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Hilma af Klint (Castello di Karlberg, 26 ottobre 1862 – 21 ottobre 1944) è stata una pittrice svedese e pioniera nell'ambito dell'astrattismo pittorico.

Hilma af Klint, Il Cigno, 1915.
Hilma af Klint, Il Cigno, 1915.
Hilma af Klint
Hilma af Klint

Radicale anticipatrice di un'arte che si allontana dalla realtà visibile, sviluppò già dal 1906 un linguaggio astratto. Le sue opere non sono però mere astrazioni di forme e colori, piuttosto la rappresentazione di ciò che è invisibile.


Primi anni di vita


Proveniente da una ricca famiglia svedese, Hilma era la quarta figlia di Mathilda af Klint (nata Sonntag) e del capitano Victor af Klint, un comandante navale. Nasce nel Castello di Karlberg a Stoccolma il 26 ottobre 1862.[1] Hilma af Klint trascorse le estati della sua infanzia con la sua famiglia nel maniero Hanmora sull'isola di Adelsö, nel lago Mälaren. In questo ambiente idilliaco entrò in contatto con la natura e questa profonda associazione con le forme naturali le sarà di ispirazione nel suo lavoro. Più tardi nella vita, Hilma af Klint si stabilì a Munsö, un'isola vicino ad Adelsö. Dalla sua famiglia, Hilma af Klint ereditò un grande interesse per la matematica e la botanica. Mostrò anche una precoce attitudine all'arte visiva e, dopo che la famiglia si trasferì a Stoccolma, iniziò la sua educazione artistica presso l’Istituto Tecnico di Stoccolma (oggi Konstfack), seguendo contemporaneamente anche lezioni di ritratto. Venne ammessa alla Royal Academy of Fine Arts all'età di vent'anni.[2], dove negli anni 1882–1887 studiò principalmente disegno, ritrattistica e pittura di paesaggio. Si laureò con lode e le venne assegnata un spazio nel cosiddetto "Edificio studio" (Ateljébyggnaden), di proprietà dell'Accademia di Belle Arti, situato tra Hamngatan e Kungsträdgården nel centro di Stoccolma, fulcro della cultura svedese del periodo. Lo stesso edificio ospitava anche il Blanch's Café e la Blanchs Art Gallery, dove si eprimeva il conflitto tra la visione artistica convenzionale dell'Accademia di Belle Arti e il movimento di opposizione della "Società dell'Arte" (Konstnärsförbundet), ispirato ai pittori francesi en plein air. Hilma af Klint ha iniziato a lavorare a Stoccolma, ottenendo riconoscimenti per i suoi paesaggi, disegni botanici e ritratti.[3] La pittura convenzionale - ritratti e paesaggi in stile naturalistico – ha rappresentato la sua fonte di reddito finanziario, ma il suo "life's work" rimase una pratica completamente separata.[4] Dopo gli studi, fino al 1908, dipinse ed espose ritratti e paesaggi in stile naturalistico.


Idee spirituali e filosofiche


Nel 1880 morì la sorella minore Hermina e fu in questo periodo che iniziò a svilupparsi la dimensione spirituale della sua vita.[5] Il suo interesse per l'astrazione e il simbolismo proveniva dal coinvolgimento di Hilma af Klint nello spiritismo, molto in voga tra la fine del diciannovesimo e l'inizio del ventesimo secolo. I suoi esperimenti sotto il profilo “dell’indagine spirituale” iniziarono nel 1879. Si interessò alla Teosofia di Madame Blavatsky[6] e alla filosofia di Christian Rosenkreutz. Nel 1908 incontrò Rudolf Steiner, il fondatore della Società antroposofica, che era in visita a Stoccolma.[7] Il pensiero di Steiner riguardante le arti ha avuto influenza sui suoi dipinti. Nel 1920 lo incontrò di nuovo al Goetheanum di Dornach, in Svizzera, sede della Società antroposofica. Tra il 1921 e il 1930 trascorse lunghi periodi al Goetheanum. Il lavoro di Hilma Af Klint può essere compreso nel contesto più ampio della ricerca modernista di nuove forme nei sistemi artistici, spirituali, politici e scientifici all'inizio del ventesimo secolo.[8] Come molti suoi contemporanei era influenzata da correnti filosofico-esoteriche, in particolare - come abbiamo visto - dallo spiritismo, dalla teosofia[9] e più tardi anche dall'antroposofia. C'era un interesse simile per la spiritualità da parte di altri artisti durante questo stesso periodo, tra cui Wassily Kandinsky, Piet Mondrian, Kasimir Malevitch e il gruppo francese dei Nabis, personalità - come Hilma af Klint - ispirate dal Movimento Teosofico.[10] La transizione artistica all'arte astratta e alla pittura non figurativa di Hilma af Klint sarebbe avvenuta senza alcun contatto con i movimenti moderni contemporanei, ma utilizzando un linguaggio molto simile, volto a spalancare le porte di una nuova dimensione oltre al visibile, più interiore ma altrettanto reale.[11] Le opere di Hilma af Klint sono principalmente spirituali e il suo lavoro artistico ne è una conseguenza.[12] Hilma af Klint credeva nell'esistenza di una dimensione spirituale del quotidiano e voleva rappresentarne il contesto che si trova al di là di ciò che gli occhi possono percepire. Durante l'elaborazione di un quadro aveva la percezione di essere in contatto con una coscienza superiore della quale si considerava un tramite. Ricercò attraverso la sua pittura le diverse dimensioni dell'esistenza umana.


