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Cornelis Schut I (Anversa, 13 maggio 1597 – Anversa, 29 aprile 1655) è stato un pittore, disegnatore e incisore fiammingo del periodo barocco[1].

Ritratto di Cornelis Schut eseguito da Antoon van Dyck (tra il 1628 e il 1636)
Ritratto di Cornelis Schut eseguito da Antoon van Dyck (tra il 1628 e il 1636)

Biografia


La decapitazione di San Giorgio
La decapitazione di San Giorgio

Cornelis Schut nacque ad Anversa come figlio di Willem Schut e Suzanna Schernilla. Non ci sono documenti sulla sua formazione artistica. Viene menzionato per la prima volta come allievo di Peter Paul Rubens dallo storico del XVIII secolo Jacob Campo Weyerman. Anche se la rilevanza scientifica delle fonti di Weyerman è messa in discussione, si presume comunque che Schut sia stato un allievo di Rubens, poiché Rubens era esentato dal registrare i suoi allievi presso la corporazione di San Luca di Anversa. Poiché i primi lavori di Schut sono più vicini allo stile del principale pittore di storia di Anversa Abraham Janssens, una qualche connessione con la bottega di Abraham Janssens potrebbe essere esistita, anche se questo non prova che fosse un allievo di Janssens. Nel 1618-1619 entrò a far parte della Corporazione di San Luca di Anversa[1]. Intorno al 1634-1635 pagò 200 fiorini per l'esenzione perpetua dal prestare servizio come decano della Gilda, carica che senza dubbio richiedeva di dedicarvi parecchio tempo[2].

Pièta
Pièta

In una delle sue prime opere, l'Adorazione dei Magi, si nota l'influenza di Abraham Janssens, anche se non è certo che questi sia stato suo maestro[1].

Dal 1624 al 1627 visse a Roma, dove fu tra i fondatori della Schildersbent e dove lavorò sotto la protezione del mercante fiammingo Pieter de Vischere, la cui abitazione di Frascati affrescò con scene mitologiche[1]. Apparteneva anche alla cerchia di Vincenzo Giustiniani a Roma: due dei suoi primi dipinti, l'Adorazione dei Magi e Il massacro degli Innocenti facevano parte della collezione di Giustiniani[1][3].

Durante questi anni, Schut eseguì anche opere di piccole dimensioni rappresentanti scene mitologiche e temi allegorici, forse predisposte per il mercato aperto[1][3].

Nel 1628 si stabilì a Firenze dove disegnò cartoni per l'Arazzeria Medicea[1][3].

Schut adottò e mantenne per tutta la sua carriera lo stile barocco sviluppato a partire dal 1625 da pittori come Pietro da Cortona[1] ed il Guercino[3]. Caratteristiche di questo stile sono il forte senso dell'animazione ed il pathos espressi tramite l'utilizzo della luce e del colore. Lo stile di Schut presenta anche elementi del tardo manierismo come il raccorciamento esasperato del primo piano, accentuati contrasti di luce, esagerate espressioni facciali, rivelando così una certa affinità con le opere di Federico Barocci, artista importante nell'evoluzione della pittura barocca[1][3].

Schut adottò anche elementi della tendenza classicistica rappresentata dal Domenichino e da Guido Reni[3].

Secondo la Treccani Online e il Wornum, l'artista fu un seguace di Rubens[2][4]. Collaborò inoltre con Daniel Seghers eseguendo figure al centro dei medaglioni in cui il Seghers dipingeva ghirlande di fiori (Museo del Prado)[2][4].

Bacco, Cerere e Venere
Bacco, Cerere e Venere

In un documento datato 28 agosto 1628, concernente i beni trovati in casa Rubens dopo la morte della sua prima moglie Isabella Brandt, è registrato l'importo di 17 fiorini dovuti a Cornelis Schut per opere eseguite. Da ciò si evince una collaborazione di Schut con Rubens, anche se non è chiaro se questo rapporto fosse continuativo o meno[5].


Opere



Note


  1. The Grove Dictionary of Art
  2. The epochs of painting
  3. The Web Gallery of Art
  4. Cornelis Schut I, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  5. Rubens: a genius at work
  6. Ratto di Europa - Web Gallery of Art
  7. Le sette arti liberali - Web Gallery of Art
  8. Susanna e i vecchioni - Artnet
  9. Ghirlanda di fiori con Gesù Bambino - Artnet

Bibliografia



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[de] Cornelis Schut

Cornelis Schut oder Cornelis Schut der Ältere(* getauft 13. Mai 1597 in Antwerpen; † 29. April 1655 ebenda) war ein flämischer Maler, Zeichner, Kupferstecher und Entwerfer von Wandteppichen, der sich auf religiöse und mythologische Szenen spezialisierte. Er soll bei Rubens gelernt haben und behandelte Themen der Gegenreformation in einem hochbarocken Stil. Nach einem Aufenthalt in Italien arbeitete er hauptsächlich in Antwerpen, wo er in der ersten Hälfte des 17. Jahrhunderts einer der führenden Historienmaler war.

[en] Cornelis Schut

Cornelis Schut (13 May 1597 – 29 April 1655)[1] was a Flemish painter, draughtsman, engraver and tapestry designer who specialized in religious and mythological scenes. Presumed to have trained under Rubens, he treated Counter-Reformation subjects in a High-Baroque style. After a stay in Italy, he worked mainly in Antwerp where he was one of the leading history painters in the first half of the 17th century.[2]

[es] Cornelis Schut

Cornelis Schut (Amberes, 13 de mayo de 1597- 29 de abril de 1655) fue un pintor flamenco, dibujante y grabador.

[fr] Cornelis Schut

Cornelis Schut ou Cornelis Schut I, baptisé à Anvers le 13 mai 1597 où il meurt le 29 avril 1655 (à 57 ans), est un peintre baroque flamand, créateur de dessin de tapisseries et graveur[1]. Présumé élève de Rubens, son style est caractérisé par un graphisme nerveux et expressif[2]. Après la mort de Rubens, il fut un des artistes les plus prospères des Pays-Bas des Habsbourg[3].
- [it] Cornelis Schut I

[ru] Схют, Корнелис

Корнелис Схют (нидерл. Cornelis Schut, крещён 13 мая 1597, Антверпен — 29 апреля 1655, Антверпен) — фламандский художник.



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