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Il Maestro di Castelsardo (... – ...; fl. XVI secolo) è stato un pittore attivo tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo.

Maestro di Castelsardo, San Michele arcangelo (Duomo di Castelsardo).
Maestro di Castelsardo, San Michele arcangelo (Duomo di Castelsardo).
Maestro di Castelsardo, Madonna in Trono, al Duomo di Castelsardo.
Maestro di Castelsardo, Madonna in Trono, al Duomo di Castelsardo.

Il nome convenzionale di Maestro di Castelsardo è stato attribuito all’artista da Enrico Brunelli all’inizio del secolo scorso[1]. La sua identità è ancora oggetto di discussione. Secondo alcuni egli sarebbe da identificare con Gioacchino Cavaro, artista cagliaritano[2]. Secondo altri è da identificare con Martì Tornèr, artista maiorchino di origine valenzana[3]. Operò nel Nord-Sardegna e in Corsica. La presenza di alcune tavole attribuibili a lui a Barcellona fanno pensare ad una sua formazione catalana, forse successivamente rientra in Catalogna, dove continua a lavorare nel corso del XVI secolo.

Esponente della corrente pittorica sardo-iberica, si pone come mediatore in terra sarda tra la pittura gotica di ispirazione iberica e le novità sia del rinascimento italiano che della pittura fiamminga.

L'anonimo autore venne chiamato così nel 1926 dal critico d'arte Carlo Aru che, partendo da una sua opera nella cattedrale di Sant'Antonio Abate a Castelsardo, ne tracciò il profilo stilistico[4].

Ebbe la sua prima formazione a Barcellona, forse nella bottega di Jaume Huguet. Intorno al 1490 è in Sardegna per la realizzazione del Retablo della Porziuncola nel chiostro della chiesa di San Francesco di Stampace, ora smembrato in 14 diversi frammenti e conservati presso la Pinacoteca Nazionale di Cagliari.

Dello stesso periodo sono i due retabli, probabilmente opere di bottega e originariamente destinati al convento francescano di Santa Lucia di Tallano, in Corsica, l'uno il Retablo della Trinità ora nella basilica della Santissima Trinità di Saccargia, l'altro: il Retablo della chiesa di Santa Rosalia di Cagliari, con la tavola centrale oggi conservata a Birmingham.

Il Retablo di Tuili, realizzato tra il 1489, quando venne consacrata la chiesa parrocchiale di San Pietro a Tuili a cui era destinato, ed il 4 giugno 1500, quando i committenti sottoscrissero un atto che li impegnava a costituire un vitalizio per pagare il retablo da loro commissionato e concluso[5].

Del Retablo del Duomo di Castelsardo, ultima sua opera sarda, rimangono quattro pannelli, uno è ubicato nell'altare maggiore della Cattedrale, raffigurante una Madonna con Bambino assisa in trono, gli altri tre, una Trinità, un San Michele e i due scomparti di predella con Quattro Apostoli, sono esposti nel bel Museo diocesano dedicato al Maestro di Castelsardo, che si trova nelle cripte della cattedrale e custodisce anche altre opere d'arte e numerosi preziosi oggetti d'arte sacra.

Più recentemente sarebbe stata identificata la famiglia che commissionò il retablo di Castelsardo, proveniente dall'antica cattedrale di Ampurias. Si tratta dei Guzmán, potente famiglia castigliana imparentata coi Borgia.

L'identificazione sarebbe stata possibile grazie ad uno stemma presente nello scudo dell'Arcangelo Michele dello stesso retablo. Questo fatto, come anche la committenza del retablo di Tuili dovuta ai coniugi Santa Cruz, altra famiglia castigliana, porrebbe però in serio dubbio il suo probabile apprendistato a Barcellona presso Huguet.


