art.wikisort.org - Artista

Search / Calendar

Ruggero Alfredo Michahelles, noto anche come RAM (Firenze, 30 maggio 1898Firenze, 14 marzo 1976), è stato un pittore e scultore italiano.

Riproduzione della tuta nel Museo del tessuto di Prato
Riproduzione della tuta nel Museo del tessuto di Prato

Biografia


All'inizio dell'adolescenza comincia a interessarsi e approfondire sempre di più la pittura e la più significativa e formativa frequentazione di questo periodo è quella dello studio del pittore statunitense d'impostazione classica Julius Rohlsoven, artista che risiedette a Firenze per quarant'anni. Nel 1914 prende avvio l'attività espositiva, ma soprattutto si concretizza da questo medesimo anno in poi il lunghissimo sodalizio creativo e artistico con il fratello Ernesto Michahelles, pseudonimo Thayaht, con il quale per oltre trent'anni condividerà antesignani progetti estetici e manifesti programmatici, che spazieranno, partendo dal comune denominatore della pittura, soprattutto nella moda e in vari altri campi comunque strettamente legati a valori estetici quali l'urbanistica, l'edilizia e l'architettura (vedere il progetto: Casolaria, Le case in serie). Il 1920 è un anno importante per questo loro sodalizio artistico, perché appunto in questo specifico anno con il fratello Thayaht (principale ideatore), collabora all'invenzione e al lancio della TuTa, abito futurista ed egalitario, tagliato a forma di T, di semplice realizzazione ed economico, concepito in opposizione alla moda borghese del tempo[1]; l'ideazione di questo indumento, relativamente ai mezzi d'informazione di allora, avrà immediatamente una vastissima rilevanza mediatica e infatti il quotidiano La Nazione di Firenze inserisce una copia del cartamodello in allegato al giornale nell'uscita del quotidiano in data 17 giugno 1920. Verrà poco dopo ideata e proposta anche la versione femminile della TuTa, sollecitata e ispirata dallo stretto legame e frequentazione, sempre principalmente del fratello, con gli ambienti della moda parigina. Nel frattempo Ruggero Alfredo Michahelles dal canto suo, prende sempre più parte alla vita artistica fiorentina, all'organizzazione della Corporazione Belle Arti e del Primo Sindacato delle Arti a Firenze. Nel 1921 vince, con il fratello Thayaht, il Concorso Nazionale "Premio Nazionale dell'Italica", per il nuovo allestimento scenico dell'Aida. Aderisce intanto al "Gruppo Toscano Futurista" e a tutte le manifestazioni futuriste, coniando e caratterizzandosi con lo pseudonimo che è poi l'acronimo del suo nome e cognome: RAM. Dal 1925 al 1931 collabora a varie pubblicazioni editoriali locali, regionali e nazionali, per le quali realizza copertine e illustrazioni, fra i quali la rivista Illustrazione Toscana e dell'Etruria, la Rivista illustrata del Popolo d'Italia e il periodico Natura. Realizza inoltre varie pubblicità e cartelloni, tra cui uno per la FIAT. Nel 1927 a Parigi frequenta artisti quali Alberto Magnelli, Giorgio De Chirico, Giorgio Morandi, Massimo Campigli, Mario Tozzi, Marino Marini, Arturo Loira, Maurice Denis, Fernand Léger, Othon Friesz, Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Joan Miró, Alberto Savinio, Renato Paresce e Ezra Pound. Nel 1928 si tiene a Firenze la sua prima mostra personale e sempre in quell'anno espone alla XVI Biennale di Venezia con Il cipresso della strada. All'edizione successiva partecipa con la scultura in terracotta Madre Solare. Nel 1929 firma il manifesto del CEL (Comitato Estate Livornese) Carnevale di Viareggio e la copertina della rivista ufficiale Viareggio in Maschera, copertina esteticamente interamente riutilizzata sulla stessa rivista nell'uscita dell'anno 2019. Nel 1932 sposa Ol'ga Vasil'evna Olsuf'eva (1912-1973), sorella della pittrice Aleksandra Vasil'evna "Assia" Olsuf'eva (moglie dello storico dell'arte Andrea Busiri Vici) e di Dar'ja Vasil'evna Olsuf’eva (moglie di Junio Valerio Boghese), dalla quale divorzierà dopo cinque anni. Per tutti gli anni trenta continua a fare convintamente esposizioni in mostre futuriste, tra cui, nel 1931, l'esposizione a Milano alla Mostra Futurista di Aeropittura e di Scenografia alla Galleria Pesaro. Sempre nel 1931, partecipa alla Prima Quadriennale di Roma. In seguito, con il fratello Thayaht, cura la stesura del documento Brevetto per Casolaria - Le case in serie. Lo stesso anno partecipa alla Mostra futurista fiorentina organizzata da Antonio Marasco e dal fratello Ernesto, con sculture e dipinti. Con la scultura La Quadriga, che gli aveva valso il terzo premio al concorso indetto dalla Metro Goldwyn Mayer per il lancio di Ben Hur, partecipa al concorso indetto dalla XVIII Biennale di Venezia del 1932 per la celebrazione del primo