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Florence Henri (New York, 28 giugno 1893 – Compiègne, 24 luglio 1982[1][2][3]) è stata un'artista franco-svizzera[2] che si è principalmente concentrata sulla fotografia e sulla pittura, oltre che alla composizione pianistica.

Senza titolo (1926-1929) di F. Henri, esposto nel 2015 al Museu Coleção Berardo
Senza titolo (1926-1929) di F. Henri, esposto nel 2015 al Museu Coleção Berardo

Nella sua infanzia, viaggiò in tutta Europa, trascorrendo parte della sua giovinezza a Parigi, Vienna e nell'Isola di Wight.[4][2]Studiò a Roma, dove incontrò i futuristi, trovando ispirazione nel loro movimento. Dal 1910 al 1922 studiò pianoforte a Berlino, sotto la guida di Egon Petri e Ferruccio Busoni. Si ritrovò bloccata nel continente a Berlino durante la prima guerra mondiale, sostentandosi componendo brani di pianoforte per film muti. Tornò a Parigi nel 1922, per frequentare l'Académie André Lhote, e vi partecipò fino alla fine del 1923. Dal 1924 al 1925 studiò con i pittori Fernand Léger e Amédée Ozenfant all'Académie Moderne. La formazione artistica più importante di Henri avvenne nel Bauhaus di Dessau, nel 1927, dove studiò con i maestri Josef Albers e László Moholy-Nagy, che la introdussero al medium della fotografia. Ritornò a Parigi nel 1929 dove iniziò a sperimentare e a lavorare con la fotografia fino al 1963. Infine si trasferì a Compiègne, dove concentrò le sue energie sulla pittura fino alla fine della sua vita nel 1982.[3] Il suo lavoro comprende fotografia sperimentale, pubblicità e ritratti, molti dei quali hanno rappresentavano altri artisti dell'epoca.[3]


Biografia


Florence Henri nacque a New York da padre francese e madre tedesca.[5] Dopo la morte della madre nel 1895, Henri e suo padre iniziarono a viaggiare a causa del suo lavoro come direttore di una compagnia petrolifera. Henri iniziò a studiare musica a Parigi all'età di nove anni.[6] Nel 1906, Henri e suo padre si stabilirono sull'isola di Wight in Inghilterra dove suo padre morì nel 1908.[6] Dopo la morte del padre, Henri andò a vivere a Roma[7] con Gino Gori, un poeta che introdusse Henri ai movimenti artistici d'avanguardia.[6]

Nel 1912 o 1913 Henri si trasferì a Berlino[7][2] per continuare i suoi studi musicali[2] con il pianista-compositore Ferruccio Busoni.[6] In Germania fu influenzata dal modello della Neue Frau ("Donna Nuova"), spingendola a rappresentarsi con un'identità sessuale fluida.[7] Quando scoppiò la prima guerra mondiale nel 1914, Henri rimase bloccata a Berlino con il suo salario congelato. Per guadagnarsi da vivere, Henri sfruttò il suo background da pianista e compose musica per film muti.[6] Dopo aver visitato l' Accademia delle Arti di Berlino, Henri decise di dedicarsi alla pittura invece della musica. Durante questo periodo, Henri si concentrò sullo studio di figure e sui paesaggi. Durante questo periodo, incontrò il critico e storico dell'arte ebreo tedesco Carl Einstein[2][6] che ne divenne un mentore e un caro amico fino alla sua morte nel 1940.[6] Dopo la prima guerra mondiale, Henri studiò con artisti come Johann Walter-Kurau e Vasily Kandinsky.[6]

Nel 1924 Henri decise di trasferirsi a Parigi[2] ma ebbe difficoltà a ottenere i permessi per vivere in Francia. Il 18 giugno 1924 Henri sposò Karl Anton Koster a Lucerna. Fu un matrimonio di convenienza per Henri, per ottenere il permesso di risiedere in Francia. Koster e Henri avrebbero divorziato nel 1954.[6]


