Émile Bernard (Lilla, 28 aprile1868 – Parigi, 16 aprile1941) è stato un pittoreneo-impressionistafrancese.
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Émile Bernard Ritratto di Toulouse-Lautrec
Biografia
Era il figlio di Émile Ernest Bernard, mercante di stoffe, e di Héloïse Bodin, figlia di Sophie Bodin-Lallement, proprietaria di una lavanderia.[1]
Émile Bernard nacque a Lilla, ma la famiglia, nel 1878 quando era ancora giovanissimo, si trasferì a Parigi, andando ad abitare nel sobborgo di Asnières.
Nel 1884 cominciò a frequentare l'atelier di Fernand Cormon, esperienza che si rivelò felicissima per il suo lavoro, perché lì incontrò Henri de Toulouse-Lautrec e Vincent van Gogh, coi quali strinse una duratura e sincera amicizia; ma soprattutto, grazie a Camille Pissarro, conobbe Paul Gauguin, destinato ad avere un ruolo importante nella sua vita. Con loro, che esponevano nel Café du Tambourin, Bernard costituì il gruppo dei "Pittori del Petit-Boulevard", nato per distinguersi dal gruppo dei "Pittori del Grand-Boulevard" che esponevano nella galleria di Theo Van Gogh, fratello di Vincent.
Ma la permanenza nello studio di Cormon durò solo due anni: nel 1886 Bernard fu escluso dall'atelier. Pensò allora di recarsi in Bretagna e in Normandia, compiendo il viaggio a piedi.
Poco tempo dopo, mentre Van Gogh partiva per Arles, Bernard decise di stabilirsi in Bretagna nel villaggio di Pont-Aven. Lì ritrovò Paul Gauguin, e conobbe Émile Schuffenecker, Paul Sérusier, Meijer de Haan, Charles Laval e altri, dando vita alla cosiddetta Scuola di Pont-Aven, le cui ideazioni, in netto distacco dall'Impressionismo, furono alla base del Cloisonnisme e del Sintetismo.
La loro non era più una pittura fondata sulla visione reale, ma una pittura "di memoria", basata sui ricordi e le impressioni suscitate, con i soggetti racchiusi da una linea scura, come nelle vetrate delle cattedrali gotiche. Fonti d'ispirazione, oltre all'arte medievale, furono sicuramente l'arte giapponese e gli oggetti primitivi, provenienti perlopiù dalle colonie francesi dell'Oceania.
Bernard e Gauguin, nonostante la grande differenza d'età (20 anni), furono l'anima del gruppo, influenzandosi a vicenda nella produzione non solo di quadri, ma dei più svariati oggetti artistici: ceramiche, vasi scolpiti, legni dipinti, affreschi, arazzi..., e le loro ricerche formali trainarono il gruppo verso il primo, importante traguardo: la mostra al Café Volpini a Parigi, durante l'Esposizione universale del 1889 che, se fu quasi un insuccesso per le vendite, servì loro perlomeno a farsi un nome.
Ben presto, però, i rapporti con Gauguin e col gruppo cominciarono a logorarsi: se da un lato vari ex-compagni avevano intrapreso la loro strada (giungendo a fondare il movimento Nabis), dall'altro entrambi gli artisti si attribuirono la paternità del nuovo movimento Sintesista, accusandosi reciprocamente di plagio. E inoltre lo stesso Gauguin, dopo un secondo soggiorno in Bretagna, aveva cominciato a riscuotere molti consensi e veniva ritenuto dalla stampa il solo e unico fondatore del movimento. Riuscì poi ad ottenere il permesso del governo di partire per Tahiti: ce n'era abbastanza perché Bernard, sentendosi messo da parte, giungesse alla rottura con lui nell'aprile del 1891, riservandogli, da allora fino alla sua morte, atteggiamenti ostili.
Dopo la rottura con Gauguin e la morte di Van Gogh (1890) (al cui funerale egli fu presente, e del quale organizzò nel 1892 una mostra postuma corredata da alcuni scritti dedicati all'amico), Bernard aderì al movimento dei Rosacroce fondati da Joséphin Péladan, una sorta di "confraternita artistica" esoterica con la quale s'intendeva far ritornare l'arte ad una forma realistico-religiosa come ai tempi del Medioevo. In seguito compì numerosi viaggi (soprattutto in Italia) che gli furono estremamente utili sotto il profilo artistico.
