Bianca Orsi (Salsomaggiore Terme, 20 dicembre 1915[1] – Milano, 5 luglio 2016[2]) è stata una scultrice italiana.
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Inizia la sua carriera nei primi anni 1930, dove studia all'Accademia di belle arti di Brera di Milano; è allieva anche di Carlo Carrà e di Marino Marini.[3]
Il motivo più importante delle sue opere è la "prevaricazione sull'uomo";[4] ha ricevuto la recensione di Dino Buzzati nel Corriere della Sera (che ha notato come le sue sculture di donne stiano "in piedi vigorose, strane, in certo senso indiscutibili"),[5] di Mario De Micheli,[4] di Raffaele De Grada, di Giorgio Seveso nel quotidiano l'Unità. Ha esposto in varie collezioni private e statali in Francia, Svizzera, Stati Uniti e Germania.[4][6]
Nel 2016 il Comune di Milano ha deciso che il suo nome venga iscritto nel Famedio di Milano, all'interno del Cimitero Monumentale[7].
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