Giuseppe Carrera (Trapani, ... – Palermo, 1630) è stato un pittoreitaliano.
Ultima Cena (1611), nella Basilica di Santa Maria Assunta (Alcamo)
Biografia
Figlio di Andrea, scultore, e fratello minore di Vito Carrera, nel mese di aprile 1608 sposò l'alcamese Sigismonda Ciuffo e si trasferì ad Alcamo fino al 1617, anno in cui si spostò a Palermo.
Il suo modo di dipingere è simile a quello del fratello Vito, si distinse però per la sua abilità nel disegno e nell'uso della prospettiva,
anche se vago nel colorito e un po' carente nel dare vita al movimento dei personaggi.[1]
Morì a Palermo nel 1630.
Opere
1607- Santi Pietro e Paolo con S.Anna e la Vergine, nella Basilica di Santa Maria Assunta (Alcamo)
1610- San Nicolò da Tolentino: è raffigurato un giovane monaco prostrato davanti al Crocifisso. Realizzato per la Chiesa di Sant'Agostino, si trova nell'antisacrestia della Chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo di Alcamo
1611- Ultima Cena: dipinto che si trova nella cappella del Santissimo Sacramento nella Basilica di Santa Maria Assunta (Alcamo)[2]
1613- Immacolata Concezione: tela raffigurante l’Immacolata Concezione con la mezzaluna sotto i piedi e i simboli dei suoi misteri, nella Chiesa di San Francesco d'Assisi (Alcamo)
1614-La Purificazione di Maria Vergine: tela che si trova nella Basilica di Santa Maria Assunta di Alcamo. Copia di nessun pregio secondo il parere del prof. G.Meli, che sostituì l'originale.
1614 - Pietà: tela che si trova nella chiesa Chiesa del Santissimo Crocifisso (o San Francesco di Paola) di Alcamo. Copia di nessun pregio secondo il parere del prof. G.Meli, che sostituì l'originale.[1]
1621 -Santa Caterina, tela attribuita in precedenza da Ignazio De Blasi, dal cav. Giovanni Fraccia e G.B.Bembina a Pietro Novelli
1623- Serie dei ritratti dei sovrani spagnoli, commissionata in precedenza a suo fratello Vito dal principe Filiberto di Savoia, viceré di Sicilia, e incompiuti a causa della sua morte.[2]
Opere disperse
1607 - n.2 tele, di medie dimensioni, realizzate per la Compagnia del Santissimo Sacramento di Alcamo, una che rappresentava re Davide con la lira e un libro in mano, l'altra col profeta Eliseo (o più probabilmente Elia) raffigurato nel sonno e un angelo che regge la scritta: Surge et comere et cum vaso aqua.[1]
1613 - Annunciazione, con l'angelo annunciatore, il Padre Eterno sopra Maria e lo Spirito Santo con 4 serafini attorno, realizzata per l'omonima chiesa di Castellammare del Golfo e commissionatogli da un certo Stefano Novella, procuratore di detta chiesa.[1]
1613 - n.18 quadri (12 con le Vergini, 4 con dei Beati, uno con San Carlo ed un ritratto) dietro incarico del sacerdote Vincenzo Graffeo; documento n.8[1]
1613 - n.35 quadri sul soffitto (con al centro quello dell'Immacolata) nella cappella appartenente alla Compagnia dell'Immacolata Concezione di Alcamo: ogni quadro rappresentava il santo prescelto dal confratello che ne pagava l'importo.[1] Tali quadri si rovinarono a causa delle infiltrazioni dell'acqua piovana.
1615 - San Michele Arcangelo, tela commissionatagli da una certa Benedetta gallo, terziaria dell'Ordine di san Francesco di Paola per la Chiesa del Santissimo Crocifisso di Alcamo
1616 - Madonna del Rosario con San Domenico, San Vincenzo e un devoto; opera commissionata da Agostino Fraccia
1618? - Sant'Anna, grande tela che si trovava nella cappella di un certo Bartolomeo Scarpuzza nella Chiesa del Santissimo Crocifisso di Alcamo
1621 - Quadri per l'Oratorio della Compagnia del Monte di Pietà
1628 - quadretto della Purificazione, su commissione del sac. Francesco Graffeo
Quadro di San Carlo Borromeo, per la Chiesa dell'Annunziata di Castellammare del Golfo
Quadro della Madonna dello Stellario, per una chiesetta omonima di Castellammare del Golfo, non più esistente.
Tela della Madonna di Trapani, di tenue colore e media grandezza, commissionata da un maestro Filippo Cappello
Infine, per Francesca d'Aragona e Balsamo, principessa di Roccafiorita e signora di Alcamo, realizzò dei disegni su sette paramenti da ricamare con motivi vegetali, animali e figure umane, simili a quelle "imbordite seu recamate", con episodi tratti dalle Metamorfosi di Ovidio, possedute della principessa.[2]
Galleria d'immagini
Tela dell'Immacolata
La Purificazione
Santi Pietro e Paolo con S.Anna e la Vergine
San Nicolò da Tolentino, Chiesa di San Paolo e Bartolomeo
Note
P. M. Rocca Nuovi Documenti relativi a pitture di Giuseppe Carrera; in Archivio storico siciliani, IX (1884), pp. 224-240;
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