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Le Civiche Raccolte d'Arte, ospitate all'interno di Palazzo Marliani-Cicogna, costituiscono insieme al Museo del Tessile e della Tradizione Industriale i musei civici della città di Busto Arsizio.

Civiche Raccolte d'Arte di Palazzo Marliani-Cicogna
Ubicazione
Stato Italia
Località Busto Arsizio
IndirizzoPiazza Vittorio Emanuele II, 2
Coordinate45°36′48.03″N 8°51′04.35″E
Caratteristiche
Tipoarte antica e contemporanea
Visitatori2 617 (2020)
Sito web

Il Palazzo


Lo stesso argomento in dettaglio: Palazzo Marliani-Cicogna.

Il palazzo fu dimora dei conti Marliani, proprietari del feudo di Busto Arsizio tra XVI secolo e il XVIII secolo. Il conte Luigi Marliani decise di stabilirsi a Busto Arsizio e acquistò nel 1624 un'abitazione rurale. Affacciata su una grande piazza con annessi orti e giardini, tra il 1624 e il 1653, fu trasformata in palazzo; tracce della dimora originaria sono ancora visibili in una sala al piano terra del Museo, in cui è conservata una parte della pavimentazione della corte rustica. Tra gli anni '30 e '40 del Settecento l'edificio fu oggetto di un completamento edilizio e di un rifacimento degli arredamenti. In particolare vennero allungate le due ali già esistenti e furono unite tra loro da una facciata curvilinea. All'interno furono creati soffitti lignei a passa-sotto con fascia affrescata.

Il 23 agosto 1773 a Milano, la secondogenita del conte Carlo Marliani, Teresa, sposò il conte Francesco Leopoldo Cicogna Mozzoni, che nel 1799 acquistò il palazzo. Alla sua morte, avvenuta nel primo ventennio dell'Ottocento, la famiglia Cicogna Mozzoni alienò la proprietà a favore dell'Amministrazione della Comunità di Busto Arsizio[1], che commissionò all'ingegnere Giuseppe Brivio, nel 1851, la realizzazione di un nuovo corpo destinato ad ospitare una struttura detentiva ultimata nel 1855.

Dal 1970 la struttura è stata oggetto di sistemazioni e restauri per adattarla prima a sede di uffici pubblici e, dal 1990, di museo.


La collezione


Biagio Bellotti, Madonna con il Bambino dormiente, affresco, 1750ca
Biagio Bellotti, Madonna con il Bambino dormiente, affresco, 1750ca

Il museo è stato aperto al pubblico nel 1990 per dare sistemazione alle più significative opere d'arte di proprietà comunale, databili dal XVI secolo fino ai giorni nostri.[2] Le opere della collezione sono esposte secondo epoca e stile, nelle seguenti sezioni:

Numerose mostre temporanee affiancano, nel corso dell'anno, la collezione permanente.


I servizi


Dal dicembre 2007 il museo è una delle 167 strutture (97 musei e 70 raccolte museali) insignite dalla Regione Lombardia con il marchio di qualità, che attesta l'alto livello dei servizi resi al pubblico.

Il Museo offre, su prenotazione, visite guidate e laboratori didattici per gruppi e scolaresche. In loco è possibile, inoltre, consultare la Biblioteca d'Arte, che raccoglie numerosi volumi specialistici sulla storia dell'arte e sull'evoluzione dell'arte locale.


Note


  1. AA.VV., Il palazzo Marliani Cicogna in Busto Arsizio, Busto Arsizio, Comune di Busto Arsizio, 1992.
  2. Civiche raccolte d'arte di palazzo Marliani-Cicogna, su touringclub.com. URL consultato il 28 agosto 2011.
  3. L’archivio fotografico di Lanfranco Bonanomi donato al Comune di Busto, in VareseNews, 23 marzo 2018. URL consultato il 23 marzo 2018.

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Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 151099168 · ISNI (EN) 0000 0001 0143 4319 · BAV 494/72592 · LCCN (EN) n98069938 · GND (DE) 10125727-2 · WorldCat Identities (EN) lccn-n98069938
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