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Albano Seguri (Mantova, 2 novembre 1913 – Mantova, 10 luglio 2001) è stato uno scultore, pittore e incisore italiano.

Un ritratto fotografico di Albano Seguri anni '70
Un ritratto fotografico di Albano Seguri anni '70

Biografia


Albano Seguri nasce a Mantova il 2 novembre 1913, la prima formazione artistica avviene all'accademia di Verona nel 1931, mentre, l’anno successivo, frequenta l'accademia di Brera, dove ebbe come maestro lo scultore Francesco Messina. Nella Milano del dopoguerra frequenta abitualmente l’atelier di Arturo Martini, mentre con Lucio Fontana esegue grandi cicli decorativi per la Triennale. Nel capoluogo lombardo espone alle mostre d’arte del secondo futurismo, patrocinate da Filippo Tommaso Marinetti.

Sono gli anni degli incontri con gli esponenti della Scuola Romana quali Scipione, Mafai, Pirandello e del gruppo milanese di Corrente, tra questi Raffaele De Grada, Treccani, Sassu, Birolli, Guttuso, Sandro Bini[1].

Durante i soggiorni romani progetta e realizza apparati decorativi e allestimenti scenici per il Teatro delle Arti di Roma e per i Carri di Tespi Lirici affiancandosi a Marino Mazzacurati e Pericle Fazzini[2].

Parallelamente si dedica attivamente alla scultura, almeno fino allo scoppio della guerra quando è richiamato alle armi come ufficiale. Si apriva agli inizi del 1940 un periodo di lunga inattività che si sarebbe concluso sollo alla fine della Resistenza. La sua attività espositiva ricomincia il 25 aprile 1945 con la partecipazione alla prima mostra del Gruppo Artistico Mantovano. La prima personale è datata 1947. Nel 1949 è tra i vincitori del Premio Suzzara e del Premio Mantova, quest'ultimo vinto anche nel 1951. Le sue sculture sono accolte nelle più prestigiose rassegne dell’epoca, accanto a quelle di Moore, Arp, Archypenko, Marini, Viani, Mirko, Fazzini e altri. Nel 1951 è invitato alla VI Quadriennale d’Arte di Roma. Nel 1952 alla Biennale di Venezia come nel 1954. Nel 1955, nel 1959 e nel 1965 è ancora alla Quadriennale di Roma. Dal 1952 è titolare della cattedra di disegno dal vero e di plastica all’Istituto d’arte di Mantova[3].


Tecniche di produzione


La produzione scultorea di Seguri conta opere realizzate in terracotta, gesso, bronzo, alluminio, marmo, sia nelle figure tridimensionali che nei bassorilievi. La tecnica pittorica è la più varia: matita, china, pastello, olio e tecnica mista; i supporti sono anch’essi i più vari, tra i quali anche il compensato.


Partecipazioni a Biennali e Quadriennali d'Arte


Negli anni cinquanta partecipò a numerosi premi artistici con opere di scultura. Espose ad alcune Quadriennali di Roma[4] e ad alcune Biennali di Venezia.


Mostre personali e collettive



Premi vinti e opere in luoghi pubblici



Note


  1. Walter Guadagnini, Albano Seguri, catalogo della mostra, Palazzo della Ragione, Mantova, 1999, Publi-Paolini, Mantova
  2. Gian Maria Erbesato, Albano Sguri, opere 1940-1990, catalogo della mostra, Casa del Mantegna, Mantova, 1991, Publi-Paolini, Mantova
  3. Gianfranco Ferlisi, Albano Seguri dal dopoguerra agli anni Cinquanta: la stagione dei grandi cambiamenti, 2013, Editoriale Sometti, Mantova
  4. Albano Seguri, su quadriennalediroma.org. URL consultato il 20 agosto 2015.

Bibliografia



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 51140146 · ISNI (EN) 0000 0000 7880 5002 · LCCN (EN) n2007047493 · WorldCat Identities (EN) lccn-n2007047493
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