L’evoluzione artistica di Clemente sfrutta simboli della tradizione occidentale e orientale[2], immagini video e cultura popolare.[3] Il mondo interiore dell’artista rifugge da concetti e idee che non siano il mero atto del disegno facendo dialogare il passato con il futuro, idiomi e stili distanti geograficamente ma accomunati artisticamente.[2] Membro dell'Accademia Americana delle Arti e delle Lettere,[4] vive e lavora a New York e a Varanasi in India.[5]
Clemente ha compiuto i suoi primi studi liceali a Napoli; nel 1970 si trasferisce a Roma per frequentare la facoltà di Architettura[6] che non porterà mai a termine. Con il trasferimento nella capitale entra in contatto con vari artisti tra cui Cy Twombly e Alighiero Boetti, che influenzano i suoi esordi artistici.[7] Nel 1971 tiene alla Galleria di Valle Giulia di Roma la sua prima mostra personale.[1]
Affascinato dalla poesia e dalle culture diverse e lontane, ha intrapreso numerosi viaggi, spesso in Asia,[8] entrando in contatto non solo con la cultura afghana e con quella indiana (dopo un primo viaggio a Madras, tornerà in India diverse volte negli anni settanta[6]), ma anche con quella sudamericana[9] e giamaicana.[10] Continua ad esporre le sue opere nel 1975 alla galleria Massimo Minini di Brescia, Franco Toselli a Milano, Gian Enzo Sperone a Torino e a Roma.[11]
A partire dagli anni ottanta espone alla Biennale di Venezia e a New York, dove si era trasferito con la famiglia,[6] e questo gli vale la collaborazione con Andy Warhol, Kenny Scharf, Keith Haring e Jean-Michel Basquiat .[12] Nel 1989, oltre alla mostra alla Lisson Gallery di Londra, espone i suoi lavori a Napoli alla galleria di Lucio Amelio e prende parte a numerose mostre in gallerie e musei.[11] I suoi lavori vengono esposti dall’Università di Berkeley, in California, al Metropolitan Museum di New York, all’Art Institute di Chicago e al Museum of Modern Art di New York.[13] Negli anni a seguire la sua produzione artistica, che appare con regolarità anche in tutti i paesi europei, può contare sulla collaborazione con le gallerie di Daniel Templon e Yvon Lambert di Parigi, Paul Maenz di Cologne, Mary Boone Gallery, Sperone Westwater Gallery, Gagosian Gallery e Leo Castelli Gallery di New York, Akira Ikeda Gallery di Tokyo, Galerie Michael Haas di Berlino, Galerie Thaddaeus Ropac di Parigi e Salisburgo, Galeria Javier Lopez di Madrid, James Cohan Gallery di Shanghai.[5]
Libri d'arte
Francesco Clemente e Allen Ginsberg, Images from Mind and Space, acquerello su carta 5 5/8 x 15 5/8 in 14.3 x 39.7 cm, 1983
Francesco Clemente e Allen Ginsberg, White Shroud, inchiostro, pastello, acquerello su carta 17 1/2 x 26 3/4 in 44.5 x 67.9 cm, 1983
Francesco Clemente e Allen Ginsberg, Black Shroud, inchiostro, pastello, acquerello su carta 10 1/2 x 13 3/4 in 26.7 x 34.9 cm, 1984
Francesco Clemente e John Wieners, Early Morning Exercises, tecnica mista e collage su carta 17 x 13 in 43.2 x 33 cm, 1985
Francesco Clemente e Robert Creeley, Anamorphis, The Star, pigmenti su tela 46 x 92 in 116.8 x 233.7cm, 1997
Francesco Clemente e Robert Creeley, Anamorphis The Tools, pigmenti su tela 46 x 92 in 116.8 x 233.7cm, 1997
Francesco Clemente e Robert Creeley, Anamorphis The Rose, pigmenti su tela 46 x 92 in 116.8 x 233.7cm, 1997
Francesco Clemente e Vincent Katz, Alcuni Telefonini, acquerello su carta 10 x 14 in 25.4 x 35.6 cm, 2008
Francesco Clemente e Salman Rushdie, In the South, inchiostro su carta 12 x 10 1/2 in 30.6 x 26.8 cm, 2009
Francesco Clemente nei musei
The Andy Warhol Museum, Pittsdurgh, Pennsylvania, Stati Uniti
