Il monumento a Carlo Cottone è una scultura realizzata da Domenico Costantino e situata a Palermo, nella centralissima Piazza Castelnuovo. Il monumento, il cui progetto fu elaborato da Giovan Battista Palazzotto, raffigura il padre della Costituzione siciliana del 1812, Carlo Cottone, Principe di Castelnuovo, a cui la piazza è intitolata.
Monumento a Carlo Cottone | |
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Autori | Domenico Costantino e Giovan Battista Palazzotto |
Data | 25 marzo 1873 |
Materiale | Marmo |
Ubicazione | Piazza Castelnuovo, Palermo |
Di fronte al monumento a Carlo Cottone, in direzione del Teatro Politeama, si erge il monumento a Ruggero Settimo, esecutore testamentario ed erede politico del Principe di Castelnuovo.
Ammirato come il padre nobile del moderno costituzionalismo siciliano, Carlo Cottone fu una figura chiave della Sicilia ottocentesca. Arrestato e confinato a Favignana nel 1811 a causa di una protesta nei confronti di Ferdinando III di Sicilia, Cottone fu liberato per volere di William Bentinck a inizio 1812, divenendo ministro delle finanze di un nuovo governo liberale e figurando come il maggiore promotore della nuova Carta Costituzionale che abolì i privilegi feudali. Ritiratosi dalla vita politica dopo la soppressione della Costituzione da parte di Ferdinando III, Cottone si dedicò alla fondazione dell'Istituto Agrario di Villa Castelnuovo, portata a termine dal suo erede testamentario Ruggero Settimo.
L'idea di edificare un monumento a Carlo Cottone fu concepita nel 1868 da Francesco Paolo Perez, che pronuncerà il discorso inaugurale il 25 marzo 1873, in occasione del 25º anniversario dalla riapertura del Parlamento siciliano durante i Moti rivoluzionari del 1848. La progettazione fu affidata all'architetto Giovan Battista Palazzotto, mentre la statua marmorea fu scolpita da Domenico Costantino, allievo del più noto Valerio Villareale.
Sul piedistallo della statua si trovano quattro targhe con le seguenti iscrizioni elaborate dallo scrittore Gaetano Daita:
«A CARLO COTTONE PRINCIPE DI CASTELNUOVO - I SICILIANI - XXV MARZO MDCCCLXXIII XVIII LUGLIO MDCCCXI - ARRESTATO E TRASCINATO IN FAVIGNANA XVIII LUGLIO MDCCXII - MINISTRO AL PARLAMENTO DI SICILIA - RINUNCIA I PRIVILEGI FEUDALI XIV LUGLIO MDCCCXXII - SUO TESTAMENTO - SFIDÒ L'ESECRATO TIRANNO - FONDÒ L'ISTITUTO AGRARIO - VISSE QUALE CATONE - MORÌ QUALE ATTICO» |
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