Figlio del pittore maiorese Luigi, fu allievo di Tommaso De Vivo[1][2]. Lungo la sua carriera, è stato il maggiore esponente di una corrente artistica in cui i pittori vennero successivamente soprannominati "Pittori di Maiori" o più semplicemente "Costaioli"[3].
I più importanti artisti di questa corrente furono Antonio Ferrigno, Luigi Paolillo e Pietro Scoppetta.
A Roma fu discepolo di Cesare Fracassini all'Accademia di San Luca. Legato agli insegnamenti dei suoi due maestri, accolse nella propria opera le spinte innovatrici di Morelli e Palizzi[2].
Sue pitture murali del 1895 sono presenti nella sala adibita a pretura nel Chiesa del S. Rosario a Maiori; sempre a Maiori suoi dipinti sono presenti nella Chiesa di S. Maria a Mare; collaborò con il suo maestro Cesare Fracassini alla realizzazione degli affreschi della Basilica di San Lorenzo fuori le mura a Roma. Suo opere si trovano nella Abbazia Santissima Trinità di Cava de' Tirreni e nelle chiese di San Quirico a Fisciano e della Madonna dell'Assunta a Casal Velino[1].
Maiori, sua città natale, gli ha dedicato il lungomare
Dizionario enciclopedico dei pittori e degli incisori italiani: dall'11. al 20. secolo, vol.3, 3ªed., Milano, Mondadori, 1990, p.11.
Massimo Bignardi: Gaetano Capone. La pittura come racconto del quotidiano. Catalogo della Mostra (Salerno, Palazzo Sant'Agostino, 21 dicembre 2000-21 gennaio 2001). Edizioni De Luca, Salerno 2000
Massimo Bignardi, Ada P. Fiorillo: I pittori di Maiori. Artisti della Costa d'Amalfi tra XIX e XX secolo. Centro di Cultura Amalfitana. 2005
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