Opere


L'unica sua opera datata e di attribuzione certa è quella del Retablo di Tuili, altre opere in Sardegna sono il Retablo minore di Saccargia nella Basilica di Saccargia a Codrongianos, databile attorno al 1492 e conservato nella Pinacoteca di Cagliari. Altre tavole di retabli sono conservate a Barcellona nel Museu nacional d'art de Catalunya e in una collezione privata; altre ancora nel Museo Fesch di Ajaccio e una Madonna con Bambino in trono, angeli e donatori nel Birmingham Museum and Art Gallery di Birmingham[6][7]. La Madonna in trono col Bambino, angeli e donatorii, era stata dipinta dal Maestro di Castelsardo intorno al 1510, come parte di un antico retablo destinato, presumibilmente, al perduto convento francescano di Santa Maria di Gesù a Cagliari. La tavola fu donata nel 1885 da William Middleditch Scott al Museum and Art Gallery di Birmingham, in Inghilterra[8].


Note


  1. Enrico Brunelli, Appunti sulla storia della pittura in Sardegna. Pittori spagnoli del Quattrocento in Sardegna, 1907, pp. 359-361.
  2. L'Italia Vol.16: Sardegna - Touring Editore, edizione 2005 a cura di Repubblica, p. 148.
  3. Donatella Sini, Tutte le ipotesi sul Maestro di Castelsardo, in La Nuova Sardegna, 14 marzo 2021. URL consultato il 15 marzo 2015.
  4. Carlo Aru, Il maestro di Castelsardo, Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia della R. Università di Cagliari, Cagliari, 1926-1927.
  5. Mauro Salis, Rotte mediterranee della pittura. Artisti e committenti tra Sardegna e Catalogna nella prima età moderna, PU Perpignan, 2016. Doc. 9 AC, pergamena n. 95, p. 253. URL consultato il 30 luglio 2021.
  6. Birmingham Museum of Art — Maestro di Castelsardo - sec. XV - Madonna con Bambino in trono, angeli e donatori, Fondazione Federico Zeri leggi on line.
  7. Renata Serra, Storia dell'arte in Sardegna, pittura e scultura dall'età romanica alla fine del '500, Nuoro, 1990 schede 49-57.
  8. E. Pusceddu, Il collezionista inglese William Middleditch Scott (1835-1916) e la tavola della Madonna in trono col Bambino, angeli e committenti del Maestro di Castelsardo, Perugia, 2015, p. 1407.

Bibliografia



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[de] Meister von Castelsardo

Als Meister von Castelsardo (* vor 1486; † nach 1515)[1] wird ein am Beginn der Renaissance auf Sardinien arbeitender Maler bezeichnet. Der namentlich nicht bekannte Künstler erhielt seinen Notnamen nach den von ihm um 1500 für die Kathedrale Sant’ Antonio Abate in Castelsardo auf Sardinien gemalten Altarbildern. Diese Bilder sind in Form und Funktion spanischer Prägung und wurden in der Kirche hinter dem Altar aufgestellt. Bedeutende Fragmente finden sich heute noch in dieser Kirche, darunter beim Hauptaltar das Bild einer Madonna unter musizierenden Engeln.

[en] Master of Castelsardo

The Master of Castelsardo was a painter active in Sardinia at the end of the 15th and the beginning of the sixteenth century. His name comes from a painting of the Madonna and Child currently in the cathedral of Castelsardo; other than that, the Master's identity is unknown: he has been associated by some either with Gioacchino Cavaro, a Sardinian artist from Cagliari,[1] or with Martì Tornèr, a Majorcan artist of Valencian descent.[2]

[es] Maestro de Castelsardo

El Maestro de Castelsardo es un pintor tardogótico (presuntamente italiano[1]) de identidad desconocida que vivió entre el siglo XV y XVI. Los intentos de identificación realizados por algunos historiadores lo relacionan con el artista Martín Torner, [2] mientras que otros piensan que se trata del artista de Cagliari Joacchino Cavaro.[3]. Es autor de varias obras en Cerdeña, Córcega y Cataluña. Se supone que su aprendizaje fue en Barcelona, donde realizó tres tablas del Retablo de San Vicente de Sarrià actualmente expuestas en el Museo Nacional de Arte de Cataluña.

[fr] Maestro di Castelsardo

Le Maestro di Castelsardo (le maître de Castelsardo) est un peintre anonyme qui fut actif en Sardaigne de la fin du XVe au début du XVIe siècle.
- [it] Maestro di Castelsardo



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