Formazione


Studiò prima all'Académie Montparnasse[2], poi nel 1925 Florence Henri si iscrisse all'Académie Moderne[2][6] per studiare con Fernand Léger e Amédée Ozenfant.[6] Nell'estate del 1925, il pittore polacco Victor Yanaga Poznanski organizzò l'"Exposition International. L'Art d'Aujourd'hui". Fu la prima mostra internazionale di arte d'avanguardia a Parigi dalla prima guerra mondiale. Oltre a Henri, altri artisti della mostra includevano Piet Mondrian, Paul Klee e Pablo Picasso.[6] Dopo aver esposto opere all'Exposition de l'Académie Moderne alla Galerie Aubier nel marzo 1927, Henri si iscrisse al Bauhaus di Dessau,[6][2] dove avrebbe studiato pittura con Josef Albers.[2]


Carriera


Il lavoro di Florence Henri ha occupato un posto centrale nel mondo della fotografia d'avanguardia alla fine degli anni '20. Divenne membro del collettivo Cercle et Carré nel 1929.[3] Al Bauhaus, Henri incontrò László Moholy-Nagy[8][2] e si iscrisse al suo corso estivo di fotografia.[7] Si trasferì a casa di Moholy-Nagy e divenne un'amica intima di sua moglie Lucia Moholy che la incoraggiò a dedicarsi alla fotografia.[2]

Nel 1928 abbandonò la pittura e nel 1929 aprì il proprio studio come fotografa freelance professionista.[2]

Uno dei suoi autoritratti fu pubblicato da Moholy-Nagy in i10 Internationale Revue.[5] Le sue fotografie in bianco e nero si rifacevano infatti al Neue Sehen ("Nuova Visione") del suo maestro.[7] La critica di Moholy-Nagy riconosce che le sue fotografie soddisfano il principio dello "straniamento" in cui "i riflessi e le relazioni spaziali, le sovrapposizioni e le penetrazioni vengono esaminate da un nuovo angolo di prospettiva". Molte delle sue fotografie incorporavano specchi; Henri usava specchi per le proprie auto-drammatizzazioni, in lavori commerciali e per realizzare ritratti di amici come Jean Arp, Petra Van Doesburg, Sonia Delaunay, Wassili Kandinsky, Fernand Léger e Margarete Schall.

Nel 1930 espose all'Esposizione Internazionale "Das Lichtbild" The Photograph a Monaco di Baviera.[2] L'anno dopo espose gli scatti alla mostra "Foreign Advertising Photography" a New York. Il suo lavoro venne paragonato a quello dei fotografi Man Ray, László Moholy-Nagy e Adolphe Baron de Mayer, nonché al vincitore del primo premio alla mostra e direttore del Bauhaus, Herbert Bayer. Così si unì ai ranghi delle icone delle avanguardie di questo periodo. L'importanza del suo lavoro fu riconosciuta in mostre personali e pubblicazioni su varie riviste, tra cui NZ Wochenschau. Realizzò una serie di fotografie della ballerina Rosella Hightower.

Dopo aver aperto il suo studio di ritrattistica a Parigi nel 1928, nel 1930 teneva corsi propri che avevano come studenti futuri fotografi di successo come Gisèle Freund e Lisette Model.[9]

Con l'avvicinarsi della seconda guerra mondiale e dell'occupazione dei nazisti, ci fu un notevole declino nel suo lavoro fotografico che sarebbe stato considerato arte degenerata.[10][2] I materiali fotografici sarebbero diventati sempre più difficili da ottenere e Florence Henri tornò alla pittura astratta fino alla sua morte negli anni '80.[11][2]


Opere


Il lavoro di Henri fu ispirato dalle avanguardie artistiche, tra cui il costruttivismo e il cubismo.[2] Nelle sue fotografie è caratteristico l'uso degli specchi; uno dei suoi scatti più celebri è un autoritratto con uno specchio e due palle.[2][7] Molti suoi soggetti erano tipicamente femminili o nature morte.[2] L'uso di linee e dettagli deriva dal movimento della Neue Sehen di Albert Renger-Patzsch.[2]


Accoglienza


Il suo lavoro fu rivalutato durante il femminismo negli anni Settanta del Novecento e portò alla prima mostra personale dopo quattro decenni nel 1974, il che diede il via a una serie di mostre personali e collettive con artiste dell'epoca.[2]


