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Danza alla musica del Tempo,[1][2] anche noto con i titoli La danza della vita umana[3] e La danza della Vita al suono del Tempo[4] (La Danse de la vie humaine o Danse à la musique du Temps), è un dipinto di Nicolas Poussin realizzato tra il 1634 e il 1635 e conservato nella Collezione Wallace di Londra.

Danza alla musica del Tempo
AutoreNicolas Poussin
Data1634-1635
Tecnicaolio su tela
Dimensioni83×105 cm
UbicazioneCollezione Wallace, Londra

Quando il dipinto venne venduto nel 1845 venne chiamato La Danse des Saisons, ou l'Image de la vie humaine[5] (per questo motivo talvolta viene citato in italiano come La danza delle Stagioni alla musica del Tempo).[6]


Storia


Il dipinto venne realizzato per il cardinale Giulio Rospigliosi (futuro papa Clemente IX) su un tema da lui definito, secondo Gian Pietro Bellori. Nel 1806 il dipinto passò dalla collezione della famiglia Rospigliosi alla collezione di Joseph Fesch, quando venne portato in Francia. Insieme ad altri dipinti, venne acquistato da Richard Seymour-Conway, IV marchese di Hertford nel 1845. Il dipinto venne poi ereditato dal figlio Sir Richard Wallace. Il quadro venne poi esposto alla Art Treasures Exhibition di Manchester del 1857.[5]


Descrizione


Quattro figure che si tengono per mano danzano in cerchio, mentre il Tempo suona una lira alla loro destra. La scena è ambientata durante il mattino, dato che Aurora precede il carro solare di Apollo. Le Ore accompagnano il dio del sole, il quale regge un anello che simboleggia lo Zodiaco.

Secondo Bellori, il soggetto venne definito da Rospigliosi. L'identificazione precisa dei quattro personaggi che danzano rimane incerta. Le quattro figure danzanti potrebbero rappresentare, partendo da quella vista di spalle: la Povertà, il Lavoro, la Ricchezza e il Piacere o il Lusso. Le figure rappresenterebbero un ciclo della vita umana che inizia e si conclude con la Povertà, passando per la Ricchezza e il Lusso. Se i personaggi fossero le quattro stagioni la Povertà sarebbe l'Autunno, il Lavoro l'Inverno e così via. L'ipotesi di Anthony Blunt, secondo la quale la Povertà/Autunno sarebbe un uomo, oggi viene accettata: il museo tuttavia lo identifica con Bacco. Questa identificazione richiama l'opera Les Dionysiaques di Boitet de Frauville, nella quale Giove, avendo ascoltato i lamenti delle Stagioni e del Tempo, diede al mondo Bacco e il suo vino per compensare le condizioni di vita miserabili dei mortali.[7] André Félibien, amico e biografo di Poussin, descrisse il dipinto con le stesse parole, tranne per un punto: Bellori identificò l'Estate con il Lusso, mentre Félibien la identificò con il Piacere.[7]

Queste identificazioni sono contestate da Malcom Bull, almeno nel loro intento originale. Egli fa risalire l'iconografia del dipinto al poeta greco antico Nonno, rifacendosi all'Inno dell'Autunno di Pierre de Ronsard. La descrizione delle quattro stagioni di Nonno, tradotta in francese, è molto simile all'iconografia pussiniana: "A sinistra c'è la Primavera, con una ghirlanda di rose tra i capelli; dietro c'è l'Autunno, i cui capelli sono stati tagliati dai venti e la cui fronte è avvolta da dei rami di ulivo; poi viene l'Inverno, con i capelli raccolti ed il viso in penombra, e davanti c'è l'Estate, vestita di bianco con delle spighe di grano tra le trecce dei capelli."[8] Lo stesso Bacco, con un volto giovane ed uno anziano, appare in un erma a sinistra. Secondo Bull, il Rospigliosi, che era un intellettuale ed un autore con un certo gusto per le allegorie, inventò l'altra interpretazione durante o dopo la realizzazione dell'opera,[9] mentre per Ingamells Poussin non era eccessivamente interessato all'identificazione precisa delle figure.[10]

Sono presenti vari pentimenti, come la rimozione di un secondo albero a destra tra l'Inverno/Lavoro e il Tempo.