Donne bretoni con l'ombrello
Nel 1893 accompagnò la sorella Madeleine, malata di tubercolosi, al Cairo e decise di stabilirsi in Egitto, dove rimase per 10 anni dipingendo opere "orientaliste" e dove sposò una libanese da cui ebbe cinque figli. All'inizio del XX secolo, però, a causa di un tradimento di cui la moglie venne a conoscenza, fu costretto a lasciare la famiglia e a ritornare a Parigi, dove si risposò e continuò la produzione artistica, sempre imperniata sui principi sintetisti e cloisonnisti, ma senza raggiungere mai una posizione di primissimo livello.
In un breve soggiorno ad Aix-en-Provence conobbe Cézanne. Rientrato lo stesso anno a Parigi, Bernard abbandonò progressivamente lo spirito di avanguardia e di sperimentazione dei primi tempi e parve rifugiarsi nell' «arte della tradizione, nella grande pittura», in breve in una forma di classicismo moderno, come testimoniano quadri come "Sulle sponde della Marna" del 1932 e "Nudo con le ciliegie" del 1933. Visse circondato dai vecchi amici e legato in particolare a Louis Anquetin che ritrasse poco prima della morte, nel 1932.
Nel 1933 realizzò una serie di affreschi nella chiesa di Saint-Malo-de-Phily sulla storia delle reliquie conservate nella chiesa stessa.
Bernard pubblicò diversi libri, fra cui un romanzo e un libro di poesie, con lo pseudonimo di Jean Dorsal, che Guillaume Apollinaire non mancò di apprezzare e di elogiare.
Morì nel 1941 nel suo atelier di Parigi che occupava sin dal 1926.
Oggi riposa nel Cimitero parigino di Pantin.
Opere
Disegni, acquarelli
1888-1893 - Le Bois d'Amour , acquarello. Musée des beaux-arts de Quimper.
Dipinti a olio
1888 - Baigneuses à la vache rouge , Musée d'Orsay, Parigi
1888 - La Moisson , Musée d'Orsay, Parigi
1888 - L'Arbre jaune , Musée des beaux-arts de Rennes
1888 - Étude des Bretonnes, La Ronde , Musée des beaux-arts de Quimper
1888 - Portrait de ma sœur Madeleine , Musée Toulouse-Lautrec d'Albi
1888 - Madeleine au Bois d'Amour , Musée d'Orsay, Parigi
1888 - Autoportrait «à son copaing Vincent», Museo Van Gogh, Amsterdam
1889 - Bretonnes nourrissant les cochons , National Gallery of Australia.
1890 - Nus dans un paysage , Musée des Beaux-Arts de Valenciennes.
1890 - Pont-Aven, Musée Toulouse-Lautrec, Albi
1891 - Moisson au bord de la mer, Saint-Briac-sur-Mer , Musée d'Orsay, Parigi
1891 - Nature morte, Musée des beaux-arts, Nantes.
1892 - Les Bretonnes aux ombrelles , Musée d'Orsay, Parigi.
1892 - Bretonnes avec algues , IMA, Indianapolis
1901 - Autoportrait , Palais des beaux-arts, Lilla
1908 - Après le bain, les nymphes, Musée d'Orsay, Parigi
1933 - Portrait de Louis Anquetin, (dedica: A Louis Anquetin en témoignage de ma plus profonde admiration ).
s. d. - Portrait de femme , Philadelphia Museum of Art
s. d. - Après le bain-trois nymphes , Palais des Beaux-Arts, Lilla
Arazzi
1925 ca - Femme dans une prairie , per l'Exposizione Internationale delle Arti Decorative del 1925 a Parigi.
Affreschi
1933 - Affreschi della chiesa di Saint-Malo-de-Phily:
Rociantour et les envoyés d'Aleth implorant Childebert pour le corps de Saint Malo
Épreuve proposée par le roi avec la tête et la main de Saint Malo se séparant de son corps
Félix habitant de la paroisse est guéri par les reliques du Saint
Incisioni, litografie
1888-1889 - Bretonneries, trois femmes étendant du linge , zincografia in nero su carta, Musée des beaux-arts di Quimper.