Retaggio


Hilma af Klint lasciò più di un migliaio di dipinti e opere su carta. Durante la sua vita espose solo i primi quadri naturalistici e non mostrò mai le sue opere astratte. Nel testamento si legge che i lavori astratti dovevano essere resi pubblici non prima di venti anni dalla sua morte. Era infatti convinta che solo allora il pubblico avrebbe potuto capirne il significato. Solo nel 2018 ha iniziato a essere conosciuta in Italia, trovano la consacrazione con la mostra che è stata a lei dedicata nel 2019 dal Solomon R. Guggenheim Museum di New York.


Riferimenti culturali



Mostre - postume (selezione)


Il lavoro astratto di Hilma af Klint è stato esposto per la prima volta alla mostra "The Spiritual in Art, Abstract Painting 1890–1985" organizzata da Maurice Tuchman a Los Angeles nel 1986. Questa mostra è stata il punto di partenza del suo riconoscimento internazionale.


Bibliografia



Note


  1. Pirkko Kotirinta, Hilma af Klintin arvoitus, Werner Söderström Ltd, 2021, ISBN 9789520423223.
  2. Hilma af Klint, Hilma af Klint : Notes and Methods, The University of Chicago Press, 2018, ISBN 978-0-226-59193-3, OCLC 1090316599.
  3. (EN) Hilma af Klint : Painting the Unseen, in Serpentine Galleries. URL consultato l'11 marzo 2017.
  4. Cattelan, M., Gioni, M., & Subotnick, A., eds., Charley, Issue 5 (New York: Distributed Art Publishers|D.A.P., 2007).
  5. (EN) Kate Kellaway, Hilma af Klint: a painter possessed, in The Guardian, 21 febbraio 2016, ISSN 0261-3077 (WC · ACNP). URL consultato l'11 marzo 2017.
  6. Roberto Floreani, "Astrazione, spiritualità e Teosofia"
  7. Gaze, D., Concise Dictionary of Women Artists (Abingdon-on-Thames: Routledge, 2001), p. 413.
  8. Liam Taft – Invisible art: rediscovering the work of Hilma af Klint National Student, April 19, 2017
  9. (EN) Theosophy and the Society in the Public Eye
  10. Theosophy and the Society in the Public Eye
  11. Hilma af Klint: storia di una pioniera dell’Astrattismo che quasi nessuno conosce
  12. [Hilma af Klint – Painting the Unseen Serpentine Galleries, 2016. ISBN 978-1-908617-34-7, p.24]
  13. Stewart, S., "Kristen Stewart’s ‘Personal Shopper’ will get under your skin", New York Post, March 7, 2017.
  14. Acne Studios – Projects – Hilma af Klint, su press.acnestudios.com. URL consultato il 27 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2017).
  15. (EN) Williams, H., Jane Weaver on the mystical inspiration for her space rock, in The Independent, 10 luglio 2017. URL consultato il 15 gennaio 2018.
  16. King, J. P., "New doc Hilma af Klint reclaims female artist’s place in history", Washington Blade, February 4, 2020.
  17. Beyond The Visible - Hilma af Klint (2019), su IMDb. URL consultato il 13 agosto 2020.
  18. Art view; How the spiritual infused the abstract – New York Times, Published December 21, 1986
  19. Hilma af Klint : Painting the Unseen, Serpentine Galleries
  20. The Keeper, New Museum of Contemporary Art
  21. (FR) Jardin infini. De Giverny à l’Amazonie, Centre Pompidou Metz Archiviato il 5 febbraio 2017 in Internet Archive.
  22. Oltre le stelle - Il paesaggio mistico da Monet a Kandinsky, Musée d'Orsay Archiviato il 2 febbraio 2017 in Internet Archive.
  23. (EN) Hilma af Klint: Paintings for the Future, in Guggenheim, 17 agosto 2017. URL consultato il 17 ottobre 2018.
  24. (EN) MutualArt.com - The Web's Largest Art Information Service., su mutualart.com. URL consultato il 17 ottobre 2018.