Curiosità


Lo scrittore inglese Anthony Powell si ispirò a questo dipinto per intitolare un suo romanzo in dodici volumi Una danza alla musica del tempo (A Dance to the Music of Time).


Note


  1. Giorgio Baietti, L'enigma di Rennes le Chateau: i Rosacroce e il tesoro perduto del Graal, Edizioni Mediterranee, 2003, ISBN 978-88-272-1516-6. URL consultato l'11 giugno 2021.
  2. Giovanni Domenico Cerrini, Gian Domenico Cerrini: il Cavalier Perugino tra classicismo e barocco, Silvana, 2005, ISBN 978-88-8215-917-7. URL consultato l'11 giugno 2021.
  3. Storia dell'arte italiana, G. Einaudi, 1981. URL consultato l'11 giugno 2021.
  4. Roberto Valeriani, Fabio Benedettucci e Barbara Briganti, Le ore dell’Imperatore: La pendola Urania del Museo Napoleonico. Studi, incontri, restauro., Gangemi Editore spa, 3 gennaio 2016, ISBN 978-88-492-9220-6. URL consultato l'11 giugno 2021.
  5. Ingamells, 311
  6. Danilo Romei, Lo spettacolo del sacro, la morale del profano: su Giulio Rospigliosi, papa Clemente IX : atti del convegno internazionale : Pistoia, 22-23 settembre 2000, Polistampa, 2005, ISBN 978-88-8304-921-7. URL consultato l'11 giugno 2021.
  7. Ingamells, 309-310
  8. Bull, 258
  9. Bull, 260
  10. Ingamells, 310

Bibliografia


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На других языках


[en] A Dance to the Music of Time (painting)

A Dance to the Music of Time is a painting by Nicolas Poussin in the Wallace Collection in London. It was painted between c. 1634 and 1636 as a commission for Giulio Rospigliosi (later Pope Clement IX), who according to Gian Pietro Bellori dictated its detailed iconography. The identity of the figures remains uncertain, with differing accounts.[1]

[es] La danza de la vida humana

La danza de la vida humana (en francés, La Danse de la vie humaine), también conocido como Una danza por la música del tiempo (en francés, Danse à la musique du temps), es un cuadro realizado por el pintor Nicolas Poussin. Mide 82,5 cm de alto y 104 cm de ancho, y está pintado al óleo sobre lienzo. Data aproximadamente de 1638-1640 y se encuentra en la Colección Wallace, en Londres, con el número de inventario P108.

[fr] La Danse de la vie humaine

La Danse de la vie humaine est un tableau réalisé par Nicolas Poussin entre 1633 et 1634. Il s’agit d’une peinture à l'huile sur toile appartenant à l’époque du classicisme et faisant référence à la mythologie. À l’origine nommé « Danse à la musique du temps », ce tableau mesure 82,5 × 104 cm et est exposé à la Wallace Collection, un musée situé à Londres[1]. Il a été réalisé pour le cardinal Ropigliosi, futur pape Clément IX, sur un thème défini par ce dernier. Il est aussi désigné sous le titre La Ronde sur la musique du Temps[1].
- [it] Danza alla musica del Tempo

[ru] Танец под музыку времени (картина)

«Танец под музыку времени» (фр. La Danse de la vie humaine) — картина Никола Пуссена, французского художника, созданная в 1634—1636 годах и ныне хранящаяся в Собрании Уоллеса в Лондоне. Она была написана по заказу Джулио Роспильози (впоследствии римского папы Климента IX), который, по словам Джованни Пьетро Беллори, продиктовал подробную иконографию будущей картины. Кого изображают конкретные фигуры на полотне, остаётся неопределённым, существуют различные версии.



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