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La Venere esquilina è una scultura ellenistica in marmo pario (h. 155 cm) del I secolo a.C., conservata nei Musei Capitolini di Roma.

Venere esquilina
Autoresconosciuto
DataI secolo a.C.
Materialemarmo
Altezza155 cm
UbicazioneMusei Capitolini, Roma
Dettaglio
Dettaglio

Storia


La statua venne ritrovata nel 1874 sull'Esquilino nella zona presso l'odierna Piazza Vittorio, in una sala sotterranea degli Horti Lamiani, da cui proviene anche il ritratto di Commodo come Ercole.

Interpretata al momento della scoperta come Venere-Iside, più recentemente si è ritenuto che si trattasse di una raffigurazione di Cleopatra, databile nella seconda metà del I secolo a.C.[1]. Secondo questa tesi il cobra raffigurato sul vaso rappresenterebbe l'ureus, simbolo della regalità egizia.

Nel periodo da giugno a settembre del 2008, la scultura è stata esposta presso il padiglione italiano nell'Esposizione Internazionale di Saragozza (Spagna) ed è diventata la massima attrazione dei visitatori del padiglione. Per tutto il periodo è stata custodita 24 ore su 24 da agenti della Guardia di Finanza.

Il 27 gennaio 2016 in occasione dell'importante viaggio in Italia del presidente iraniano Hassan Rohani, la scultura insieme ad altre opere d'arte sono state coperte con pannelli in compensato[2][3] affinché le immagini ufficiali della visita potessero essere trasmesse alla televisione iraniana.

Una copia si trova nel museo del Louvre.


Descrizione e stile


Rappresenta una donna nell'atto di legarsi i capelli (le dita della mano sinistra si conservano sui capelli raccolti, mentre le braccia, sollevate, sono perdute) prima di immergersi nel bagno. La figura è nuda ad eccezione dei sandali (tratto significativo per le interpretazioni recenti visto che Venere non indossa mai sandali). La scultura si appoggia ad un sostegno che raffigura un vaso intorno al quale si arrotola un cobra, sul quale è poggiato un panno: la presenza dell'animale ha fatto pensare a una rappresentazione romana di Cleopatra (d'altronde la datazione coincide con gli anni della presenza di Cleopatra VII a Roma).

La statua rielabora per il volto e la capigliatura modelli di stile severo, mentre per il corpo riprende modelli ellenistici e in particolare l'iconografia della Afrodite Anadiomene[4].

Evidente è la ricerca di una resa naturalistica del corpo femminile, indifferente ai canoni della bellezza applicati alla figura della dea nelle rappresentazioni tradizionali.


Note


  1. Arrigo Pecchioli. È Venere o Cleopatra?, con risposta di Paolo Moreno, articolo sul Corriere della Sera del 28 ottobre 1994, p.50. L'articolo menziona la pubblicazione per alcuni versi anticipatrice di Licinio Glori, dal titolo Cleopatra "Venere Esquilina", pubblicata da Carlo Bestetti editore nel 1955.
  2. Statue coperte per Rohani, Franceschini: "Né io né Renzi sapevamo". Ma Sovrintendenza: "Chiedete a Palazzo Chigi", su Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 29 gennaio 2016.
  3. Dalle statue coperte per Rohani ai Rolex, storia del capo del Cerimoniale Ilva Sapora, su Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 29 gennaio 2016.
  4. Ch. Häuber, "Venere Esquilina" (scheda), in Maddalena Cima, Eugenio La Rocca, Le tranquille dimore degli dei (catalogo mostra), Marsilio editore, Roma 1986, pp.79-82.

Bibliografia



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[de] Venus vom Esquilin

Als Venus vom Esquilin wird die antike Marmorstatue einer unbekleideten weiblichen Gestalt bezeichnet, die 1874 in Rom bei der Piazza Dante auf dem Hügel Esquilin gefunden wurde, in einem Gebiet, das in der Antike wahrscheinlich zu den Horti Lamiani, einem der kaiserlichen Gärten, gehörte. Die Statue ist heute Teil der Sammlung der Kapitolinischen Museen in Rom.

[en] Esquiline Venus

The Esquiline Venus, depicting the goddess Venus (i.e. Greek Aphrodite), is a smaller-than-life-size Roman nude marble sculpture of a female in sandals and a diadem headdress. It is widely viewed as a 1st-century AD Roman copy of a Greek original from the 1st century BC. It is also a possible depiction of the Ptolemaic ruler Cleopatra VII.

[es] Venus Esquilina

La Venus Esquilina es una escultura en mármol de una mujer desnuda con sandalias y tocado realizada a una escala menor que la realidad.
- [it] Venere esquilina

[ru] Венера Эсквилинская

«Венера Эсквилинская» (итал. Statua di Venere Esquilina) — условное название античной статуи Венеры эллинистического периода, возможно, неоаттической школы I в. до н. э. Изображает юную богиню перед купанием (в иной версии — жрицу богини Исиды[1]. Её туника сброшена на кувшин. Руки утрачены, вероятно, были подняты для того, чтобы подвязать волосы. Тонкая, слегка манерная пластика характерна для италийских мастеров неоаттической школы того времени[2]. Статуя найдена при раскопках на Эсквилинском холме в Риме, отсюда название.



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