] war ein italienischer Barockmaler und Freskant. Er war einer der führenden Künstler der neapolitanischen Schule[2] und wird auch der neapolitanische Guido Reni genannt,[3] in Anspielung auf die Eleganz seines Stils.

[en] Massimo Stanzione

Massimo Stanzione (also called Stanzioni; 1585 – 1656) was an Italian Baroque painter, mainly active in Naples, where he and his rival Jusepe de Ribera dominated the painting scene for several decades. He was primarily a painter of altarpieces, working in both oils and fresco (these usually for ceilings). His main subject matter was biblical scenes. He also painted portraits and mythological subjects. He had many pupils and followers as his rich color and idealized naturalism had a large influence on other local artists, such as Francesco Solimena.[1] In 1621 Pope Gregory XV gave him the title of Knight of the Golden Spur and Pope Urban VIII made him a knight of St. John around 1624 and a knight of the Order of Christ in 1627. From then on, he liked to sign his works as "EQUES MAXIMUS" (Latin for 'Supreme Knight).[2]

[es] Massimo Stanzione

Massimo Stanzione (Frattamaggiore u Orta di Atella, Reino de Nápoles, c. 1585 - Nápoles, Reino de Nápoles, c. 1658) fue un pintor italiano.

[fr] Massimo Stanzione

Massimo Stanzione, dit aussi Stanzioni, né à Orta di Atella (Caserte) vers 1585, mort à Naples vers 1656, est un peintre italien.
- [it] Massimo Stanzione

[ru] Станционе, Массимо

Ма́ссимо Станционе (итал. Massimo Stanzione; ок. 1586, Неаполь — 1656) — итальянский художник эпохи барокко неаполитанской школы живописи.



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