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Il Monumento al Rinascimento africano (in francese Monument de la Renaissance africaine) è una statua di bronzo alta 49 metri situata a Dakar, in Senegal.

Monumento al Rinascimento africano
AutorePierre Goudiaby Atepa
Data2006-2010
Materialebronzo
UbicazioneOuakam, Dakar
Coordinate14°43′20″N 17°29′42″W

La statua è rivolta verso l'oceano Atlantico, indicando simbolicamente la Statua della Libertà,[1] ed è stata progettata dall'architetto senegalese Pierre Goudiaby Atepa su un'idea del presidente Abdoulaye Wade. È stata costruita da una società della Corea del Nord[2]. Il monumento sorge sulla più bassa delle due colline di Dakar chiamate Les Mamelles.[1]

I lavori di preparazione alla collocazione del monumento, che si trova su una collina alta circa 100 metri, iniziarono nel 2006 e la costruzione della statua in bronzo cominciò il 3 aprile 2003[3]. Inizialmente la data di conclusione dei lavori era prevista per dicembre 2009, ma venne poi rimandata all'inizio del 2010. La cerimonia ufficiale di inaugurazione si è svolta il 4 aprile 2010, giorno della festa nazionale del Senegal, nel 50º anniversario dell'indipendenza del paese dalla Francia.[4] In una classifica stilata dalla CNN, è considerato uno dei 10 monumenti più brutti del mondo[5].


Costruzione


Il monumento è costituito da lastre di uno spessore di 3 centimetri. Il soggetto mostra una famiglia che emerge dalla cima di una montagna: la figura intera di una giovane donna e di un uomo che porta nel suo braccio sinistro un bambino che a sua volta con il braccio sinistro punta verso il mare.

La costruzione della statua è stata eseguita dalla società nordcoreana "Mansudae Overseas Project Group of Companies"[6]. Il progetto è stato promosso dal presidente senegalese Abdoulaye Wade all'interno di una serie di grandi opere volte a commemorare una nuova era del Rinascimento africano (Renaissance africaine).


Inaugurazione


Il 3 aprile 2010 il monumento al Rinascimento africano è stato inaugurato a Dakar di fronte a 19 capi di stato, tra i quali il presidente del Malawi e dell'Unione Africana Bingu wa Mutharika, Jean Ping dell'African Union Commission e i presidenti di Benin, Capo Verde, Repubblica del Congo, Costa d'Avorio, Gambia, Liberia, Mali, Mauritania e Zimbabwe. Presenti inoltre una rappresentanza della Corea del Nord, il reverendo Jesse Jackson e il musicista Akon, entrambi statunitensi.[7][8].

In tale occasione il presidente Wade ha dichiarato che «l'Africa nel XXI secolo è pronta a prendere in mano il proprio destino»[9], il presidente Bingu wa Mutharika ha sottolineato che «questo monumento non appartiene al Senegal ma al popolo africano, ovunque si trovi»[10] mentre il reverendo Jackson ha detto che «questa statua è dedicata al viaggio dei nostri antenati, schiavizzati ma non schiavi».[10]

Contemporaneamente molte persone hanno protestato contro l'inaugurazione della statua, manifestando nelle strade della città di fronte alle forze di polizia dispiegate per mantenere l'ordine[7][11]. L'opposizione ha descritto il monumento com «un mostro economico e uno scandalo finanziario nel contesto dell'attuale crisi economica»[7].


Critiche



Spese


L'enorme statua è stata criticata per il suo costo, dai 9[12] ai 15 miliardi di franchi CFA[13] (dai 15 ai 23 milioni di euro). Il pagamento è stato effettuato in natura con la concessione tra i 30 e i 40 ettari di terra concessi ad un uomo d'affari senegalese.[12]

Coloro che conoscono gli spazi interni del monumento osservano che la sala panoramica, collocata in cima alla testa dell'uomo, può accogliere soltanto 15 turisti alla volta mentre l'ascensore ne può trasportare solo 5 o 6. Le uniche finestre sono collocate nella sala panoramica, e l'ambiente interno deve essere controllata da impianti di condizionamento d'aria con considerevoli costi[senza fonte].


Stile


I leader dell'opposizione senegalese hanno mosso critiche anche sullo stile del progetto, asserendo che il realismo socialista non sarebbe africano, mentre altri hanno criticato il fatto che il corpo maschile non avrebbe fattezze africane.[2] Gli imam locali affermano che mostrare in una statua figure umane è idolatria e hanno mosso obiezioni contro la rappresentazione di figure maschili e femminili seminude[14].

