Jacques Blanchard (Parigi, 1º ottobre1600 – Parigi, 1638) è stato un pittorefrancese.
Biografia
Saint Jérome
Jacques Blanchard nacque a Parigi nel 1600, due anni dopo l'editto di Nantes, figlio di un uomo d'affari originario di Condrieu, in Lyonnais, che sposò la figlia del suo padrone di casa, il pittore Baullery.
La madre di Jacques, nata Baullery, apparteneva a una famiglia di pittori. Jacques Blanchard aveva una sorella e due fratelli, Pierre e Jean-Baptiste (1595- 1665), anche lui pittore.[1]
La sua formazione artistica venne compiuta, a partire dal 1613, grazie agli insegnamenti dello zio Nicolas Baullery, (1560-1630), presso Lione e nella bottega di Horace Le Blanc dal 1620 al 1623.[1]
Nell'ottobre del 1624 in compagnia del fratello Jean-Baptiste si trasferì in Italia, dapprima a Roma e poi a Venezia dove soggiornò per circa un biennio.[2]
Nella città lagunare ricevette le influenze dello stile rubensiano di Domenico Fetti e del caravaggescoLiss, evidenziate nel dipinto Cimone ed Efigenia, che si caratterizzò per gli sfumati nudi femminili alternati al realismo delle figure maschili. Intorno all'anno 1628, ispirato dalle tendenze di Tiziano, realizzò la Metamorfosi d'Ovidio e nella primavera del 1628 si mise al servizio del duca di Savoia, Carlo Emanuele di Savoia a Torino, per il quale dipinse sette o otto dipinti tra cui Gli amori di Venere e Adone, opere successivamente trasferite a Parigi.[3]
Ritornato a Parigi nel 1629, entrò a far parte dell'Accademia di san Luca e perfezionò i suoi soggetti mitologici e paesaggistici influenzato dallo stile di Tiziano, di Tintoretto e del Veronese.[2]
Gerard Edelinck fece il suo ritratto intorno al 1695.
Sposato due volte, ebbe un figlio, Louis-Gabriel Blanchard (1630-1704), anche lui pittore e tesoriere dell'Accademia, oltre che due figlie, che morirono qualche tempo dopo il loro matrimonio.
Jacques Blanchard, morì a Parigi, quando era all'apice della carriera, nel 1638, a soli trentotto anni per una polmonite.[1]
Le sue opere a tema mitologico furono realizzate nei palazzi di Pierre Puget, signore di Montmauron, ed in quelli di Jean Perrault; inoltre si occupò di affreschi di argomento religioso eseguiti presso la cattedrale di Notre-Dame, tra i quali si ricordano La discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli.
Il suo stile concesse talvolta qualche concessione alla classicità della corrente poussiniana e con opere del calibro di Angelica e Medoro si avvicinò ad una base accademica accesa da una vena romantica.[2]
La Santa Famiglia con santa Elisabetta e san Giovanni (circa 1630) Museo del Louvre.
Danaé (1630-1633) Musée des beaux-arts (Lione).
San Sebastiano curato da Irene (1630-1638) Rijksmuseum (Amsterdam).
Venere e le Grazie (1631-1633) Museo del Louvre.
La Carità (1633) Museo del Louvre.
La discesa dello Spirito Santo (1634) Cattedrale di Notre-Dame.
La Maddalena penitente (1637) Montpellier, Museo Fabre.
Santa Cecilia Ermitage.
Opere
Disegni - Acquarelli - Stampe
N - D - La Santa Famiglia e San-Giovanni, Museo del Louvre
N - D - La Santa Famiglia, Museo del Louvre
N - D - La Vergine assieme al Bambino sulle sue ginocchia, Museo del Louvre
N - D - La Vergine che allatta il Bambino, Museo del Louvre
N - D - La Vergine, il Bambino e San Giovanni, Museo del Louvre
1630c Autoritratto
1632c Angelica e Medoro Vent Autriche
N - D - La Vergine e il Bambino vicino ad un albero, Museo del Louvre
N - D - La Maddalena a cui apparve il risorto, Museo del Louvre
N - D - La Pentecoste e la discesa dello Spirito-Santo, Museo del Louvre
N - D - La discesa dello Spirito-Santo, Museo del Louvre
1635- Autoritratto Museo Condé presso Chantilly
1636- La Carità, Museo del Louvre
N - D - Il misticismo di Santa Catherine d'Alessandria, Museo del Louvre
N - D - San Geronimo sul deserto, Museo del Louvre
N - D - Parigi e Venere, Museo del Louvre
Dipinti
N - D - La Vergine, un santo e la Carità
N - D - Il martirio di Sant'Andrea, Cattedrale; Notre-Dame di Parigi
1628 - La Vergine, il Bambino e San-Pietro, Lione
1629 - Assunzione, chiesa di Saint-Léger presso Cognac
1630 c L'Adorazione, Cattedrale di Saint Étienne
1630 - Tobia e il padre, Museo delle Belle-Arti di Bordeaux
1630 c Verginne e il Bambino con Santa Elisabetta, San Giovanni-Battista e San Giuseppe, chiesa di N.D. di Vertus presso Pulhan
1631 c Danaé, Museo delle Belle-Arti
1631 c San Geronimo in meditazione, Museo di Grenoble
N - D - La Luna raffigurata con i tratti di Diana, Versailles
1632 c Il bagno di Venere, Museo delle Belle-Arti di Rennes
1632 c Venere e le Grazie
1633 - La Carità, Museo del Louvre
1633 - Angelica e Medoro, Metropolitan Museum New-York
1633 c Santa Veronica, Museo dell'Ermitage presso San-Pietroburgo
1633 c Papa Nicola V e San-Francesco d'Assisi, Museo delle Belle-Arti d'Orléans
1634 - La discesa dello Spirito-Santo
1635 c La flagellazione di Cristo, Museo delle Belle-Arti di Rennes
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