The Art Institute of Chicago, Chicago, Illinois, Stati Uniti
Nel mondo del cinema Francesco Clemente è stato l'autore di tutti i disegni e i quadri realizzati dal protagonista del film Paradiso Perduto del 1998, ispirato dal romanzo di Dickens Great Expectations e diretto da Alfonso Cuarón.[14]
Inoltre ha recitato nel film Will Hunting - Genio ribelle nella parte di un ipnotista.[15]
Pubblicazioni
Libri
Elizabeth Avedon, Francesco Clemente, Knopf Publishing Group, 1987 ISBN 9780394747873
Francesco Clemente e Harry Matthews, Singular Pleasures, Dalkey Archive Press, 1999 ISBN 978-1564782335
David Fahey, Francesco Clemente e Sante D'Orazio: A Private View, Prestel Publishing, 2006 ISBN 978-0670882519
Francesco Clemente, Jyotindra Jain, Salman Rushdie e Stella Kramrisch, con interventi di Allen Ginsberg e Peter Orlovsky, Made in India, Charta, 2011 ISBN 978-8881588091
Max Hollein, Derek Walcott e Francesco Clemente, Palimpsest, Moderne Kunst, 2012 ISBN 9783869842257
Francesco Clemente e Michael McLure, Testa Coda, Rizzoli, 1992 ISBN 9780847814695
David Shapiro, Francesco Clemente, Parkett 9, Parkett Verlag AG, 1986 ISBN 9783907509593
Cataloghi
Michael Auping, Francesco Clemente, John and Mable Ringling Museum of Art, Ed.Harry N. Abrams Inc., 1986
Ann Percy, Francesco Clemente: Three Worlds (Philadelphia Museum of Art, 27 gennaio 1998) ISBN 978-0847812974
Lisa Denninson, Clemente: A Retrospective Guggenheim Museum Publications, Abrams, Harry N., Inc.,1999 ISBN 9780810969179
Marina Warner, Francesco Clemente: The Book of the Sea (Gagosian Gallery, Londra, 28 gennaio 2002) ISBN 9781880154779
David Rimanelli, Francesco Clemente Paintings 2000-2003 (Gagosian Gallery, Londra, 23 giugno 2003) ISBN 9781880154946
Jean-Christophe Ammann, Geoffrey Young, Francesco Clemente, Eric Fisch, It's Where I look... It's How I See... Their World, My World, The World, (Mary Boone Gallery, New York, 5 marzo - 23 aprile 2005 - Jablonka Galerie, Colonia, 3 giugno - 30 luglio 2005), Ed. Mary Boone Gallery, 2009 ISBN 3931354326
Salman Rushdie e Francesco Clemente, Francesco Clemente: Self Portraits (Gagosian Gallery, Londra, 7 dicembre 2005 - 28 gennaio 2006) ISBN 978-1932598247
Paolo Colombo, Francesco Clemente, (MAXXi, Roma, 24 febbraio - 30 aprile 2006), Mondadori Electa, 2006 ISBN 978-8837043469
Jean Christophe Ammann, Francesco Clemente: Works 1971- 1979, catalogo della mostra "Francesco Clemente, Works from 1971 - 1979", (Deitch Projects, New York, 3 maggio - 2 giugno 2007), Ed, Charta, 2007 ISBN 9788881586509
Arthur Coleman Danto e Francesco Clemente, The sopranos, (Gallery Met, New York, in collaborazione con Metropolitan Opera, 5 giugno - 26 settembre 2008), Charta, 2008 ISBN 9788881586981
Derek Walcott e Francesco Clemente, Three Rainbows, Charta, 2009, catalogo della mostra "A History of the Heart in Three Rainbows", (Deitch Projects, New York, 2 maggio - 30 settembre 2009) ISBN 9788881587452
Arthur Coleman Danto e Francesco Clemente, A Private Geography (Mary Boone Gallery, New York, 29 ottobre - 19 dicembre 2010), Charta, 2011 ISBN 9788881587957
Note
(EN) Francesco Clemente, su The Guggenheim Museums and Foundation. URL consultato il 29 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2015).
Francesco Clemente, JMM Gallery, Settembre 2016, ISBN978-2-930487-22-9.
Ludovico Pratesi, Simone Ciglia e Chiara Pirozzi, Arte come identità: Una questione italiana, Lit Edizioni, 17 giugno 2015, ISBN978-88-6944-388-6. URL consultato il 27 marzo 2018.
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