Mostre (parziali)



Note


  1. Florence Henri, in SIKART - Dizionario sull'arte in Svizzera. URL consultato il 26 giugno 2022.
  2. (EN) Naomi Blumberg, Florence Henri, su Encyclopedia Britannica. URL consultato il 6 marzo 2021.
  3. (EN) Photographers A-Z, Taschen, 2011, p. 168, ISBN 978-3-8365-1109-4.
  4. (EN) Henri, Florence, in Grove Art Online, Oxford Art Online, 2003, DOI:10.1093/gao/9781884446054.article.T037547.
  5. (EN) Florence Henri, su bauhauskooperation.com. URL consultato il 6 marzo 2021.
  6. (EN) Diana Du Pont, Florence Henri: Artist-photographer of the Avant-garde, San Francisco, Museum of Modern Art, 1990, p. 129, ISBN 0-918471-17-6.
  7. Stefano Mudu, FLORENCE HENRI, su La Biennale di Venezia. URL consultato il 20 giugno 2022.
  8. (EN) Florence Henri, su International Center of Photography, 2 marzo 2016. URL consultato il 6 marzo 2021.
  9. (EN) Carole Naggar, Meet Florence Henri, One of Photography's Unsung Influencers, in Time.
  10. (EN) Florence Henri, su The Museum of Modern Art. URL consultato il 6 marzo 2021.
  11. (EN) Florence Henri, su Atlas Gallery | Fine Art Photography. URL consultato il 6 marzo 2021.

Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 113103678 · ISNI (EN) 0000 0000 8180 7885 · Europeana agent/base/46457 · ULAN (EN) 500000126 · LCCN (EN) n79095620 · GND (DE) 119004674 · BNF (FR) cb122234799 (data) · J9U (EN, HE) 987007527012805171 · NSK (HR) 000452495 · WorldCat Identities (EN) lccn-n79095620
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[de] Florence Henri

Florence Henri (* 28. Juni 1893 in New York; † 24. Juli 1982 in Compiègne, Bellival, Frankreich) war eine amerikanische Fotografin und Malerin. Sie erhielt ihre künstlerische Ausbildung am Bauhaus in Weimar und an der Pariser Académie Moderne. Ihr künstlerisches Schaffen gehörte zur europäischen Avantgarde des 20. Jahrhunderts.

[en] Florence Henri

Florence Henri (28 June 1893 – 24 July 1982)[1] was a surrealist artist; primarily focusing her practice on photography and painting, in addition to pianist composition. In her childhood, she traveled throughout Europe, spending portions of her youth in Paris, Vienna, and the Isle of Wight.[2] She studied in Rome, where she would encounter the Futurists, finding inspiration in their movement. From 1910 to 1922, she studied piano in Berlin, under the instruction of Egon Petri and Ferrucio Busoni. She would find herself landlocked to Berlin during the first World War, supporting herself by composing piano tracks for silent films. She returned to Paris in 1922, to attend the Académie André Lhote, and would attend until the end of 1923. From 1924 to 1925, she would study under painters Fernand Léger and Amédée Ozenfant at the Académie Moderne. Henri's most important artistic training would come from the Bauhaus in Dessau, in 1927, where she studied with masters Josef Albers and László Moholy-Nagy, who would introduce her to the medium of photography. She returned to Paris in 1929 where she started seriously experimenting and working with photography up until 1963. Finally, she would move to Compiègne, where she concentrated her energies on painting until the end of her life in 1982.[1] Her work includes experimental photography, advertising, and portraits, many of which featured other artists of the time.[1]

[fr] Florence Henri

Florence Henri, née le 28 juin 1893 à New York et morte le 24 juillet 1982 à Laboissière-en-Thelle (Oise), est une photographe et une artiste peintre suisse[1] d'origine française. Elle participe dans l'entre-deux-guerres à l'évolution de la photographie, du pictorialisme des débuts de cet art à la Nouvelle Vision.
- [it] Florence Henri

[ru] Анри, Флоранс

Флоранс Анри (фр. Florence Henri; 28 июня 1893, Нью-Йорк — 24 июля 1982, Компьень) — швейцарский фотограф.



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