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Charles Alphonse Du Fresnoy (Parigi, 1611 – Villiers-le-Bel, 16 gennaio 1668) è stato un pittore e scrittore francese.

Allegoria della pittura (1650)
Allegoria della pittura (1650)
Charles Alphonse Du Fresnoy, Autoritratto, Statens Museum for Kunst
Charles Alphonse Du Fresnoy, Autoritratto, Statens Museum for Kunst

Biografia


Figlio di un farmacista, sembrò destinato alla professione medica, e difatti venne educato allo studio del latino e del greco, ma evidenziando una grande propensione per l'arte, gli venne concesso di impararne i primi rudimenti sotto la guida dei maestri François Perrier e Simon Vouet.[1][2]

Appena ventenne si trasferì a Roma, dove si specializzò in disegni di architetture, studiando soprattutto Raffaello. Ma la sua carriera ebbe la vera svolta dopo un soggiorno veneziano, durante il quale Du Fresnoy venne a contatto con i maestri veneti del Cinquecento, grazie ai quali il colore, nelle sue opere, assunse un'importanza uguale al disegno di rigore classico, e quindi Du Fresnoy abbandonò la sua dipendenza nei confronti di Poussin.[1][2][3]

Conseguente di questa sua nuova concezione dell'arte, il trattato De arte graphica, redatto dopo il 1641 e impreziosito dalla note del teorico Rogers de Piles, nel quale l'autore voleva dimostrare la superiorità dei veneti rispetto a Raffaello e di Rubens nei riguardi di tutti.[1][3] Durante il suo soggiorno romano, probabilmente scrisse le Observations sur la peinture (1649).[2]

Nel suo trattato si allontanò dall'idea univoca della bellezza, per dimostrare che proprio dall'antichità si potevano ricavare i vari gradi di esempi di bellezza: l'Antinoo, l'Ercole Farnese, la Venere del Belvedere, il Gladiatore morente.[1]

Anche se la sua fama fu dovuta quasi esclusivamente ai suoi trattati, non è da dimenticare nemmeno la sua attività come pittore, e a tal proposito basti menzionare l'Ebbrezza di Noè (Museo di Caen), le Ninfe (Museo di Grinal), le Naiadi (Museo del Louvre), Venere e le Grazie e Venere e gli Amorini (Neues Palais di Potsdam), la Morte di Socrate (Galleria degli Uffizi).[2]


Note


  1. le muse, IV, Novara, De Agostini, 1964, p. 279.
  2. Charles Alphonse Du Fresnoy, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 16 luglio 2018.
  3. (EN) Charles-Alphonse Du Fresnoy, su britannica.com. URL consultato il 16 luglio 2018.

Bibliografia



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[de] Charles Alphonse Dufresnoy

Charles Alphonse Dufresnoy oder Du Fresnoy (* 1611 in Paris; † 16. Januar 1668 in Villiers-Le-Bel) war ein französischer Maler und Mitarbeiter Pierre Mignards. Seine Wirkung auf die Malerei blieb bis ins 19. Jahrhundert ununterbrochen sehr einflussreich.

[en] Charles Alphonse du Fresnoy

Charles Alphonse du Fresnoy (1611 – 16 January 1668), French painter and writer on his art.

[fr] Charles-Alphonse Du Fresnoy

Charles-Alphonse Du Fresnoy[1], né en 1611 à Paris et mort en 1668 fut un peintre, un critique d'art et un poète français.
- [it] Charles Alphonse Du Fresnoy



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