decennale della Marcia su Roma, concorso dal tema La Vittoria del Fascismo. Nel 1932 elabora il Manifesto per la trasformazione dell'abito maschile. Dal 1931 al 1938 realizza a Parigi una serie di opere in stile definito da lui stesso neometafisico che uniscono il linguaggio della Metafisica con la pittura italiana. Nel 1933 partecipa al Concorso Nazionale della Stazione di Firenze (per il progetto degli urbanisti fiorentini Bianchini-Fagnoni) presentando il modellino La Stele Ferroviaria. Partecipa alla mostra "Arte sacra Futurista" dove espone La Vittoria del Fascismo, Madre Natura, il progetto Monumento al Marinaio Italiano che doveva sorgere a Brindisi e i dipinti Stormo e Inseguimento. Sempre nel 1933 partecipa alla mostra Omaggio Futurista a Umberto Boccioni alla Galleria Pesaro di Milano, dove presenta "La Stele delle Ferrovie". Nel 1934 partecipa alla Mostra d'Arte Toscana a Firenze. Nel 1935 partecipa alla II Quadriennale di Roma con I figli della Lupa. Sempre nello stesso anno partecipa alla Mostra Futurista di Aeropittura a Milano esponendo Volo. Nel 1936, alla XX Biennale di Venezia, espone la scultura bronzea Il Duce. Nel 1936 viene realizzata a Parigi una mostra personale di RAM, presentata in catalogo da Giorgio De Chirico (al quale l'unisce l'approfondimento metafisico di quegli anni) e l'anno successivo viene prescelto per il Prix Paul Guillaume, ma il lavoro parigino di quel periodo francese, portato in Italia, sarà quasi completamente distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Infatti all’inizio degli anni Quaranta si stabilisce nuovamente a Firenze, dove apre un nuovo studio in Borgo San Jacopo. E proprio a causa dei bombardamenti alleati della città e di quella particolare zona, andranno danneggiate e perdute moltissime sue opere. Al termine del conflitto, dal 1945 in poi, continuerà le sue ricerche pittoriche, ma con il tramonto dell'istanza culturale ed estetica futurista e la morte del fratello Thayaht nel 1959, svilupperà il suo lavoro artistico fino al 1976 sostanzialmente in solitudine. Inizialmente dopo la seconda guerra mondiale ricomincia a rappresentare nella sua pittura figure di saltimbanchi, reminiscenza, ma soprattutto rivisitazione dei soggetti preferiti nel medesimo suo iniziale periodo artistico giovanile, con cui infatti si era affacciato all'attività pittorica. Nel 1946 allestisce con questa linea estetica rivisitativa una mostra personale alla Galleria Moos di Ginevra e a Losanna presso gli spazi della Galleria Moser. L’anno successivo, inaugura un'altra mostra personale presso la Galleria d’Arte Sandri di Venezia, presentata dall'amico Gianni Vagnetti. Nel 1952 convola a seconde, felici nozze e avrà due figli. Partecipa in questo stesso anno alla mostra collettiva a Palazzo Strozzi, “Mezzo Secolo di Arte Toscana”, e successivamente sempre nel medesimo anno allestisce una personale a Roma, presso la Galleria L’Obelisco. Dal 1959 al 1973 realizza e concretizza una numerosa, importante, coerente e molto significativa, per la sua storia artistica, serie di pitture di nudi. Caratterizzati, questi nudi, da una essenzialità di linee rotondeggianti e dal peculiare uso, volta per volta, di due specifici colori utilizzati (come unica libertà), nel far scaturire e modulare solo da essi le possibili, conseguenziali relative sfumature. Nel 1968 espone la sua ultima personale fiorentina presso la Galleria Michelangelo in Palazzo Antinori. È necessario puntualizzare a conclusione di questa biografia, che è notorio che molto si sono sostenuti e creativamente stimolati, fino a tutto il 1959, i due fratelli Ernesto Michahelles conosciuto come Thayaht e Ruggero Alfredo Michahelles detto RAM, ma mentre Ernesto si contraddistinguerà per il suo fortissimo ecclettismo artistico e una potente vena scultorea, Ruggero pur possedendo la medesima poliedricità artistica del fratello, si caratterizzerà soprattutto per un percorso pittorico molto più ricco e compiuto e tuttora, nella grande parte, da approfondire. Ruggero Alfredo Michahelles viene a mancare a Firenze il 14 marzo 1976.


Note


  1. Mary Lisa Gavenas (2008), p. 367.

Bibliografia



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 37863711 · SBN LO1V248134 · LCCN (EN) nr98015252 · GND (DE) 124905102 · BNF (FR) cb15086890z (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-nr98015252
Portale Biografie
Portale Pittura
Portale Scultura

На других языках


[de] Ruggero Alfredo Michahelles

Ruggero Alfredo Michahelles (genannt RAM oder Micaelles; * 30. Mai 1898 in Florenz; † 14. März 1976 ebenda) war ein italienischer Maler und Bildhauer des Futurismus.
- [it] Ruggero Alfredo Michahelles



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии