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Lucien Lévy-Dhurmer (Algeri, 30 settembre 1865 – Le Vésinet, 24 settembre 1953) è stato un pittore, scultore e ceramista francese.

Lucien Lévy-Dhurmer
Lucien Lévy-Dhurmer

Appartenne alla corrente pittorica dei simbolisti.


Biografia


Lucien Lévy, detto Lucien Lévy-Dhurmer, era figlio di Salomon Lévy e di Pauline-Amélie Goldhurmer. All'età di 14 anni, nell'ottobre del 1879, entrò alla "Scuola comunale superiore di disegno e scultura" dell'XI arrondissement di Parigi. Seguì gli insegnamenti di Albert-Charles Wallet e di Louis-Joseph-Raphaël Collin, ambedue allievi di Alexandre Cabanel, come anche di Alexandre Vion, direttore della Scuola.

La sua prima partecipazione al "Salon des artistes français" data il 1882. Si trattava del rifacimento di un'opera famosa di Cabanel: La Naissance de Vénus. Lucien Lévy fu un allievo brillante, come attesta la lettera di raccomandazione di Alexandre Vion, datata il 27 luglio 1887[1], e che elenca dettagliatamente i diversi riconoscimenti che Lévy aveva ricevuto nel corso dei suoi studi alla Scuola comunale.

Terminati gli studi, Lévy, per ragioni economiche, lavorò in un primo tempo come litografo, quindi, dal 1887 al 1895, come ceramista presso la manifattura di ceramiche artistiche di Clément Massier a Golfe Juan. Collezionando delle ceramiche d'ispirazione ispano-moresca, fece delle ricerche sugli smalti a riflessi metallici delle ceramiche e ne inviò alcuni pezzi al "Salon des Artistes français". Nel 1892 fu nominato Direttore dei Lavori d'Arte, e da quel giorno firmò le sue ceramiche assieme a Clément Massier[2].

Durante questa sua attività presso la fabbrica di ceramiche di Golfe-Juan, Lucien Lévy continuò a dipingere ad olio e a pastello, il che gli permise di essere presente nella mostra collettiva dei "Pittori dell'anima" nel 1896, che fu organizzata dalla rivista L'Art et la Vie nella hall del "Théâtre d'application de la Bodinière". In questo modo poté esporre a fianco di artisti come Edmond Aman-Jean, Émile-René Ménard, Alphonse Osbert, Carlos Schwabe, Émile Gallé, Alexandre Séon[3].

Nel 1895 tornò a vivere a Parigi. In quell'anno conobbe il poeta Georges Rodenbach cui, per l'occasione, fece il ritratto. E, proprio grazie all'intermediazione di quest'ultimo che riuscì ad allestire la sua prima mostra monografica nella galleria Georges Petit nel 1896, con il nome di Lucien Lévy-Dhurmer (aggiungendo cioè al suo cognome una parte di quello di sua madre)[4]. Nella mostra presentò un insieme di 24 opere, di cui 16 pastelli, 2 sanguigne e 5 dipinti. Alcune di esse fanno oggi parte delle sue opere più note, come: Bourrasque, Le Silence, Portrait de Georges Rodenbach, Eve, Mystère.

Questa sua presenza alla galleria Petit diede a Lévy una immediata notorietà, poiché la galleria organizzava abitualmente mostre di artisti già affermati e esposizioni internazionali assai selettive. In questa mostra comparvero opere molto vicine all'estetica simbolista, che ricevettero una certa approvazione da parte di Sar Péladan, che scrisse a Lévy:

"Saprete certamente, Monsieur, quale sia il carattere estetico della Rose-Croix. Non avrete dunque che da scrivermi in febbraio e verrò da voi a chiedere le vostre opere. Cordialità. Sar Péladan"[5].

Ma non risulta che Lévy abbia accettato quest'invito.

Si attirò anche la simpatia di artisti come Émile Bernard, o Gustave Moreau, e fece la conoscenza di Pierre Loti grazie a Georges Rodenbach. Divenne inoltre amico di quei due scrittori dalle cui opere traeva spesso ispirazione, principalmente dai testi Bruges-La-Morte[6] e Au Maroc[7]. Fece anche il ritratto di Pierre Loti, che, particolarmente soddisfatto, lo ringraziò con una lettera:

Tante volte mi sono rimproverato di non avervi ringraziato a sufficienza per aver realizzato la sola immagine di me che resterà [8].