Scritti
Propos sur l'art, 2 tomi, - ISBN 2-84049-031-5
Il porto di Saint Briac
L'Esclave nue seguito da La Danseuse persane, romanzo.
Le Parnasse oriental.
Le Voyage de l'être: poèmes d'évolution. Susurrements, Cœur nu, Sentimentalités solitaires, Sensualismes, Malaises cordiaux, Foi, Extuses et luttes, suivi de Paysages et du Livre d'hommages, (Poesie 1886-1898), Ediz. Moussa Roditi, Il Cairo, 1898
La méthode de Paul Cézanne. Exposé critique , Ediz. Mercure de France 1920
Une conversation avec Cézanne , Ediz. Mercure de France, 1921
Souvenirs sur Paul Cézanne: une conversation avec Cézanne, la méthode de Cézanne., Ediz. Chez Michel, Parigi, 1925
La Lumière Mythique, Pseudonimo: Jean Dorsal, Ediz. de "La Rénovation Esthétique", Parigi 1933
Le Sablier seguito da Les Regrets, Pseud. Jean Dorsal, Ediz. de "La Rénovation Esthétique", Parigi 1933
Les lettres d'un artiste (1884-1941), Ediz. Les Presses du réel, Digione, 2012 - ISBN 978-2-84066-498-7
Mostre
Esposizione Internazionale di Arti Decorative del 1925 a Parigi: Femme dans une prairie , telo in "Tapisserie d'Aubusson"
Postume
Époque de Pont-Aven, Mostra di Émile Bernard, Parigi, luglio 2010
Mostra collettiva al museo di Belle arti di Quimper, comprendente 29 opere, di cui 9 di Emile Bernard, 2009
Musei, monumenti
La Pietà
Musée d'Orsay, Parigi: Madeleine au Bois d'Amour - Les Bretonnes aux ombrelles -La Moisson - Moisson au bord de la mer, Saint-Briac-sur-Mer - Baigneuses à la vache rouge - Après le bain, les nymphes
Van Gogh Museum, Amsterdam: Autoportrait «à son copaing Vincent»
Musée des Beaux-Arts de Valenciennes: Nus dans un paysage
1888 - Autoportrait avec le portrait de Bernard, di Paul Gauguin.
1888 - Autoportrait avec le portrait de Paul Gauguin, di Émile Bernard.
1901 - Autoportrait , Palais des beaux-arts de Lille.
Galleria d'immagini
Autoritratto col ritratto di Gauguin, 1880
Paul Sérusier, 1893
Madame Schuffenecker, 1888
Mia sorella Madeleine
Bambino
Le donne bretoni in preghiera
La mietitura, 1888
Donne bretoni con le alghe
Contadini bretoni, 1889
Donne alla fienagione, 1889
Le ninfe dopo il bagno, 1908
Tre bagnanti, 1890
Nudo sdraiato con braccialetto
Nudo con le ciliegie, 1933
La fumatrice di Hashish, 1900
L'albero giallo
La Via Rosa a Pont Aven
Sulle sponde della Marna, 1932
Madeleine nel "Bosco d'Amore", 1888
Madeleine nel "Bosco d'Amore", 1892
Bibliografia
Fred Leeman, Émile Bernard (1868 - 1941), Citadelles & Mazenod editori; Wildenstein Institute Publications, 2013, 495 p. ISBN 9782850885716
Clément Siberchicot, L'Exposition Volpini, 1889. Paul Gauguin, Émile Bernard, Charles Laval: une avant-garde au cœur de l'Exposition universelle, Ediz. Classiques Garnier, Parigi, 2010 - ISBN 978-2-8124-0215-9
AA:VV, Époque de Pont-Aven, catalogo della mostra Émile Bernard, Parigi, luglio 2010, edito dalla galerie Malingue, 26 avenue Matignon, Parigi Exposition Émile Bernard, - ISBN 2-9518323-5-4
Jean-Jacques Luthi, Armand Israël, Émile Bernard 1868-1941, Edizioni de l'Amateur, - ISBN 2-85917-387-0
Daniel Morane, Émile Bernard, Catalogue de l'œuvre gravé, Museo di Pont Aven, 2000
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