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Bartolomeo Vivarini (Venezia, 1430 circa – dopo il 1491) è stato un pittore italiano.

Madonna col Bambino, National Gallery di Washington
Madonna col Bambino, National Gallery di Washington

Biografia


Iniziò a lavorare insieme al fratello maggiore Antonio Vivarini attorno agli anni cinquanta del Quattrocento. È dibattuto se abbia seguito il fratello e il cognato Giovanni d’Alemagna a Padova durante i lavori nella Cappella Ovetari, dove avrebbe conosciuto Andrea Mantegna, dalla cui arte fu profondamente influenzato.

Al 1450 risale il maestoso polittico, in dodici scomparti, commissionato da papa Nicolò V per l’altare della chiesa della Certosa di Bologna, datato e firmato da entrambi i fratelli nell'iscrizione sulla cornice sotto il gradino del trono della Vergine. I critici ritengono di mano di Antonio le figure ancora legate alla tradizione del gotico internazionale, mentre a Bartolomeo l'introduzione delle novità formali e spaziali del rinascimento[1].

La prima opera nota che Bartolomeo firma da solo è il San Giovanni da Capestrano, che reca: OPUS BARTHOLOMEI. VIVARINI. DE MVRANO. 1459., dipinta per Gagliano Aterno, oggi al Louvre. Essa ritrae un santo francescano[2]; alla committenza dell'ordine dei Francescani Osservanti infatti sarà dovuta la maggioranza delle opere della bottega muranese dei Vivarini. Le commissioni francescane non arrivarono solo dalla laguna, come i due trittici per Santa Maria Gloriosa dei Frari, ma da tutto l'Adriatico, come ad esempio il Polittico di san Bernardino per il convento di Sant'Eufemia sull'isola di Arbe, o il Polittico di Morano Calabro. La sua presenza è attestata anche a Capua con il dipinto dell'Ecce Homo, parte di polittico poi smembrato, conservato presso il Museo campano.[3]

La Sacra conversazione, dipinta per il convento degli Osservanti di Bari nel 1465, custodita nella Galleria di Capodimonte, è ritenuta la prima pala d'altare a campo unificato del Rinascimento veneziano[4], senza più la suddivisione in scomparti tipica dei polittici. In un paesaggio aperto è rappresentata la sacra conversazione della Pala della certosa di Padova, oggi a Lussingrande, mentre in un hortus conclusus sono racchiusi i personaggi della Sacra Conversazione della Basilica di San Nicola a Bari. Nel 1474 firma da solo il Trittico di San Marco della Cappella Corner in Santa Maria Gloriosa dei Frari, il gusto mantegnesco è evidente nella resa dei dettagli del trono rinascimentale e dei festoni di frutta[5].

Nel corso di oltre quarant'anni di carriera pittorica, attiva soprattutto a Venezia e nei suoi domini, rimase sempre legato allo stile di Andrea Mantegna e degli squarcioneschi, caratterizzato da figure nette e scolpite, dettagli anatomici minuziosamente descritti a contorni netti, anatomie statuarie e colori intensi e traslucidi, ovvero l'opposto della contemporanea ricerca atmosferica e tonale di Giovanni Bellini[6]. Uno degli esempi più alti del suo stile estremo si può vedere nel Polittico di Torre Boldone, detto anche trittico di S. Martino datato 1491 e conservato a Bergamo in Accademia Carrara.


Opere


Con Antonio Vivarini:

Contemporaneamente realizzò autonomamente:

La Santa Maria Maddalena nel Museum of Fine Arts di Boston.
La Santa Maria Maddalena nel Museum of Fine Arts di Boston.
La Madonna col Bambino all'Honolulu Academy of Arts
La Madonna col Bambino all'Honolulu Academy of Arts

Agli anni Settanta del secolo risale l'apice della maturità artistica di Bartolomeo che realizza grandi polittici per le chiese di Venezia:

Trittico di sant'Agostino tra i santi Domenico e Lorenzo, 1473, San Zanipolo
Trittico di sant'Agostino tra i santi Domenico e Lorenzo, 1473, San Zanipolo

Un maggior apporto della bottega caratterizza le opere successive:


Note


  1. Polittico della Certosa di Bologna, su pinacotecabologna.beniculturali.it.
  2. Saint Jean de Capistran, su cartelfr.louvre.fr.
  3. Museo Provinciale Campano di Capua, su provincia.caserta.it. URL consultato il 7 agosto 2020..
  4. Giuseppe Porzio, DALLA TERRA DI BARI A NAPOLI. IL TRITTICO DI ALVISE VIVARINI A CAPODIMONTE, in IL CASO VIVARINI A BARLETTA, Barletta, Editrice Rotas, 2016.
  5. San Marco e Santi, su basilicadeifrari.it.
  6. Mestre, Corriere del Veneto, 24 Apr 2016.
  7. Sito ufficiale del Comune di Osimo
  8. Sito della Regione Marche
  9. Berenson B., Italian Pictures of the Renaissance. Venetian School, 1957, p. 201

Bibliografia



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[de] Bartolomeo Vivarini

Bartolomeo Vivarini, auch Bartolommeo Vivarini oder Bartolommeo da Murano genannt, (* um 1432 in Murano; † um 1499 ebenda (?)) war ein italienischer Maler des Quattrocento, des 15. Jahrhunderts.[1]

[en] Bartolomeo Vivarini

Bartolomeo or Bartolommeo Vivarini (c. 1432 – c. 1499) was an Italian Renaissance painter, known to have worked from 1450 to 1499.

[es] Bartolomeo Vivarini

Bartolomeo Vivarini (Murano, c. 1432 - Venecia, 1499) fue un pintor italiano del primer renacimiento, activo en Venecia. Perteneció a una familia que dio varios pintores de renombre al Renacimiento veneciano.

[fr] Bartolomeo Vivarini

Bartolomeo Vivarini (~1432 - ~1499) est un peintre italien de l'école vénitienne, l'oncle d'Alvise Vivarini et le frère d'Antonio Vivarini, peintres de la famille Vivarini.
- [it] Bartolomeo Vivarini

[ru] Виварини, Бартоломео

Бартоломе́о Вивари́ни (итал. Bartolommeo Vivarini; известен также как Бартоломео да Мурано; между 1425 и 1432 — между 1490 и 1499) — живописец и скульптор.



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