Negli anni seguenti Lévy partecipò a qualche mostra collettiva e a molti "Salon". Allestì anche 8 mostre personali. Nonostante fosse sempre attirato dall'iconografia simbolista, che è presente nella maggior parte delle sue opere, nel suo atelier di Parigi realizzò numerosi ritratti su commissione privata, in verità assai diversi dalle sue prime aspirazioni artistiche.

Dopo il 1900, Lucien Lévy sperimentò una tecnica diversa, con colori densi e spesso nettamente azzurrati, che mantenne sino alle ultime sue opere, quando l'ispirazione simbolista era ormai dimenticata da tempo.[9]. Il 6 gennaio 1914 sposò Emmy Fournier, cui diede il soprannome di Perla. Emmy era in quel tempo capo-redattrice del giornale femminista "La Fronde".

Lucien Lévy-Dhurmer è morto nel 1953 a Le Vesinet, all'età di 88 anni.


I viaggi


Dal 1897 Lévy-Dhurmer intraprese numerosi viaggi in Europa e nel Vicino Oriente (Italia, Spagna, Paesi Bassi, Nord Africa, Turchia, etc,). dai quali tornò riportando disegni, appunti e pitture di paesaggi idealizzati. Questo materiale, sviluppato e completato poi a Parigi, fu oggetto di numerose mostre personali.
Continuando la tradizione del Grand Tour, Lévy iniziò questa serie di viaggi a partire dall'Italia, dove la sua ispirazione risentì delle opere dei grandi maestri del Rinascimento, per poi modificarsi ogni volta che egli prendeva contatto con le diverse regioni mediterranee, portando la sua espressione pittorica, in alcuni quadri, verso una forma di puntinismo diffuso e un uso di colori sempre più chiari e luminosi.

Lévy, durante i suoi viaggi, riempì i suoi fogli di prove e di schizzi che in seguito utilizzò nelle sue composizioni a pastello e anche ad olio. Alcuni di essi sono visibili nel dipartimento di Arti grafiche del Louvre[10].


Le mostre


Lungo tutta la sua carriera espose nei Salon:

Nel 1900 ottenne una medaglia di bronzo all'Esposizione universale del 1900. Due anni dopo fu insignito dell'Ordine nazionale della Légion d'honneur.[15].

Allestì inoltre numerose mostre personali[16]:


Opere



La musica


Anche la musica ha il suo posto nell'opera di Lévy-Dhurmer. Amico di Debussy, l'artista si ispirò alle sue composizioni per creare delle opere che avessero la medesima atmosfera. Ciò avvenne anche per le composizioni di Gabriel Fauré o di Beethoven. Alcuni esempi:


Opere di arredo


Divano, 1910.
Divano, 1910.
Una parete dalla salla da pranzoWisteria, fotografata appena finita per Auguste Rateau, 1914
Una parete dalla salla da pranzo"Wisteria", fotografata appena finita per Auguste Rateau, 1914

Lucien Lévy-Dhurmer realizzò anche alcuni esemplari di mobili e diversi arredi. Una delle sue opere è la sala da pranzo dell'albergo di Auguste Rateau in stile Art nouveau: Wisteria Dining room[26] conservata al Metropolitan Museum of Art di New York e realizzata fra il 1910 e il 1914. Il tavolino, conservato nelle collezioni del Museo d'Orsay, proviene anch'esso da quell'albergo, per il quale Lévy-Dhurmer fu incaricato di tutto l'arredamento interno. In questo modo il suo lavoro divenne quasi un'opera di arte totale, poiché l'artista concepì tutta l'architettura della sala, il mobilio e persino le maniglie delle porte e dei cassetti.


