Clemente Origo (Roma, 28 febbraio 1855 – Firenze, 29 settembre 1921) è stato un pittore, scultore e illustratore italiano.
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Di famiglia nobile, militare di carriera presso il reggimento dei dragoni di Genova, alla fine dell'800 abbandonò l'esercito per dedicarsi a tempo pieno all'attività artistica.[1]
Pittore, scultore e illustratore, acquisì particolare notorietà grazie a una serie di piccole sculture in bronzo raffiguranti cavalli in varie pose.[2] Con le sue opere partecipò ad importanti mostre ed esposizioni, tra cui le esposizioni internazionali d'arte di Venezia del 1903, 1905, 1907 e 1909.[2] Fu intimo amico di Ugo Ojetti e di Gabriele D'Annunzio, che ospitò tra il 1906 e il 1907, alla cui lirica La morte del cervo si ispirò per un gruppo scultoreo in bronzo dallo stesso nome, e da cui fu nominato esecutore testamentario.[2]
Sessantenne, prese parte da volontario alla prima guerra mondiale, venendo decorato con una medaglia d’argento.[2]
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