Domenico Ferri, originario di Castel di Lama, in provincia di Ascoli Piceno, è stato allievo di Domenico Morelli (1826-1901), aderendo inizialmente alla scuola verista di ispirazione napoletana per poi orientarsi nella sua maturità artistica verso l'Art déco.
Fu professore dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove ebbe fra gli allievi Giovanni Battista Crema, che ritrasse nel 1907,[1] e successivamente professore di disegno della figura presso l'Accademia di Milano[2].
La sua opera più nota in ambito locale sono gli affreschi del salone del consiglio provinciale al primo piano del Palazzo del Governo di Ascoli Piceno, noto anche come palazzo San Filippo. Gli affreschi furono realizzati nel primo decennio del Novecento.
Nel 1898 partecipò all'Esposizione generale italiana a Torino[3].
Nel 1905 dipinge il catino della cupola e l'abside della chiesa di Santa Maria Maddalena in via Zamboni, 49 a Bologna in collaborazione con il pittore Antonio Mosca (1870-1951).
Opere
Chiesa di Santa Maria Maddalena a Bologna - particolare del presbiterio con affreschi di Domenico Ferri e Antonio Mosca del 1905
Palazzo Ferri di Ascoli Piceno - graffiti della facciata (1880) in collaborazione con Nazzareno Orlandi (1861-1952)[4][5]
Teatro Nicola Degli Angeli di Montelupone, Macerata– affresco dei plafoni della sala e dell'atrio (1886)[6]
Palazzo del Governo (Ascoli Piceno), affreschi del salone del consiglio provinciale al primo piano in collaborazione con l'ornatista Antonio Mosca
Pinacoteca comunale di Ascoli Piceno - affreschi di alcune sale, ritratto di Giovanni Battista Crema e "Il Paganini del villaggio"
Collegiata di San Lorenzo di Spello – tempera della parte esterna della cappella dell'Incoronata in collaborazione con l'ornatista Antonio Mosca
Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Bologna - affresco dell'altare maggiore (1913-1914) in collaborazione con l'ornatista Antonio Mosca
Chiesa di Santa Maria Maddalena di Bologna - affreschi del catino della cupola e dell'abside in collaborazione con l'ornatista Antonio Mosca (1870-1951) (1905)[7]
"Il Teatro è cinto dall'etereo soffitto dipinto nel 1887 da Domenico Ferri, che lascia come sospeso in un cielo di nuvole, un gruppo di giovani fanciulli improvvisatisi angeli musici."Fonti: I borghi più belli d'Italia.
Guida di Bologna di Corrado Ricci 5ª edizione editore Nicola Zanichelli Bologna a pag. 116 4ª riga dal basso si deve leggere: "la cupola e l'abside furono dipinte da Antonio Mosca (al posto di Romano Alberghini) ornatista e da Domenico Ferri figurista (1905). Refuso editoriale segnalato dal pittore Antonio Mosca stesso all'autore Corrado Ricci nel 1921.
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