Note


  1. Lettera di raccomandazione di Alexandre Vion in favore di Lucien Lévy, 27 luglio 1887, Archivi della Documentazione del Musée d'Orsay.
  2. Félix Polak, « Exposition Lévy-Dhurmer », in Art et Chiffons, numero 6, 8 febbraio 1896, pag. 90.
  3. "I pittori dell'anima, il Simbolismo idealista in Francia" [esposizione] Museo comunale di belle arti di Ixelles, 15 ottobre-31 dicembre 1999, Bruxelles, Museo d'Ixelles, 1999.
  4. (FR) Collegamento web: Volume 2 delle Opere complete: "Alle origini del simbolismo, Ephraïm Mikhaël" (pag.92). Sito=books.google.fr
  5. Lettera di Sar Péladan, non datata, Archivi della Documentazione del Musée d'Orsay
  6. Georges Rodenbach, Bruges La Morte, illustrato con 18 pastelli di Lévy-Dhurmer, edizioni Javal & Bordeaux, Parigi, 1930.
  7. Pierre Loti, Au Maroc, Saint-Cyr-sur-Loire, Christian Pirot Editore, 2000
  8. Lettera, 17 ottobre 1896, Archivi della Documentazione del Musée d'Orsay.
  9. Jean-David, Jumeau-Lafond, Les peintres de l'âme, le Symbolisme idéaliste en France
  10. Base dei dati del dipartimento di Arti Grafiche del Louvre Archiviato il 10 febbraio 2010 in Internet Archive.
  11. Dugnat Gaïté, Les catalogues des Salons de la Société nationale des Beaux-Arts, Digione: L'Échelle de Jacob. Dal 2001 al 2005 (5 volumes)
  12. Esposixione annuale della "Société des Pastellistes". Galleria Georges Petit, Parigi.
  13. Sanchez Pierre, La société des peintres orientalistes français, répertoire des exposants et liste de leurs œuvres 1889-1943, Digione : L'Échelle de Jacob, 2008.
  14. Sanchez Pierre, Dictionnaire du Salon d'automne, répertoire des exposants et liste des œuvres présentées, 1903-1945, Digione: L'Échelle de Jacob, 2006.
  15. Base Léonore 19800035/734/83323
  16. Cartons verts de l'INHA: "Lucien Lévy-Dhurmer", 1896, 1937 (8 documenti)
  17. Esposizione delle Opere del maestro francese Lucien Lévy-Dhurmer, Galleria degli artisti francesi, Bruxelles: 1927.
  18. Saunier Philippe, "Lucien Lévy-Dhurmer, Florence", in: "La Revue du Musée d’Orsay", Parigi: RMN, primavera 1009, pag. 64-65.
  19. Collegamento web: La femme à la médaille, sito: www.musee-orsay.fr
  20. =Opere conservate al Musée d'Orsay, Parigi, sito: www.musee-orsay.fr
  21. (FR) Le catalogue des objets, su quaibranly.fr, Musée du Quai Branly. URL consultato il 4 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2012).
  22. (FR) Collegamento web: La mort d’Atala, sito: www.maison-de-chateaubriand.fr
  23. Base Joconde, 50350027045
  24. Base Joconde, 50350035994
  25. Base Joconde, 50350036191

Bibliografia



Testi principali



Testi complementari



Voci correlate



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Collegamenti esterni


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[de] Lucien Lévy-Dhurmer

Lucien Lévy-Dhurmer (eigentlich Lucien Lévy, * 30. September 1865 in Algier, Algerien; † 24. September 1953 in Le Vésinet bei Paris) war ein französischer Maler, dessen Hauptwerk der Stilrichtung des Symbolismus und Jugendstils zugeordnet wird, sowie ein bekannter Töpfer.

[en] Lucien Lévy-Dhurmer

Lucien Lévy-Dhurmer (30 September 1865 – 24 September 1953) was a French artist and a leading exponent of fin-de-siècle Symbolism and Art Nouveau. His works include paintings, drawings, ceramics, furniture and interior design.

[fr] Lucien Lévy-Dhurmer

Lucien Lévy, dit Lucien Lévy-Dhurmer, né à Alger le 30 septembre 1865 et mort au Vésinet le 24 septembre 1953, est un peintre, sculpteur et céramiste symboliste français.
- [it] Lucien Lévy-Dhurmer

[ru] Леви-Дюрмэ, Люсьен

Люсье́н Леви-Дюрмэ́ (фр. Lucien Lévy-Dhurmer, 30 сентября 1865, Алжир — 24 сентября 1953, Ле-Везине) — французский художник-символист и гончар, представитель стиля Модерн.



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