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Maurice Chabas (Nantes, 21 settembre 1862 – Versailles, 11 dicembre 1947) è stato un pittore simbolista francese.

Nemea
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Biografia


Murice Chabas nacque in una famiglia di buon livello culturale. I suoi genitori erano commercianti e suo padre un pittore dilettante. Pertanto, lasciando le incombenze della ditta di famiglia al primogenito, il padre sostenne la vocazione artistica degli altri due figli: Maurice e Paul. Essi furono quindi iscritti all'Académie Julian di Parigi, dove seguirono gli insegnamenti di Tony Robert-Fleury (1837-1911), William Bouguereau (1825-1905), Gustave Boulanger (1824-1888), Jules Lefebvre (1836-1911) e, fra gli altri, Jules Adler (1865-1938) come condiscepolo.
Pittore da studio e d'arte monumentale, Maurice Chabas fu un artista assai fecondo. Debuttò al Salon des artistes français nel 1885, dove presentò le sue opere sino al 1913. Al Salon conobbe Pierre Puvis de Chavannes, personalità artistica di cui subì il fascino e che influenzò sia la scelta dei suoi soggetti che dello stesso suo stile. Espose altresì al "Salon des Amis des beaux-arts" di Nantes dal 1890 al 1907, e in diversi Salon d'ispirazione cristiana.

Artista sensibile, attratto dal misticismo, Chabas fu conquistato dalle teorie di Joséphin Péladan e partecipò a tutti i Salons dei Rosacroce dal 1892 al 1897. Nel 1894 vi incontrò Alphonse Osbert, che faceva parte del gruppo degli "Inquieti", e che esponeva anche lui con i Rosacroce. Si può notare come certe opere dei due pittori sono assai simili per l'ispirazione e per la tecnica[1]. Le opere simboliste di Chabas si completano e si adornano con titoli che evocano l'ideale mistico che Chabas ritiene necessario alla vita degli esseri umani, come nelle celebri opere "Celsa (Phase extatique)" e "Mélété (Mélodie du soir-sensation de calme et de recueillement)".

La casta Susanna
La casta Susanna

La sua fama si diffuse e dal 1895 le sue opere vennero esposte in una mostra personale presso la galleria delle "Arts réunis", in Avenue de l'Opéra a Parigi. Chabas venne a contatto anche con la corrente divisionista, che ne influenzò parzialmente la tecnica pittorica. Adottò, infatti, una maniera assai meno classica per rappresentare i suoi paesaggi sognanti e i suoi eterei cieli. Contemporaneamente realizzò numerose decorazioni per edifici pubblici, quali i palazzi municipali di Montrouge nel 1884 e del 14° "arrondissement" di Parigi nel 1889.

Nel 1895 gli fu commissionata la decorazione del buffet della stazione di Lyon-Perrache, comprendente quattro grandi tele allegoriche sulla "Gloria delle seterie lionesi".[2] Nel 1898 vinse il concorso per la decorazione della sala dei matrimoni nel Municipio di Vincennes: Chabas per quell'occasione, concepì sette tele, che furono installate nel 1902.[3]. In quel periodo Chabas viveva a Parigi, al n.3 di rue Joseph Bara.

Con l'arrivo del 1900, Chabas si trasferì da Parigi a Neuilly-sur-Seine, al n.3 di Villa Sainte-Foy, dove il suo atelier si trasformò in un salotto culturale nel quale si ritrovavano diversi intellettuali. Fra di essi lo scrittore Léon Bloy, Lucien Lévy-Bruhl, il Padre Antonin Sertillanges (1863-1948), segretario della Revue biblique, l'astronomo Camille Flammarion, appassionato di spiritismo, il letterato Maurice Maeterlinck, il professore di medicina Charles Richet, Joséphin Péladan, fondatore del Salon della Rose-Croix, René Guénon, Édouard Schuré e molti altri.
Nello stesso anno Chabas realizzò la tela "Marseille" per la grande sala del ristorante Le Train Bleu della Gare de Lyon di Parigi.

Quindici anni più tardi, all'età di 53 anni, egli conobbe in Belgio Gabrielle Storms-Castelot, nata ad Anversa nel 1888, che aveva già due figli.[4]. Da questa convivenza nascerà più tardi una bambina, Germaine Chanteaud-Chabas, che maturerà una grande passione per l'astronomia. In questo periodo Chabas visse in Belgio.

1914. Iniziò la prima guerra mondiale, che impose a Chabas e famiglia di lasciare il Belgio per rifugiarsi in Inghilterra. Ma negli ultimi mesi dell'anno essi tornarono in Francia ed abitarono a Parigi al n.42 di rue de Lubeck. L'arte di Maurice Chabas cambiò parzialmente orientamento, portandosi verso una decisa semplificazione stilistica che ben esprimeva l'atteggiamento spirituale e cosmico dell'artista, il quale, verso il 1920, giunse persino all'astrazione totale. Di questa tendenza Chabas presenterà dei lavori a Nantes nel 1925, e alla galleria Devambez nel 1913. Quest'ultima pubblicò una raccolta di litografie di Chabas, accompagnate da un testo dell'autore, intitolato "Vers l’Amour suprême", destinato all'elevazione delle anime, attirandole verso stadi superiori della « vita universale ».

