Francesco Foschi (Ancona, 21 aprile 1710 – Roma, 21 febbraio 1780) è stato un pittore italiano.
È noto soprattutto come pittore di paesaggi del periodo rococò.
La famiglia di Francesco Foschi era strettamente legata ai conti Ferretti di Castelferretti, la cui casata era allora una delle più potenti della Marca di Ancona; i fratelli Carlo, Giacomo e Lorenzo furono anche loro pittori. La sua città natale, Ancona, apparteneva allo Stato della Chiesa e svolgeva la funzione di porto di Roma verso il levante; non era però ancora giunto Luigi Vanvitelli a riprogettare il porto e a far uscire la città dalla crisi economica (e conseguentemente artistica) che affliggeva l'Italia.
Nel 1726 si stabilì a Fano, allievo del pittore Francesco Mancini, dal quale imparò a dipingere quadri con figure. Tuttavia, Foschi presto si specializzò nella pittura di paesaggio. Sembra che visse a Roma con la sua famiglia dal 1729 al 1743, ma non risulta membro dell'Accademia di San Luca. A questo periodo risale la sua prima commissione documentata (gennaio 1739): dodici piccoli dipinti che illustrano le Metamorfosi di Ovidio, opere che sono sopravvissute fino ad oggi.
Perse il padre Giuseppe l'11 maggio 1743. Poco dopo, il 7 gennaio 1744, il pittore si sposò con la romana Constanza Seirman. Dal 1746 visse a Loreto, dove, oltre che pittore, fu anche mercante d'arte, ed ebbe frequenti rapporti con il conte Bonaccorsi, uno dei mecenati più importanti dell'epoca. Durante questi anni sviluppò uno dei suoi temi preferiti: il paesaggio invernale.
L'arte di Foschi si inserisce nell'ambito delle grandi scuole romane; oltre al suo primo maestro Francesco Mancini, i suoi modelli di riferimento furono il bolognese Guido Reni, il suo conterraneo Carlo Maratta e il romano Ciro Ferri.
Dopo un altro soggiorno a Roma, nel 1755 si trasferì a Pesaro, dove nacque sua figlia Caterina. Nel 1764 fece ritorno a Roma, dove allestì il suo studio in Piazza di Spagna. Continuò tuttavia a fare frequenti ritorni nelle Marche, come provano i soggetti dei suoi dipinti. Questo fu il periodo in cui la sua arte raggiunse l'apice; i più noti paesaggi invernali infatti risalgono a questi anni.
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