A dicembre 2009 il presidente Wade si scusa con la minoranza cristiana del Senegal per aver paragonato la statua a Gesù Cristo.[2]


Proprietà intellettuale


Il progetto ha suscitato anche un discussioni intorno alla pretesa del presidente Wade di essere legittimo detentore della proprietà intellettuale sulla statua, con diritto a percepire il 35 percento sui profitti generati.[14] Alcuni rappresentanti dell'opposizione hanno criticato Wade, sostenendo che il presidente non può vedere riconosciuto un diritto d'autore personale su un'idea prodotta all'interno del suo mandato di pubblico ufficiale.[15][16]


Artisti locali


Ousmane Sow, un noto sculture senegalese, ha messo in discussione l'appalto dell'opera, dicendo che commissionare l'opera a una compagnia nordcoreana era tutto fuorché un simbolo della Renaissance africaine e non ha niente a che fare con l'arte.[17]


Note


  1. Turismo responsabile in Senegal con la CPS: la capitale Dakar, su cps-ong.it, 6 settembre 2019. URL consultato il 6 settembre 2019.
  2. BBC News - Senegal President Wade apologises for Christ comments.
  3. Reuters, 04/04/2008, Senegal plans African Renaissance Monument; Copia archiviata, su polity.org.za. URL consultato il 12 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2013)..
  4. Senegal inaugurates controversial $27m monument; http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/8601382.stm.
  5. World's ugliest monuments, su CNN. URL consultato il 7 luglio 2019.
  6. « Sénégal : report de l'inauguration du monument de la Renaissance africaine », dépêche AFP mise en ligne par Le Monde, 13/11/2009.
  7. Senegal inaugurates controversial $27m monument, BBC, 3 aprile 2010. URL consultato il 7 aprile 2010.
  8. Senegal unveils statue amid protest, su english.aljazeera.net, Al Jazeera, 3 aprile 2010. URL consultato il 7 aprile 2010.
  9. Peter Walker, Senegalese president unveils £17m African Renaissance statue, London, The Guardian, 4 aprile 2010. URL consultato il 7 aprile 2010.
  10. Senegal unveils colossal statue amid criticism, CNN, 3 aprile 2010. URL consultato il 7 aprile 2010.
  11. Articolo del Corriere della Sera, su corriere.it.
  12. Confidences deSerigne Mamadou Bousso Lèye, ministre sénégalais de la Culture et de la Francophonie, n. 2551, Jeune Afrique, dal 29 novembre al 5 dicembre 2009, p. 41.
  13. (FR) Érigé à Dakar, le monument de la Renaissance africaine divise la société sénégalaise, su lemonde.fr, 4 aprile 2010.
  14. BBC News - Senegal imams use prayers to condemn giant statue
  15. «Senegal colossus proves sore point», from BBC News, 16 novembre 2009
  16. «Senegal President Wade apologises for Christ comments», from BBC News, 31 December 2009
  17. A monumental folly in Senegal The Independent. Retrieved 9 January 2010.

Voci correlate



Altri progetti


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На других языках


[de] Monument de la Renaissance africaine

Das Monument de la Renaissance africaine bzw. Monument der afrikanischen Wiedergeburt ist eine 50 Meter (164 foot) hohe Bronzestatue in der senegalesischen Hauptstadt Dakar. Das Denkmal wurde am Cap Vert auf einem der als Les Mamelles bezeichneten Basaltkegel im Stadtbezirk Ouakam errichtet und ist die höchste Statue in Afrika.[3]

[en] African Renaissance Monument

The African Renaissance Monument is a 52 m (171 ft) tall bronze statue located on top of one of the twin hills known as Collines des Mamelles, outside Dakar, Senegal. Built overlooking the Atlantic Ocean in the Ouakam suburb, the statue was designed by the Senegalese architect Pierre Goudiaby after an idea presented by president Abdoulaye Wade and built by Mansudae Overseas Projects, a company from North Korea.[1]

[es] Monumento al Renacimiento Africano

El Monumento al Renacimiento Africano es una escultura de bronce de 49 metros de altura situada en las afueras de Dakar, Senegal. Construida con vistas al océano Atlántico en el suburbio de Ouakam, la estatua fue diseñada por el arquitecto senegalés Pierre Goudiaby.[1] El acondicionamiento de la ubicación elegida, una colina de 100 metros de altura, empezó en 2006, y el comienzo de la construcción de la escultura en bronce el 3 de abril de 2008.[2] En un principio la fecha de finalización estuvo planeada para diciembre de 2009, retrasándose hasta comienzos de 2010. La inauguración solemne del monumento tuvo lugar el 4 de abril de 2010, coincidiendo con la Fiesta Nacional de Senegal, que ese año conmemoraba el 50º aniversario de la independencia de Francia.[3]

[fr] Monument de la Renaissance africaine

Le Monument de la Renaissance africaine est un groupe monumental de 52 mètres en bronze et cuivre[1] à Ouakam, une commune d'arrondissement de Dakar, sur l'une des deux collines volcaniques coniques qui surplombent la capitale sénégalaise, les Mamelles, la plus haute portant déjà le phare des Mamelles.
- [it] Monumento al Rinascimento africano

[ru] Монумент африканского возрождения

«Возрожде́ние А́фрики» (фр. Le Monument de la Renaissance africaine) — монумент в городе Дакар, столице Сенегала. Открыт 4 апреля 2010 года, в пятидесятую годовщину подписания соглашения о предоставлении Сенегалу независимости от Франции. Высота — 49 метров.



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