Hermann Haller nacque a Berna nel 1880. Le sue prime esperienze artistiche furono nella pittura: con Heinrich Knirr a Monaco (ove ebbe modo anche di frequentare Paul Klee, già suo compagno di studi, destinato a divenire un personaggio importante dell'arte del XX secolo),[1] e con Leopold von Kalckreuth a Stoccarda.
Nel 1905, durante un soggiorno a Roma,[2] decise di dedicarsi alla scultura. Visse poi a Parigi, ove poté apprezzare le sculture di Auguste Rodin,[1] a Berlino e, nel 1915, si trasferì a Zurigo,[2] ove morì, a sessantanove anni, nel 1950.
Stile ed opere
Lo stile di Haller si caratterizza per l'opposizione alla linea goticizzante di Lehmbruck e del suo timbro psicologico: i suoi soggetti, soprattutto dopo il 1930, si risolvono nei corpi in cui la sintesi plastica, non esente da geometrizzazioni, è accostabile al gusto formale di Maillol e Despiau.
Soggetto tipico dei suoi lavori sono i nudi femminili,[2] che foggia mettendo da parte il sentimento e le soprastrutture idealizzanti.[3]
Tra le sue opere più note: La ragazza con le braccia alzate, statua posta su una stele presso la riva del lago di Zurigo, oltre ad alcune opere monumentali che decorano gli edifici e le piazze.
Altre opere
Berna: Oskar Bider, pioniere dell'aeronautica (1924)
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