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Cesare Breveglieri (Milano, 12 marzo 1902 – Milano, 22 marzo 1948) è stato un pittore e docente italiano.

San Martino, 1932 (Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo)
San Martino, 1932 (Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo)
Cesare Breveglieri
Cesare Breveglieri

Biografia


Cesare Breveglieri nacque a Milano il 12 marzo 1902 da genitori ferraresi. Frequentò le magistrali e contemporaneamente la scuola serale per artefici all'Accademia di Brera. Passò attraverso esperienze diverse: maestro, impiegato, commesso viaggiatore, ma seppe mantenere viva la propria vocazione artistica, finché nel 1928, abbandonate queste attività, si dedicò completamente alla pittura.

Il suo primo contatto con la critica milanese fu positivo ed avvenne in occasione di una mostra sindacale al Palazzo de La Permanente nel 1929, dove espose il quadro "Le ballerine". Nel 1930 vinse il premio Pensionato Sarfatti, della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde con il quadro "Maternità" che gli consentì di recarsi a studiare prima a Roma e a Firenze e poi a Parigi, dove rimase per un lungo periodo. In occasione del pensionato Sarfatti del 1932 una sua opera, San Martino, venne acquistata dalla Fondazione Cariplo[1].

Amò Picasso, Matisse, ma particolarmente lo attrassero Maurice Utrillo e Henri Rousseau, perché più vicini al suo mondo poetico. Essi gli insegnarono a capire il fascino del quotidiano, di quello che avviene sotto gli occhi ogni giorno e a penetrarlo senza lasciarsi prendere dall'apparenza. Rientrato in Italia lavorò attivamente e partecipò alla vita culturale di quel periodo a Milano. Legato da rapporti di amicizia con diversi pittori tra i quali Carlo Carrà (al quale fece un ritratto), Gianfilippo Usellini, Francesco Speranza, Donato Frisia, Filippo de Pisis. Di quest'ultimo amava la spontaneità e felicità dell'operare. Interessante è la corrispondenza intrattenuta con Guglielmo Usellini, uno dei fondatori della rivista culturale Arca.

Il pittore Felice Carena, docente all'Accademia di belle arti di Firenze gli chiese una sua opera da esporre tra quelle degli artisti più significativi di quel periodo. Venne chiamato a far parte della Commissione giudicatrice dei saggi eseguiti nella scuola superiore degli artefici all'Accademia di Brera a partire dal 1936 al 1939. Insegnò presso la Società Umanitaria dal 1935 al 1937. Nel 1938 tenne la sua prima personale alla Galleria del Milione. Nel 1940 fu richiamato sotto le armi. Da questa amara esperienza è nato il quadro "Rancio della territoriale", che in buona fede mandò a Roma ad una mostra che avrebbe dovuto celebrare l'esercito italiano. In mezzo a tante opere solenni, i suoi "patetici soldatini" parvero un'irriverente denuncia, e il quadro fu respinto. Se ne accorse il poeta Leonardo Sinisgalli: "Tu sei un pittore!" gli disse.

Congedato nel 1942 raggiunse la famiglia sfollata a Robbiate. Qui visse tre anni sereni e qui dipinse la verde campagna, i contadini, i campi di granoturco, le piccole chiese, il ponte di Paderno; con lo stesso amore minuzioso con cui a Milano, aveva saputo cogliere l'atmosfera e i personaggi del teatro Gerolamo e di San Siro, o in riviera, la gente che passeggia sul lungomare affiancato di palme. "L'Utrillo italiano" così lo definì Liana Bortolon. (Grazia n.1395 - anno 1967).

Nel 1946 collaborò con la rivista di cultura e di attualità La Lettura del Corriere della Sera commentando con disegni umoristici fatti e avvenimenti del tempo. Tenne la sua ultima personale nel 1946 alla Galleria del Camino in via Sant'Andrea a Milano. Morì nel 1948 nella piena maturità artistica, alla vigilia di una profonda svolta nella sua pittura, come confidava all'amico di sempre Giovanni Fumagalli durante la malattia.

Venne sepolto al cimitero monumentale di Milano[2][3][4].


Mostre


Ha svolto un'intensa attività artistica ed ha partecipato a numerose mostre:


Mostre personali



Premi



Musei che possiedono le sue opere



Critica



Note


  1. Leo Lecci, San Martino, su edixxon.com. URL consultato il 30 marzo 2016.
  2. Al Famedio quattro milanesi illustri: dal soprano al designer, in Corriere della Sera. URL consultato il 14 febbraio 2017.
  3. Quattro nomi illustri verranno ricordati al Monumentale, in MilanoToday. URL consultato il 14 febbraio 2017.
  4. Comune di Milano, App di ricerca defunti Not 2 4get.

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Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 55052737 · ISNI (EN) 0000 0000 6683 0606 · SBN CFIV033122 · ULAN (EN) 500030407 · WorldCat Identities (EN) viaf-55052737
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