Willem van Nieulandt spesso indicato come Guiliam van Nieulandt e talvolta Nieuwelandt (Anversa, 1584 – Amsterdam, 1635) è stato un pittore, poeta e drammaturgo olandese del secolo d'oro.
Suo padre Adrien van Nieulandt il Vecchio nacque da una famiglia di artisti fiamminghi di Anversa. Willem si trasferì con la sua famiglia ad Amsterdam nel 1589, dopo l' Assedio di Anversa, probabilmente perché erano protestanti. I suoi tre figli, Willem van Nieulandt II (così chiamato perché un suo zio era anche lui pittore), Adriaen van Nieulandt il Giovane, e Jacob van Nieulandt divennero tutti pittori.
Secondo Arnold Houbraken, Willem fu allievo di Roelant Savery ad Amsterdam, e poi si trasferì a Roma, dove fu allievo di Paulus Bril. Si specializzò nella pittura di rovine artistiche di monumenti, archi e templi, molti dei quali poi incisi da lui stesso. Tornò ad Amsterdam (via Anversa) nel 1607 e divenne un poeta rispettato e pittore di paesaggi italiani.[1]
Nieulandt era conosciuto più come poeta e drammaturgo che come pittore.[2][3] Fu membro della Camera di retorica di Anversa dal 1613 al 1621, trasferendosi poi alla rivale Violieren dal 1621 al 1629.[4] Nel maggio 1620 ottenne un premio come miglior poema ad una competizione di retorica tenutasi a Mechelen, sotto lo pseudonimo di Dient uwen Al.[5] Nel maggio 1624 la Violieren rappresentò il suo dramma Aegyptica (una tragedia sul tema di Antonio e Cleopatra).[6] Sua figlia Constantia, che sposò Adriaen van Utrecht, fu una nota poetessa.[7]
Dopo il maggio 1629 fece ritorno ad Amsterdam, dove visse fino alla sua morte nel 1635.
I suoi dipinti si trovano presso i seguenti musei:
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