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Andrea di Bartolo di Bargilla, detto Andrea del Castagno (Castagno, 1421Firenze, 1457), è stato un pittore italiano.

Il Cenacolo di Sant'Apollonia, Firenze
Il Cenacolo di Sant'Apollonia, Firenze

Fu uno dei protagonisti della pittura fiorentina nei decenni centrali del XV secolo, assieme a Beato Angelico, Filippo Lippi, Domenico Veneziano e Paolo Uccello. Il suo stile personalissimo fu influenzato da Masaccio e Donatello, dei quali sviluppò in particolare la resa prospettica, il chiaroscuro plastico, che drammatizzò con l'uso di tinte più scure, e il realismo delle fisionomie e dei gesti, talvolta così esasperato da raggiungere esiti espressionistici.

A Firenze la sua lezione fu solo in parte capita e recepita, mentre si sviluppava, in età laurenziana, un gusto prevalentemente legato alla ricercatezza del disegno e a un accordo elegante di tinte chiare. Fu invece a Ferrara che l'opera di Andrea del Castagno venne ulteriormente sviluppata, ponendo le basi per la scuola locale di Cosmè Tura, Francesco del Cossa ed Ercole de' Roberti.


Biografia



Giovinezza e formazione


Crocifissione di Santa Maria Nuova, Ospedale di Santa Maria Nuova, Firenze
Crocifissione di Santa Maria Nuova, Ospedale di Santa Maria Nuova, Firenze

Andrea nacque nel 1421 circa a Castagno, villaggio sulle pendici del Falterona nel comune di San Godenzo, circa a metà strada tra Firenze e Forlì, da Bartolo di Simone di Bargilla e Lagia. Durante la guerra tra Firenze e Milano visse a Corella, nella fortezza di Belforte, al riparo dalle scorrerie e dai saccheggi. Al termine della guerra rientrò con la sua famiglia a Castagno. Nel 1440, con la protezione di Bernardetto de' Medici, si recò a Firenze, dove dipinse, dopo la battaglia di Anghiari, l'effigie dei ribelli impiccati (Albizzi e Peruzzi), sulla facciata del Palazzo del Podestà (perduti già nel 1494), da cui il soprannome di «Andrea degli Impiccati».

Non si sa niente della sua formazione, ipoteticamente si possono fare i nomi di Filippo Lippi e Paolo Uccello, ma gli artisti che influenzarono di più il giovane Andrea furono Masaccio e Donatello. Nel 1439 era, con Piero della Francesca e altri, tra gli assistenti di Domenico Veneziano durante la realizzazione degli affreschi perduti delle Storie della Vergine nella chiesa di Sant'Egidio, ai quali lavorò per completarli anche più tardi.

Tra il 1440 e il 1441 realizzò l'affresco con la Crocifissione e santi per l'Ospedale di Santa Maria Nuova: la costruzione prospettica della scena e la volumetria delle figure sono di origine masaccesca.


A Venezia


Cappella di San Tarasio in San Zaccaria
Cappella di San Tarasio in San Zaccaria
Mosaici delle Storie della Vergine, San Marco, Venezia
Mosaici delle Storie della Vergine, San Marco, Venezia

Nel 1442 si recò a Venezia dove, nell'abside della cappella di San Tarasio in San Zaccaria, eseguì gli affreschi con Dio Padre, Santi e i quattro Evangelisti in collaborazione con Francesco da Faenza. Di sua mano sono il Dio Padre, San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista. L'opera, asciutta nella grafica e nei contorni, fu coraggiosamente impostata in modo prospettico e con la centralità delle figure umane, in netto contrasto con la cultura figurativa veneziana dell'epoca.

Successivamente lavorò alla Basilica di San Marco lasciando il disegno per alcuni mosaici con le Storie della Vergine (tra cui Visitazione e Morte della Vergine), databili al 1442-1443.


La maturità a Firenze


Tornato a Firenze nel 1444 fornì il cartone per una vetrata a Santa Maria del Fiore con la Deposizione. Il 30 maggio 1445 si immatricolò all'Arte dei Medici e Speziali. Di quello stesso anno è l'affresco con la Madonna col Bambino e santi della Collezione Contini Bonacossi.

Nel 1447 lavorò nel refettorio di Sant'Apollonia a Firenze, una delle sue opere più significative. Nella parte superiore della parete affrescata dipinse a destra la Deposizione, al centro la Crocifissione e a sinistra la Resurrezione (scene molto rovinate poiché scialbate, ma ancora leggibili); nella parte inferiore l'Ultima Cena: la scena della rivelazione del tradimento si svolge in un ambiente ricco, caratterizzato dalla decorazione a tarsie marmoree e con richiami all'antico, come le due sfingi ai lati della tavolata. In questa scena, scorciata con violenza, le figure, in pose pacate e solenni, si allineano seguendo il ritmo orizzontale e convergono nel gruppo centrale formato dal Cristo, Giovanni e Giuda (seduto, diversamente dalle altre figure, nella parte opposta della tavolata). Sempre per Sant'Apollonia dipinse su una sopraporta l'affresco con Cristo in Pietà sorretto da due angeli (di cui rimane anche la sinopia).

