Venere e Adone (in franceseVénus et Adonis; in olandeseVenus en Adonis; in tedescoVenus und Adonis), è un soggetto classico della pittura, della scultura e, in misura minore, della musica.
Il tema deriva dalla mitologia greca e romana e raffigura Venere (o Afrodite), la dea dell'amore e della bellezza, e il suo amante Adone. Nella mitologia la dea si innamora perdutamente del giovane e ciò causa la gelosia di suo marito Marte (o Ares); pertanto, durante una battuta di caccia, il dio invia un cinghiale ad uccidere il giovane. La dea, avendo saputo cosa era successo, corre in suo soccorso, ma trova Adone già morto. Il tema, che era già presente in epoca classica, raffigura per lo più gli amori tra Venere e Adone, la dea che scongiura Adone di non partire per la sua battuta di caccia (come nei dipinti di Tiziano)[1][2] o il ritrovamento del cadavere del giovane.[3] In alcuni dipinti è anche presente la figura di Cupido (o Eros), il figlio della dea Venere. Molto spesso i due amanti si trovano in un paesaggio bucolico, dando al tema un tocco pastorale.
Pittura
Joachim Wtewael, Venere e Adone, 1607-1610Niccolò Pussino, Venere e Adone, 1624-1625Jacopo Amigoni, Venere e Adone con le Nereidi, prima del 1752
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