Chabas partecipò ai Salon e alle Expo di Parigi nel 1900 e di Bruxelles nel 1910. Nel marzo del 1914, a Neuilly-sur-Seine, egli ricevette nel suo atelier Judith Gautier l'unica pittrice che aveva ottenuto un permesso particolare per poter esporre al Salon dei Rosacroce. Il loro rapporto fu esclusivamente di ordine spirituale.

Chabas fu, nel 1923, uno dei fondatori del "Salon des Tuileries", assieme a Bessie Ellen Davidson e Charles Dufresne. Inoltre, con Ambroise Vollard fu tra coloro che ripristinarono il primo e unico premio letterario riservato ai pittori, vinto da Paul Valéry.[5] Divenne poi membro del "Salon d'automne", della "Société idéaliste", nonché della "Société moderne", ed espose al "Carnegie Institute of Pittsburgh".

Chabas restò per tutta la vita un acceso spiritualista, e difese sempre le sue convinzioni. Ancora nel 1935, in una lettera al Direttore delle Belle arti, così si esprimeva:[6]

«L'Umanità di oggi ha bisogno di un ideale superiore. Non si può più vivere nel disequilibrio che crea quelle disarmonie che portano alla distruzione e alla morte. È necessario lo Spirito per dar vita alla materia e alle opere.[7]»

Nel 1935 Alphonse de Chateaubriant, suo amico, scrisse la prefazione al testo "Sur les Routes du Lot", che Chabas aveva redatto nello stesso anno su richiesta di un altro amico, lo scrittore Anatole de Monzie (1876-1947), senatore e deputato del Lot, ed ex ministro.

Nel 1937 morì suo fratello Paul. Nonostante vivesse piuttosto modestamente, Chabas esitò molto a disfarsi delle sue tele. Nei suoi ultimi anni dipinse soltanto soggetti religiosi, immersi in una luminosità indefinita che tendeva all'astrazione. Chabas, a mano a mano che gli anni passavano, non vide più nessuno e visse ripiegato in sé stesso, lontano dai suoi. Morì a 85 anni, nel dicembre del '47, nella sua abitazione in rue de la Paroisse a Versailles.

Lo scultore Jacques Louis Robert Villeneuve ha modellato il suo busto in bronzo. Myriam Reiss de Palma ha realizzato il catalogo ragionato dei suoi lavori, nel quale ella recensisce 903 opere, di cui 873 sono illustrate nel catalogo stesso.


Opere


Elenchi non completi


Opere nelle collezioni pubbliche


Negli Stati Uniti
In Finlandia
Pini a Kerdruc
Pini a Kerdruc
In Francia

Illustrazioni



Stampe



Salon


Donna elegante nell'atelier
Donna elegante nell'atelier

Mostre



Galleria d'immagini



Premi e onorificenze



Note


  1. Jean-David Jumeau-Lafond, Les Peintres de l'âme, le Symbolisme idéaliste en France, catalogo della mostra eponima al Museo d'Ixelles, 1999.
  2. Opere non più localizzate dopo i lavori di rinnovo dei locali.
  3. Questi opere sono state classificate "Monumento storico" nel 1982. Sulla facciata sud sei quadri evocano la storia della cittadina di Vincennes: vi si può riconoscere il torrione, la porta del villaggio, l'obelisco del bosco, il poligono dell'artiglieria, la valle della Marna e il municipio. La facciata nord è decorata con un murale di 25 metri di lunghezza, che rappresenta il lago Daumesnil. Queste pitture hanno colori tenui e soffusi e sono attorniate da decorazioni in legno e da vetrate. Il soffitto è a cassettoni.
  4. André Castelot e Jacques Castelot; il primo, nato nel 1911, diverrà un celebre storico, il secondo, nato nel 1914, diverrà un attore
  5. La giuria era composta da: Louise Hervieu, Jacqueline Marval, Marie Laurencin, Albert Besnard, Georges Besson, Pierre Bonnard, Antoine Bourdelle, Marc Chagall, Maurice Denis, André Derain, Jean-Louis Forain, Henri Gervex, Albert Laprade, Henri Matisse, Pablo Picasso, Georges Rouault, Paul Signac, Kees Van Dongen, Maurice Vlaminck e Édouard Vuillard.
  6. Archivi nazionali
  7. Serge Lemoine, De Puvis de Chavannes à Matisse et Picasso, Venezia, Palazzo Grassi, edizioni Flammarion, 2002.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 19670266 · ISNI (EN) 0000 0000 6641 0759 · Europeana agent/base/28869 · ULAN (EN) 500014423 · LCCN (EN) nr90013201 · GND (DE) 116480947 · BNF (FR) cb10997786r (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-nr90013201
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[de] Maurice Chabas

Maurice Chabas (* 21. September 1862 in Nantes; † 11. Dezember 1947 in Versailles) war ein französischer Maler des Symbolismus.

[en] Maurice Chabas

Maurice Chabas (21 September 1862, Nantes – 11 December 1947, Versailles) was a French Symbolist painter.[1]

[fr] Maurice Chabas

Maurice Chabas est un peintre symboliste français, né le 21 septembre 1862 à Nantes, et mort le 11 décembre 1947 à Versailles.
- [it] Maurice Chabas



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