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Pierre Ignace Parrocel (Avignone, 26 marzo 1702Roma, 1775) è stato un incisore e pittore francese.


Biografia


Figlio maggiore di Pierre e di Marie Magdeleine de Palasse, apparteneva alla dinastia di artisti Parrocel, che generò importanti pittori nel XVII e XVIII secolo[1][2].

Nel 1717 c. il padre lo portò a Roma giovanissimo e fu da lui istruito nell'arte della pittura in quella città, assieme al fratello Joseph François e al cugino Étienne. Fu anche pensionante del re presso l'Accademia di Francia[1][2] di cui successivamente divenne direttore[3]. In seguito si trasferì a Napoli, dove divenne incisore del Re di Napoli[1][2].

Incise una serie di trentacinque opere tra cui il Trionfo di Mardocheo, grande stampa da J. De Troy, erroneamente attribuita ad Étienne[1][2][4][5]. A Roma, nel 1740 e 1744, eseguì un gruppo di incisioni, rappresentanti alcuni santi, dal Bernini e parecchie serie di Statue sempre dal Bernini[1][2][4][5]. Nel 1739, incise una grande stampa per i fuochi d'artificio in occasione dei festeggiamenti per la gravidanza della Regina delle due Sicilie, a Napoli e nel 1740 una stampa rappresentante un'allegoria dal titolo Felicitas publica, da Michelangelo Specchi, architetto, commissionata in occasione di fuochi d'artificio sempre a Napoli[1][2] o a Roma per ordine dell'ambasciatore del regno di Napoli[5].

Nella biblioteca del museo di Lione, si trova un'incisione rappresentante un leone incoronato e circondato di fiori da dei bambini, su cui è indicato "J.P.Parrocel 1770"[2].

Firmava le sue opere con Pierre o Pietro Parrocel e meno spesso con J.P.Parrocel o J.P.P., il che portò ad errate o dubbie attribuzioni di alcune opere[1][2][5].

Secondo il Parrocel, Pierre Ignace fu esclusivamente un incisore[1][2], mentre in altri testi quali il Monteverdi e il Milesi, è citato come pittore e incisore[3][6], il de Baudicour indica che non ci sono dati riguardanti la sua attività di pittore[5].


Opere



Note


  1. Annales de la Peinture, su books.google.com.
  2. Monographie des Parrocel:essai da pag.143, su books.google.com.
  3. Mario Monteverdi, Museo teatrale alla Scala, Feste popolari e di corte del Sei e del Settecento: Catalogo, Grafica Milli, 1968
  4. Aide-Memoire de L'Amateur Et Du Professionnel, pag. 252, su books.google.com.
  5. Le peintre-graveur français continué: ou Catalogue raisonné des estampes pagg.8-9, su books.google.com.
  6. Giorgio Milesi, Storia della stampa antica: dal Quattrocento al primo Ottocento Book editore, 2002
  7. Marcello Fagiolo, Il Settecento e l'Ottocento vol.II Il Corpus delle feste a Roma

Bibliografia



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