Tra il 1449 e il 1450 dipinse l'Assunzione della Vergine tra i santi Miniato e Giuliano per la distrutta chiesa di San Miniato fra le Torri (ora a Berlino). In quegli anni lavorò per Filippo Carducci al Ciclo degli uomini e donne illustri nella Villa Carducci di Legnaia, che comprende i ritratti a tutta figura di Pippo Spano, Farinata degli Uberti, Niccolò Acciaioli, Dante, Petrarca, Boccaccio, la Sibilla Cumana, Ester e Tomiri.


Ultima fase


Apparizione della Trinità, Santissima Annunziata, Firenze
Apparizione della Trinità, Santissima Annunziata, Firenze

Al 1450 circa fanno riferimento la Crocifissione di Londra, il David con la testa di Golia e il Ritratto d'uomo di Washington. Tra il gennaio 1451 e il settembre 1453 riprese gli affreschi delle Scene della vita della Vergine lasciati incompiuti da Domenico Veneziano a Sant'Egidio (perduti). A ottobre Filippo Carducci gli commissionò altri affreschi per la sua villa di Legnaia, in particolare Eva e una Madonna col Bambino molto lacunosa.

Nel 1455 lavorò alla chiesa della Santissima Annunziata (affreschi con Trinità san Girolamo e due sante e San Giuliano e il Redentore). Nel primo seppe coniugare l'accentuazione dei valori espressivi a un esasperato realismo. Di poco precedente e certamente più drammatica è la statua in terracotta visibile nell'oratorio di San Francesco Poverino, a pochi passi dalla basilica, rappresentante san Girolamo penitente che, recentemente restaurata, può considerarsi il modello cui Andrea si è ispirato per il suo san Girolamo: stessa postura, stessa veste, stesso nervosismo e realismo. Sempre che la scultura non sia proprio opera di Andrea, modellata prima di accingersi agli affreschi.

Di quegli anni dovrebbe essere l'affresco della Crocifissione di Santa Maria degli Angeli, oggi in Sant'Apollonia. Nel 1456 affrescò in Duomo il Monumento equestre di Niccolò da Tolentino, in pendant con un analogo affresco di Paolo Uccello.

Morì di peste il 19 agosto 1457.


Opere


Lo stesso argomento in dettaglio: Opere di Andrea del Castagno.
David con la testa di Golia, National Gallery of Art, Washington
David con la testa di Golia, National Gallery of Art, Washington

Opere della scuola



Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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[de] Andrea del Castagno

Andrea del Castagno (Andrea di Bartolo di Bargilla, auch Andrea dal Castagno di Mugello;[1] * um 1418 im Ortsteil Castagno von San Godenzo; † 19. August 1457 in Florenz) war ein italienischer Maler der Renaissance. Er wird zu den einflussreichsten Künstlern der Frührenaissance in Florenz gerechnet.[2]

[en] Andrea del Castagno

Andrea del Castagno (Italian: [anˈdrɛːa del kaˈstaɲɲo]) or Andrea di Bartolo di Bargilla (pronounced [anˈdrɛːa di ˈbartolo di barˈdʒilla]; c. 1419 – 19 August 1457) was an Italian painter from Florence, influenced chiefly by Masaccio and Giotto di Bondone. His works include frescoes in Sant'Apollonia in Florence and the painted equestrian monument of Niccolò da Tolentino (1456) in the Cathedral in Florence.[1] He in turn influenced the Ferrarese school of Cosmè Tura, Francesco del Cossa and Ercole de' Roberti.

[es] Andrea del Castagno

Andrea di Bartolo di Bargilla, llamado Andrea del Castagno (hacia 1421 - 19 de agosto de 1457), fue un pintor cuatrocentista italiano. Le influyeron principalmente Tommaso Masaccio y Giotto di Bondone. Sus obras incluyen frescos en el Cenáculo de Santa Apolonia de Florencia y el monumento ecuestre pintado de Niccolò da Tolentino (1456) en la Catedral de Florencia.[1] A su vez, influyó en la escuela ferraresa de Cosimo Tura, Francesco del Cossa y Ercole de' Roberti (Ercole Ferrarese). Es probable que fuera maestro de los Pollaiuolo.

[fr] Andrea del Castagno

Andrea del Castagno né Andrea di Bartolo di Bargilla (Castagno vers 1419 - Florence, 19 août 1457) est un peintre florentin de la Renaissance qui, par ses forts et minutieux clairs-obscurs a influencé l'école de Ferrare.
- [it] Andrea del Castagno

[ru] Андреа дель Кастаньо

Андреа дель Кастаньо (итал. Andrea del Castagno, устар. Andrea dal Castagno; около 1420, Сан-Годенцо, Тоскана — 19 августа 1457[1][2][3], Флоренция, муниципальное управление города Флоренции[d]) — итальянский художник эпохи Возрождения.



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