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[de] Hilma af Klint

Hilma af Klint (* 26. Oktober 1862 auf Schloss Karlberg in Solna; † 21. Oktober 1944 in Djursholm) war eine schwedische Malerin. Sie ist eine Pionierin der abstrakten Malerei[1] und gilt als eine der hervorragenden Malerinnen des frühen 20. Jahrhunderts. Sie stellte ihr großes Œuvre, das vom theosophischen Okkultismus inspiriert war, zeitlebens nicht aus und verfügte, dass es frühestens 20 Jahre nach ihrem Tod ausgestellt werden dürfte. Erst in den 1980er-Jahren wurden ihre Werke international bekannt und anerkannt.

[en] Hilma af Klint

Hilma af Klint (Swedish pronunciation: [ˈhɪ̂lːma ˈɑːv ˈklɪnːt]; 26 October 1862 – 21 October 1944) was a Swedish artist and mystic whose paintings are considered among the first abstract works known in Western art history.[1] A considerable body of her work predates the first purely abstract compositions by Kandinsky, Malevich and Mondrian.[2] She belonged to a group called "The Five", comprising a circle of women inspired by Theosophy, who shared a belief in the importance of trying to contact the so-called "High Masters"—often by way of séances.[3] Her paintings, which sometimes resemble diagrams, were a visual representation of complex spiritual ideas.[4]

[es] Hilma af Klint

Hilma af Klint (Solna, 26 de octubre de 1862 - Danderyd, 21 de octubre de 1944) fue una artista sueca especialmente conocida por ser pionera del arte abstracto.[1] Creó sus primeros cuadros abstractos en 1906, antes que Wassily Kandinsky - quien hasta 1911 no publicó De lo espiritual en el arte[2] -, Piet Mondrian y Kazimir Malévich. Los cuadros abstractos de Klint no fueron conocidos hasta 1986, ya que, por expreso deseo de la artista, en sus últimas voluntades solicitó que sus obras no fueran expuestas hasta al menos veinte años después de su muerte, ya que consideraba que su obra no sería bien acogida en su época. Nunca participó en exposiciones ni movimientos.[3]

[fr] Hilma af Klint

Hilma af Klint (née le 26 octobre 1862 au château de Karlberg à Stockholm et morte le 21 octobre 1944) est une artiste peintre suédoise, théosophe et pionnière dans l'art abstrait[1] : ses œuvres comptent parmi les premières œuvres abstraites occidentales [2]. Af Klint a voué sa vie et son travail à l'exploration de l'invisible[1]. Ce tournant vers l’abstraction et le symbolisme lui vient de son intérêt pour la théosophie et le spiritisme, très en vogue en Europe à la fin du XIXe siècle et au début du XXe siècle. Ses peintures, qui ressemblent parfois à des diagrammes, sont une représentation visuelle d'idées et de recherches spirituelles complexes[3].
- [it] Hilma af Klint

[ru] Клинт, Хильма аф

Хильма аф Клинт (швед. Hilma af Klint; 26 октября 1862, Карлберг, Сольна — 18 апреля/21 октября 1944, Дандерюд) — шведская художница , одна из первых представителей абстрактной живописи. Её композиции больше близки работам таких художников-абстракционистов, как Кандинский (хотя в основе её работ не лежали идеи абстракционизма). Была членом группы-содружества «Пять» (De Fem) женщин-единомышленниц, разделявших её веру в контакты с так называемыми «духовными учителями», происходившими часто посредством спиритических сеансов. Её картины, иногда напоминающие диаграммы, являются выражением глубокого духовного мировоззрения.



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